Albero del drago: guida completa alla cura e coltivazione della Dracaena draco + el Drago milenario di Tenerife
La pianta di oggi è il simbolo di Tenerife dove è conservato l’esemplare più longevo ed imponente della specie Dracaena draco: el drago millenario.
Non potevamo non avere in vivaio uno degli alberi più affascinanti della Terra e se anche voi andate pazzi per questa pianta difficilmente reperibile, beh che ve lo dico a fare la trovate sul nostro shop online!
Cura della Dracaena draco
Quale esposizione dare alla Dracaena draco
La Dracaena draco predilige posizioni di pieno sole, è ideale un’esposizione a sud o ad ovest o ad est.
È importante tenerla al riparo dalle correnti d’aria fredda.
Che temperature vuole la Dracaena draco
La Dracaena draco può resistere a minime fino a 5-10°C.
La maggior parte delle varietà di Dracaena crescono in modo ottimale a temperature che vanno dai 20 ai 27°C.
È importante proteggerle in caso di temperature rigide e rischio di gelate, ricoprendole adeguatamente per evitarne danni.
Come innaffiare la Dracaena draco
Il suolo deve mantenere un livello adeguato di umidità, ma è importante garantire anche un buon sistema di drenaggio. Si raccomanda di effettuare regolari irrigazioni durante le stagioni calde, mentre durante il periodo di inattività vegetativa è opportuno ridurre o sospendere completamente l’apporto d’acqua.
Queste piante sono particolarmente vulnerabili al rischio di sviluppare marciume alle radici, pertanto è fondamentale prestare grande attenzione affinché non rimangano immersi in ristagni d’acqua.
Una pianta bagnata eccessivamente appare ingiallita e può essere cadente.
Quale substrato scegliere per la Dracaena draco
La pianta Dracaena draco richiede un substrato ben drenato e leggero, con un livello di pH che può variare da acido a alcalino o neutro.
Ottimo è il nostro terriccio One+.
Come concimare la Dracaena draco
Applicare mensilmente un fertilizzante liquido bilanciato per piante verdi.
È utile anche aggiungere del biostimolante, come Bio Oro.
Quando rinvasare la Dracaena draco
È opportuno trapiantare questa pianta annualmente o biennalmente. La Dracaena draco cresce in modo ottimale quando il suo spazio nel vaso è moderatamente limitato, ma è essenziale evitare che la pianta diventi eccessivamente ingombrante, il che potrebbe causare il rovesciamento in vasi più piccoli.
Come propagare la Dracaena draco
Moltiplicare tramite seme a una temperatura compresa tra 18 e 21°C durante la stagione primaverile, oppure mediante talee legnose o sezioni di stelo prive di foglie durante la primavera, mantenendo una temperatura moderata.
Come e quando potare la Dracaena draco
Non è richiesta alcuna potatura. Nel caso in cui la crescita risulti poco sviluppata, è possibile effettuare una potatura entro i primi 15 cm dalla base durante la primavera.
Se la pianta sta crescendo eccessivamente in altezza rispetto allo spazio a disposizione, è possibile procedere con la potatura dei rami superiori, favorendo al contempo una crescita più compatta e densa.
Parassiti e malattie della Dracaena draco
È una pianta resistente alle malattie ma può essere oggetto di attacchi da parte delle cocciniglie.
Una miscela ottima per contrastare la cocciniglia è composta dall’unione in 1 l d’acqua di:
- 10 ml di sapone molle;
- 250 ml di ortica;
- 10 ml di Olio di Neem
Un ottimo prodotto che stiamo testando ultimamente è anche Mebotrix, il quale inserisce dei funghi benefici che quando incontrano il corpo di un parassita (afidi, acari, cocciniglie, ecc) iniziano a svilupparsi su di esso divorandolo e mummificandolo.
Problemi ricorrenti della Dracaena draco
Nuove foglie con macchie
Se le foglie più giovani presentano zone chiare di colore bianco o giallo, soprattutto vicino alle estremità, potrebbe essere utile apportare modifiche alla temperatura, al livello di umidità e all’illuminazione.
Foglie che diventano gialle o marrone chiaro
Quando le foglie mostrano queste sfumature cromatiche, è possibile che la pianta stia assorbendo un’eccessiva quantità di fluoro dall’acqua. Anche le estremità delle foglie potrebbero manifestare ingiallimento. In questi casi può essere utile rimuovere eventuali substrati che contengono fluoruri, come ad esempio la perlite. Inoltre, verificare il pH del terreno per garantire che mantenga un livello leggermente acido.
Foglie con macchie rossastre
Se le foglie mostrano aree con sfumature rosse, brune o marroni, magari accompagnate da zone giallastre circostanti, potrebbe trattarsi di una malattia delle macchie fogliari. Questa situazione può essere prevenuta mediante un’irrigazione adeguata e l’utilizzo di un fungicida.
Foglie inferiori cadenti o cadenti
Se si riscontra che una talea recentemente radicata sta perdendo o staccando le foglie nella parte inferiore, è probabile che la pianta sia colpita da marciume radicale. Questo problema è spesso accompagnato da un odore sgradevole. Purtroppo, sarà necessario eliminare la pianta.
La punta delle foglie diventa marrone
Principalmente, si tratta di una questione di aspetto estetico che ha un impatto limitato sulla salute generale della pianta.
La causa potrebbe derivare dall’acqua del rubinetto utilizzata, poiché l’acqua domestica comune potrebbe contenere eccessive quantità di cloro, sali e altri minerali che possono causare leggeri danni alla pianta. È preferibile optare per l’uso di acqua distillata o di acqua piovana raccolta da un recipiente all’aperto, come un barile per la raccolta dell’acqua piovana, al fine di evitare questa problematica.
Conosciamo la Dracaena draco
La Dracaena draco è un albero sempreverde. È scarsamente ramificato e presenta rosette di foglie a forma di spada, lunghe fino a 60 cm, che si trovano sulla sommità. Solo sulle piante mature, durante l’estate, si formano pannocchie di fiori dal colore bianco-verdastro, seguiti da frutti di colore rosso-arancio.
A maturità (età della pianta di circa 20-50 anni) raggiunge anche i 20 metri di altezza.
Ha una crescita molto lenta, impiega circa un decennio per raggiungere l’altezza di 1 m.
Si crede che gli individui più antichi possano avere un’età di oltre un millennio; il più anziano attualmente vivente si trova a Icod de los Vinos, nella regione nord-occidentale di Tenerife.
L’esemplare situato a Tenerife, con un’età stimata tra gli 800 e i 1000 anni, è notevolmente imponente, raggiungendo un’altezza di circa 20 metri e una circonferenza della chioma di 300 rami principali. All’interno del tronco si osserva una cavità alta 6 metri, accessibile tramite una porta, all’interno della quale è installata una ventola. Il suo peso è stimato intorno alle 140 tonnellate.
Nel 1995, ha prodotto fiori su circa 1800 rami, un evento che ha aumentato la sua massa di circa 3.5 tonnellate.
Tassonomia della Dracaena draco
La categorizzazione convenzionale (utilizzando il sistema di classificazione Cronquist) attribuisce il genere Dracaena alla famiglia Agavaceae, all’interno dell’ordine Liliales.
In contrasto, la classificazione APG IV (del 2016), basata sulle più recenti indagini genetiche, posiziona il genere Dracaena all’interno della sottofamiglia Nolinoideae all’interno delle Asparagaceae (nell’ordine Asparagales).
Habitat
Macaronesia, Marocco.
Dracaena draco non è Pet Friendly
Purtroppo questa pianta è tossica per i cani e per i gatti. Può causare vomito (occasionalmente con sangue), depressione, anoressia, ipersalivazione, pupille dilatate (gatti).
Curiosità
Il nome comune “Albero del Drago del Madagascar” è un risultato della combinazione della sua origine nativa, ovvero “Madagascar”, e del suo noto parente “Dracaena Draco” (chiamato “Drago” in latino). Quest’ultimo è una pianta ben nota per la sua capacità di emettere una resina rossa simile al sangue quando viene tagliata o danneggiata, conferendole una sorta di caratteristica “viva”.
Esiste anche un’antica leggenda che narra come, in seguito all’uccisione di un drago dalle cento teste da cui sgorgava sangue rosso, siano cresciuti numerosi alberi che gli abitanti locali avevano poi chiamato “alberi del drago”.
Tuttavia, prima di procedere con il taglio dell’albero del drago alla ricerca di questa misteriosa resina, è importante sottolineare che solo la specie “D. Draco” produce effettivamente questa resina rossa, mentre la comune pianta d’appartamento nota come “D. Marginata” non possiede tale caratteristica.
Commenti
Ciao! Possiedo un esemplare di dracenea draco, o meglio, penso lo sia, mi spiego: mi è stata data da un amico a partire da un seme e da circa 7 anni dopo averli seminati me ne sto prendendo cura essendo l’unica sopravvissuta di 4 semi che mi sono stati dati, gli altri purtroppo ho fatto errori di cui mi sono reso conto ed adesso ho fatto esperienza.
Mi disse che era una dracenea draco, anche se al momento mi pare abbia delle differenze rispetto a quelle mostrate da te, se ci fosse modo di mandare una foto, mi piacerebbe poter avere un consiglio da parte tua su che esemplare sia.
Comunque, avendo cambiato casa da qualche anno, ed avendo al momento un giardino, stavo pensando di travasarla direttamente su di esso, anche se anno scorso ho effettuato il travaso su di un vaso più grande e gli inverni li ho sempre fatti in casa.
Cosa mi consigli a riguardo?
Anche perché ho visto che avete vari concimi da poter utilizzare per essa ed altre piante di cui sto dando un’occhiata.Grazie
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