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Piante da Interno

Forse pensando alle piante il bagno non è la prima stanza dove ci verrebbe in mente di posizionarle, eppure può essere un luogo molto ospitale per loro!

I vapori della doccia calda e l’aprire e chiudere l’acqua del lavandino si traducono per le piante in un alto tasso di umidità e calore cosa che per alcune amiche verdi è un vero sogno.

Nephrolepis exaltata, la Felce di Boston

Fronde della Felce di Boston

La prima pianta che vi presentiamo, pronta a decorare il vostro bagno, è la Nephrolepis exaltata, in particolare oggi vi presentiamo la Nephrolepis exaltata “Green Lady” conosciuta anche come Felce di Boston, se il nome non vi è nuovo è tutto nella norma, infatti avevamo già parlato di lei in questo articolo ma andiamo a fare un riepilogo e capiamo perché in bagno troverà il suo habitat naturale (o quasi)!

Considerata una pianta facile da curare, la Nephrolepis exaltata è particolarmente apprezzata per la sua forma compatta, costituita da foglie verdi, arcuate o erette, lineari e leggermente dentate, molto in stile #MakeTheJugle.

Piante di Nephrolepis exaltata viste dall’alto

Iniziamo col dire che sono piante sensibili a sostanze chimiche, fumo e alle correnti d’aria, già questo fa intuire come il bagno possa essere un luogo ideale.

La Felce di Boston predilige una luce intensa e indiretta, non assicurarle abbastanza irradiazione potrebbe comportare la perdita del bel verde delle sue foglie, ma solitamente riesce ad adattarsi al meglio alle varie condizioni luminose. La sua temperatura ideale va fra i 18 e i 25°, senza scendere sotto i 12°C o sopra i 38°C.

Dettaglio foglia Nephrolepis exaltata

Il terreno va mantenuto costantemente umido, ma senza eccessi. Altro discorso è l’umidità, in quanto questa pianta ama essere circondata da un’umidità elevata, addirittura intorno al 50-60%!

In inverno, dove le bagnature vanno contingentate maggiormente, è particolarmente consigliato bagnare per subirrigazione. In estate invece gradirà, se possibili, bagnature abbondanti anche sotto la doccia 😉

Se siete alla ricerca di un ottimo terriccio per questa pianta vi consigliamo One + o One, terreni ricchi di sostanze organiche e con un ottimo drenaggio.

In primavera è consigliato dare alla Nephrolepis del fertilizzante liquido per piante verdi (noi vi consigliamo, come sempre, Grandverde della Cifo) e, nel caso ve ne fosse la necessità, la primavera è anche la stagione giusta dove eseguire il rinvaso.

Concime liquido per piante verdi Cifo

I parassiti che possono rivelarsi una minaccia fortunatamente non sono molti, anzi, l’unico dal quale vi mettiamo in guardia è l’acaro.

Felce Blue Star (Phlebodium “Blue Star”)

Livrea fogliare azzurrata della Felce Blue Star

La seconda protagonista di questo articolo è un’altra vecchia -ma molto apprezzata- conoscenza: la Felce blue star, una pianta ideale anche per chi in casa ha poca luce, per ogni approfondimento trovate qua l’articolo a lei dedicato!

La Blue Star è una delle felci più facili da tenere in casa, come dicevamo può tollerare anche una scarsa illuminazione, ma se possibile l’ideale sarebbe darle una luce schermata e diffusa la quale andrà a beneficio della bellissima livrea fogliare azzurrata di questa pianta.

Radici aeree molto particolari della Felce Blue Star

I gradi non sono un problema, il Phlebodium Blue Star si adatta facilmente ai climi delle nostre case, l’importante è non scendere mai sotto i 10°C.

A darle fastidio può invece essere la siccità, ama avere sempre un po’ di umidità nel terreno, pur stando attenti a non eccedere, con questa pianta è consigliata, soprattutto in inverno, la subirrigazione, In estate invece sono ottimi anche i vasi con riserva idrica di Elho oppure i vasi con serbatoio d’acqua integrato.

Rizoma scoperto del Phlebodium aureum “Blue Star”

La bella Blue Star è originaria delle foreste pluviali, questo già ci suggerisce quanto l’umidità la fa sentire a casa, quindi che dire? Il bagno è pronto per lei!

Per quanto riguarda substrato e concimazione non è una pianta molto esigente, le basterà un terreno di qualità (come One + o One) e metà dose di concime liquido per piante verdi circa una volta ogni due mesi in primavera ed estate.

Piante di Felce Blue Star

Didymochlaena truncatula

Piante di Didymochlaena truncatula viste dall’alto

Ed eccoci all’ultima protagonista di questo articolo! Ultima ma non come importanza, la Didymochlaena truncatula, un pianta nativa delle calde zone dell’Africa tropicale e meridionale.

Fa parte anche lei delle felci, ed è una sempreverde che ama la luce moderata ma diffusa, schermata dei periodi con insolazione maggiore. In primavera ed estate richiede bagnature abbondanti e, come avrete capito, ama ambienti particolarmente umidi come quella che si può trovare in quale stanza? Ma il bagno naturalmente 😉

Dettaglio delle foglie della Didymochlaena truncatula

Rispetto alle altre due piante che abbiamo visto oggi è più resistente al freddo, stare sopra i 10°C è l’ideale ma riuscirà a cavarsela anche fino ai 5°C.

Il terreno va lasciato sempre con un po’ di umidità, in autunno ed inverno meglio aspettare che i primi centimetri di terreno siano asciutti prima di bagnare nuovamente.

Per la concimazione è ideale dare del concime liquido per piante verdi con elementi NPK + microelementi.

Nuova fronda della Didymochlaena truncatula

La potatura è molto semplice, basta infatti fare il minimo affinché mantenga un aspetto ordinato: mondare il secco e eliminare le parti morte per incoraggiare la nuova vegetazione. Inoltre è consigliato rinvasarla circa ogni 2 anni ad inizio primavera.

La propagazione invece si può fare in 3 modi: via spore, mediante talee oppure con la divisione del rizoma.

Può essere oggetto di attacchi da parte di cocciniglie, afidi e acari.

Vegetazione giovane arrossata tipica della Didymochlaena truncatula
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