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Cura delle piante

Le piante grasse sono spesso il primo approccio che molti hanno quando si avvicinano al verde. Sono per antonomasia facili da curare e adatte a chi non ha molta pratica con le piante, eppure è facile cadere in qualche errorino.

Queste piante sono caratterizzate da tessuti molto carnosi che sono in grado di immagazzinare buone quantità di acqua come riserva e che, nel loro habitat naturale, sono soggette a dei climi molto caldi ed aridi.

Oggi, quindi, vi diamo 5 regole fondamentali per prendervi cura al meglio delle vostre succulente!

Bagnatura e concimazione

Le bagnature sono la parte in assoluto più delicata quando si parla di piante grasse o succulente, infatti spesso ci si fa prendere troppo la mano finendo per farle morire annegate.

Dosare bene le bagnature è quindi fondamentale. Le succulente hanno delle riserve di acqua davvero lunghe che nei loro habitat naturali consentono alle piante di sopravvivere anche ad interi mesi di siccità.

È buona norma con questo tipo di pianta rispondere “no” la maggior parte delle volte nelle quali ci venisse il dubbio sul bagnarla o meno.

La mia regola generale è bagnare le succulente quando la terra non è semplicemente asciutta, bensì proprio secca.

Il terreno è secco quando il substrato diventa leggerissimo e la zolla si contrae lasciando un’intercapedine tra la terra ed il bordo del vaso in plastica.

Sfatiamo un mito sulle piante grasse e succulente: non vanno bagnate poco. È tutto il contrario! Semplicemente non si bagnano frequentemente.

Quando si va a bagnare questo tipo di piante lo si fa abbondantemente, bagnandole poco avremo sempre una parte di terriccio umido e la parte inferiore che invece non arriverà mai a bagnarsi bene (teniamo conto che è proprio nella parte inferiore che la pianta grassa ha le radici). In più insistendo con le bagnature leggere che bagnano solo i primi millimetri o centimetri di terriccio tenderemo a far stagnare sempre l’umidità nella zona del colletto, una zona molto pericolosa che potrebbe portare a dei marciumi.

Quindi la bagnatura va fatta in modo profondo, per questo il consiglio è di utilizzare la tecnica dell’immersione.

Bagnare la pianta è anche il momento nel quale andiamo a nutrirla utilizzando dei concimi specifici, io uso questo concime che è davvero ottimo in quanto ha un ottimo bilanciamento NPK e contiene tantissimi microelementi utili per questo tipo di piante (boro, rame, manganese, zinco, etc.). È un concime valido non solo per le piante grasse ma anche per le cactacee, crassule, agavi e tante altre piante!

Il concime va diluito seguendo le dosi in etichetta nell’acqua d’irrigazione e va inserito in ogni ciclo di bagnatura (il quale, come di consueto, sarà più frequente durante le stagioni calde).

Substrato

Ecco un’altra delle accortezze fondamentali per non uccidere una pianta grassa: va utilizzato un substrato apposito.

Le piante grasse sono originarie di zone dove il terreno è molto sciolto e sabbioso, non trattiene l’acqua asciugandosi in fretta, va quindi replicata questa situazione il più fedelmente possibile, scegliendo miscele appositamente studiate per questa tipologia di piante.

Sono miscele che oltre ad una base di torba contengono delle sabbie silicee, della pietra pomice o del lapillo vulcanico di piccolo calibro.

Questa piante non amano essere rinvasate troppo spesso non avendo apparati radicali molto estesi, quindi non si avrà bisogno di grandi quantità di terriccio, però è necessario prestare attenzione che il substrato sia corretto, soprattutto per assicurare un ottimo drenaggio alla pianta. Uno scarso drenaggio porta poi a marcescenze, le quali si manifestano con annerimenti e consistenza molle, portando la pianta inevitabilmente alla morte.

Temperatura

Spesso si pensa che le piante grasse siano solamente piante da appartamento, ma questo non è vero. Ci sono zone del pianeta con clima desertico dove troviamo alcune di queste piante con escursioni termiche fortissime, nonostante la notte faccia veramente freddo. È quindi importante tenere a mente che non sono piante che richiedono temperature che partono dai 10-15°C, anzi durante l’inverno possiamo tenerle tranquillamente anche all’esterno, schermandole però dal gelo.

Sono piante gestibilissime in indoor, 12 mesi l’anno in casa senza problemi. Diversamente possiamo decidere di tenere queste piante all’esterno avendo l’accortezza di schermarle dal gelo.

Solitamente alle piante grasse e succulente dà più fastidio l’umidità elevata nell’aria piuttosto che le alte temperature.

Luce

Le piante grasse e succulente nella maggior parte dei casi vivono in zone molto assolate dove ricevono un gran quantitativo di luce.

Sono quindi in grado di adattarsi benissimo all’esterno, con sole diretto. Nel caso in cui però abbiate tenuto la pianta all’interno per tutto l’inverno e decidiate di portarla fuori per l’estate vi consigliamo di fare la transizione in modo graduale per evitare problemi alla pianta.

In casa è possibile tenerle anche se non si ha a disposizione la luce diretta del sole, magari è meglio evitare i punti più bui ma le zone di mezz’ombra andranno bene.

Parassiti

Queste piante hanno un grande nemico: la cocciniglia.

Attenzione ad osservare bene la pianta prima di allarmarsi, a volte vi sono delle masse di peluria bianca ma sono formazioni naturali che crescono soprattutto sulle cactacee in prossimità delle spine.

Gli ammassi di cocciniglie hanno solitamente forme più irregolari rispetto alle formazioni naturali e prendendo una pinzetta si può estrarre l’insetto rendendolo facilmente identificabile.

Per cercare di evitare gli attacchi da parte della cocciniglia è necessario:

  • tenere le piante in salute, in questo modo saranno meno soggette;
  • monitorarle costantemente, soprattutto durante la stagione estiva o in condizioni di aria stagnante.

Per eliminare la cocciniglia si può procedere manualmente o usando dei getti delicati di aria compressa. Ci sono poi dei composti utili come l’olio bianco molto utile in questi casi. Al pari sono utili anche olio di lino e l’olio di soia. Molto efficace è il sapone molle, un sapone potassico che ostruisce le aperture che gli insetti utilizzano per respirare.

Un ottimo mix di pronto intervento è:

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Commenti

  1. Marco (Modifica)

    Ottimo articolo

  2. Valentina Forgione (Modifica)

    Grazie mille Marco 🙂

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