AGRIFOGLIO
L’agrifoglio è un arbusto sempreverde originario dell’Europa centrale e meridionale e di alcune parti dell’Asia, in natura può raggiungere i 3-5 m di altezza.
Il suo nome botanico è Ilex aquifolium e presenta dei fusti molto ramificati che formano una chioma molto abbondante. I suoi rami hanno la corteccia liscia e verde/grigia.
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Il fogliame è di color verde scuro, in particolare le foglie giovani e quelle situate nella parte bassa dell’arbusto sono munite di spine molto acuminate e hanno il margine fogliare ondulato, mentre le foglie più vecchie hanno il margine fogliare lineare poiché hanno perso le spine.
L’agrifoglio è una pianta dioica cioè ha gli organi riproduttivi maschili e femminili su due diversi esemplari: l’esemplare maschile produce piccoli fiori giallastri e l’esemplare femmina fiori color bianco/rosato; solo i fiori femminili si trasformano in piccole bacche rosse. Per coltivare al meglio questa pianta è quindi necessario avere in giardino almeno un esemplare maschio per l’impollinazione. Per conoscere il sesso della nostra pianta bisogna attendere i 4 anni di età, infatti l’esemplare femmina inizierà a produrre le bacche.
L’agrifoglio è rustico e gradisce un terreno ben drenato e sabbioso e leggermente acido anche se si adatta ai terreni più pesanti.
Puoi concimare con dello stallatico o con dell’humus o con un qualsiasi concime organico.
Questa pianta si sviluppa sia al sole che all’ombra; se coltivata a pieno sole le foglie diventano più chiare mentre se coltivata a mezzombra le foglie hanno un colore più vivace.
Può sopportare temperature invernali vicine ai -15°C quindi può essere coltivata in giardino per tutto l’anno. L’agrifoglio sopporta il sole estivo ma l’importante è che non rimanga per un lungo periodo in condizione di siccità.
Annaffia i giovani esemplari regolarmente da aprile a settembre quando il substrato è completamente asciutto. Le piante più vecchie si accontentano dell’acqua piovana.
Lo sviluppo di questa pianta è molto lento e difficilmente ha bisogno di potatura, tolta l’ordinaria pulizia a fine inverno. Si adatta molto bene alla potatura a forma ovale.
Non ama i rinvasi e infatti si consiglia da subito la messa a dimora in giardino o in un vaso molto capiente.
L’agrifoglio difficilmente si ammala tranne se esposta a condizioni avverse. Le malattie più diffuse sono: il marciume radicale e l’attacco di cocciniglia e afidi, (puoi utilizzare questo prodotto specifico) insetti molto diffusi nei giardini.
La sua riproduzione avviene per seme o per talea.
Già gli antichi romani utilizzavano l’agrifoglio come pianta ornamentale per festeggiare il solstizio d’inverno, credendola ben augurante per l’anno nuovo e anche simbolo di fertilità. Viene tuttora utilizzato per decorare corone, ghirlande, composizioni floreali.
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Commenti
il mio agrifoglio durante l’inverno è diventato tutto nero e ha perso le foglie senza nessun cenno di ripresa a primavera..Come debbo fare? Buttarlo o quant’altro?
Una domanda: le bacche di agrifoglio fanno nascere piante maschili o femminili?
Prova a vedere se sotto la scorza i tessuti sono ancora verdi, nel caso non buttarlo. Ho visto agrifogli recuperare da queste defgliazioni, certo che in primavera qualche partenza me la sarei aspettata
50-50% come per noi animali