Iscriviti alla nostra newsletter ed entra nel #clangeorgici: 10% sul primo ordine Iscriviti ora

Piante da esterno

I petali sono grandi e colorati, disposti ordinati e simmetrici intorno ad un centro giallo e vivo. Si spostano avanti e indietro, a passo con le correnti, danzano sulla neve e si distinguono nel bianco alzando fieri la testa. Signori e signore, oggi siamo lieti di presentarvi, sul nostro blog, l’incantevole camellia sasanqua! 

Questo fiore così delicato arriva direttamente dal paese del Sol Levante. Guardandolo in effetti l’immaginazione potrebbe quasi scorgere  nella camellia sasanqua mossa dal vento una giovane Maiko, un’apprendista geisha; col viso pallido, le labbra rosse e un kimono dai colori sgargianti. Maiko in giapponese significa proprio “fanciulla danzante” e se a noi in occidente sono precluse queste meraviglie che da sempre caratterizzano paesi lontani, ci è comunque concesso di ammirare i fiori che da lì arrivano, crescerli e veder fiorire in loro culture affascinanti e ricche di mistero.

Non riusciamo proprio a toglierci quest’immagine dalla testa. I petali sottili della camellia sasanqua, tinti di rosa intenso o di bianco, il profumo delizioso ma discreto, la figura esile che fronteggia con incredibile eleganza l’asperità dell’inverno. Proprio un fiore che porta dentro di sé i suoi natali, che ha ancora voglia di parlare del suo paese d’origine, di raccontare a noi e al resto del mondo le vibrazioni dell’antico Giappone.

La Camellia sasanqua, una pianta invernale

La camellia sasanqua è solo una dei vari generi di camelie che possiamo trovare tranquillamente per la città, ma ha dimostrato di avere qualcosa di particolare: una forte resistenza al tipo di terreno e al clima. Inoltre la sua caratteristica identificativa la si trova nella fioritura, infatti questa avviene nella stagione autunnale e invernale, più o meno da novembre a marzo (a seconda della zona in cui ci troviamo). Altro punto importante è la sua lunga vita che alterna fioriture molto abbondanti a fioriture un pochino più scarse.

Essendo un sempreverde, nei mesi durante i quali rimane priva di fiori, la camellia sasanqua non perde il suo valore decorativo, mantenendo le belle foglie verdi.

Coltivare la Camellia sasanqua

La camellia sasanqua è una particolare camellia che comincia la sua fioritura durante i mesi invernali, questo dice già molto sulle sue capacità di adattamento e sulla sua resistenza. Sono adatte alla potatura e si trovano bene se utilizzate per aiuole o siepi (in questo caso con una distanza fra l’una e l’altra di almeno 80-100cm), oppure se fatte arrampicare su una struttura. Infine, se non avete un giardino non preoccupatevi, la camellia sasanqua può essere coltivata anche in vaso, magari con l’accortezza di scegliere la varietà con la crescita più lenta e compatta. Di conseguenza coltivarla non sarà un gran problema, ma, come sempre, è necessario prestare attenzione ad alcune linee guida, soprattutto per quanto riguarda il tipo di terreno.

ESPOSIZIONE

Come ormai potrete immaginare la camelia sasanqua si adatta piuttosto bene, ma non ama i climi troppo caldi. In inverno invece si difende meglio pur non si trovandosi a suo agio nemmeno con gli estremi del freddo, in particolare vento forte e neve non le piacciono, per cui sarebbe davvero l’ideale se attorno ci fossero degli elementi (come, ad esempio, altre piante) che possano ripararla.

In generale ama le zone ombreggiate, senza disdegnare una saltuaria esposizione ai raggi diretti del sole.

TEMPERATURA

La camellia sasanqua ha delle foglie particolarmente sottili ma resistenti che le permettono di tenere duro durante il freddo invernale, riuscendo a sopportare fino a -10°C, è però importante che le radici non siano mai a contatto col gelo.

TERRENO

Per questi fiori ci vuole un terreno fresco e ben drenato, non calcareo ma che sia ricco di sostanze organiche e, ancora meglio, con un pH acido o neutro. Se desiderate posizionarla in un punto in cui il terreno è poco drenante (come un terreno argilloso), l’ideale sarebbe ricavare una buca piuttosto grande in modo tale da miscelare l’argilla già presente con della torba, del compost, del letame maturo e, per finire, del terriccio di foglie.

IRRIGAZIONE

La camellia sasanqua, in estate, va irrigata di sera e con tanta acqua, spruzzata direttamente sulle foglie. È davvero importante evitare i ristagni idrici che potrebbero portare all’asfissia radicale. In generale, per sapere se la pianta ha bisogno di bere, è sufficiente accertarsi che i primi 5cm dello strato di terra siano asciutti.

CONCIMAZIONE

La concimazione non è richiesta in modo costante, bensì dev’essere fatta solo quando la pianta ne sente il bisogno in primavera e autunno. Un’altra soluzione è quella di non concimare ma di applicare una pacciamatura a base di materiale di origine vegetale e compost che fungerà da coperta protettiva per la pianta durante i freddi mesi invernali.

RIPRODUZIONE

Questo arbusto può riprodursi verso la fine dell’estate fino a fine inverno ed è possibile farlo in due modi: mediante talea o attraverso le gemme fogliari.

POTATURA

Potarle permette loro di crescere in modo ordinato mantenendo l’equilibrio della chioma. Potare la camellia sasanqua non è difficile, essendo ben disposta verso questo genere di manutenzione. Altra operazione necessaria potrebbe essere quella di eliminare rami secchi o danneggiati, in modo da alleggerire un po’ la pianta dal suo carico.

RINVASO

Il rinvaso della camellia sasanqua va fatto durante il periodo di fioritura, dovrete rinunciare a qualche bocciolo che cadrà durante l’operazione, però la pianta sarà maggiormente in grado di sopportare il cambiamento. Stiamo comunque molto attenti a danneggiare il meno possibile le radici.

INSIDIE

La camellia sasanqua non ama che la neve le si posi sulle foglie, questo perché rappresenta per lei una fonte di pericolo, in quanto l’intenso freddo prolungato potrebbe causarle bruciature, il danneggiamento delle gemme e dei fiori. Per quanto riguarda i parassiti invece i suoi nemici sono rappresentati dagli afidi e dalla cocciniglia (visibili entrambi ad occhio nudo, causano macchie scure sul fogliame che diventa appiccicoso poco dopo). Per ogni problema c’è un rimedio, se qualcosa affligge la tua pianta contattaci sui nostri social ufficiali, saremo lieti di aiutarti!

FIORE DEL TÈ DI MONTAGNA

Come abbiamo già detto la camellia sasanqua è originaria del Giappone, dove viene chiamata “sazankwa” che letteralmente significa “fiore del tè di montagna”.

La sua famiglia di appartenenza è quella delle Theaceae, che a sua volta comprende circa 250 specie, tutte originarie di Cina, Giappone e Corea.
La camellia sasanqua è un piccolo arbusto sempreverde che raggiunge dimensioni massime di circa 3-5m di altezza.

Questo fiore è probabilmente arrivato in Europa verso la metà del 1700, anche se la conferma si ha solo nell’anno 1789, quando la camellia sasanqua arriva in Inghilterra grazie a Charles Maries. Solo molto dopo riuscì a toccare le terre italiane, portata da nobili che acquistarono case sulle rive dei laghi del settentrione. Questo arbusto è stato poi trasformato e soggetto agli esperimenti degli ibridatori che volevano tentare di far nascere nuove varietà, in quanto è sia un fiore molto resistente sia ha il pregio di avere una fioritura in un periodo in cui la maggior parte degli altri ancora non pensano a sbocciare (fra ottobre e marzo). Il lavoro degli ibridatori è andato a buon fine, dando vita a tantissime varietà, ma bisogna anche tener conto che la natura è già di per se fa un ottimo lavoro in questo campo, quindi esistono diverse combinazioni nate in modo completamente naturale. Ad esempio è affascinante pensare che la Camellia Sinensis, non solo è la conosciutissima pianta del tè e una bella ornamentale, ma è anche una varietà naturale della sasanqua!

CAMELIE DEL VIVAIO LE GEORGICHE

Nel nostro vivaio siamo ben felici di ospitare alcune delle varietà di camellia sasanqua. Vi ricordiamo che tutte queste camelie sono coltivate per il fogliame elegante e la profusione dei loro fiori. Inoltre sono ideali per bordure o giardini a bosco o come esemplari isolati in piena terra o vaso. In comune hanno il fogliame con margini laterali leggermente piegati verso il basso, la fioritura da ottobre a dicembre, la resistenza a temperature sotto lo 0 e le dimensioni che possono raggiungere fino a 3m di altezza e 2m di larghezza.

Eccoci qua, abbiamo conosciuto tutti i segreti della danza di questo incantevole fiore. Cercate un tocco di colore che rompa un po’ la monotonia dell’inverno? L’avete trovato!

Condividi questo articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati