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Cura delle piante

Conoscete l’albero che sembra aver bevuto un po’ troppo durante l’ultima festa in spiaggia? No, non è uno scherzo, è la Ceiba speciosa, anche conosciuta col vecchio nome “Chorisia”!

Nativa delle foreste tropicali e subtropicali del Sud America, questa pianta affascinante è famosa per il suo tronco panciuto e rigonfio, che le è valso il soprannome di “palo borracho”, ovvero “albero ubriaco” in spagnolo. Ma non lasciatevi ingannare dall’aspetto un po’ buffo: la Ceiba speciosa è un vero gigante, che può raggiungere (in natura) i 25 metri d’altezza! Se vi ricorda un po’ il Baobab non state sbagliando, siamo nella stessa famiglia botanica, quella delle malvacee.

Oltre al suo aspetto stravagante, dovuto anche alle tante spine disseminate sul tronco (ottime per dissuadere gli animali selvatici dal tentare di arrampicarsi), questo albero ha molto da offrire, ad esempio i suoi fiori, che sbocciano in estate, sono un vero spettacolo per gli occhi. Inoltre sapete che il suo tronco cambia colore? Infatti quando la pianta è giovane, è verde, per poi diventare grigio, questo perché da giovane la Ceiba speciosa non ha abbastanza foglie per compiere la fotosintesi clorofilliana e quindi il compito di svolgerla viene affidato al tronco!

Grande albero di Ceiba speciosa in natura e molto ramificato
Albero di Ceiba speciosa

Habitat d’origine della Ceiba speciosa

La Ceiba speciosa è originaria delle foreste tropicali e subtropicali (scopri tutte le altre piante esotiche e tropicali disponibili in vivaio) del Sud America, in particolare di Bolivia, Brasile, Paraguay e Argentina. In seguito si è diffusa anche in regioni tropicali e subtropicali dell’emisfero settentrionale, come le Antille e il sud degli Stati Uniti.

In Europa, la sua bellezza l’ha resa una pianta ornamentale apprezzata, soprattutto in zone con inverni miti. In Italia, la sua introduzione risale alla fine del 1800 presso l’orto botanico di Palermo, e da lì si è diffusa in diverse regioni.

Tronco spinoso della Ceiba speciosa, le molte spine sono disseminate lungo il tronco, proteggendo la pianta
Tronco spinoso della Ceiba speciosa

Cura e coltivazione della Ceiba speciosa

La Ceiba speciosa è una pianta relativamente facile da coltivare, ma richiede alcune attenzioni per crescere al meglio.

Temperature ideali per l’albero ubriaco

La Ceiba speciosa, pur essendo originaria di climi caldi, tollera abbastanza bene il freddo se ben acclimatata. Tuttavia, è importante tenere presente che si tratta di una pianta decidua, che perde le foglie in autunno e inverno.

Quando le piante sono giovani, durante l’inverno, è importante proteggerle portandole in una serra fredda o in una veranda non riscaldata. Inoltre è importante prestare attenzione alle temperature inferiori a -2 o -3°C, le quali possono essere pericolose per le giovani Chorisia.

Gli alberi adulti invece sono più resistenti al freddo, riuscendo a tollerare anche minime di -7 o -8°C.

Esposizione della Ceiba speciosa

La Ceiba speciosa preferisce esposizioni di luce diretta, è però consigliato posizionare le piante più giovani in posizioni di leggera ombreggiatura durante l’estate.

Bagnare la Chorisia

L’albero ubriaco, a differenza di quanto il nome possa suggerire, non necessita di bere continuamente, anzi, è piuttosto resistente alla siccità, soprattutto in età adulta quando il terzo inferiore del tronco prende una forma a bottiglia, assumendo proprio una funzione di riserva d’acqua.

In estate è bene lasciare sempre un po’ di umidità nel terreno a disposizione della Ceiba speciosa.

Terreno da usare per la Ceiba speciosa in vaso

Quando si coltiva la Chorisia in vaso serve il giusto terriccio, è infatti una pianta molto sensibile al ristagno idrico, proprio per questo motivo vi consiglio One plus, un ottimo substrato drenante.

Concimare la Chorisia

La nutrizione è un aspetto molto importante per la Ceiba speciosa, la combinazione migliore è data dall’utilizzo di un concime ben bilanciato come Asso di Fiori, unito ad un biostimolante, in particolar modo Bio Oro e Algatron potrebbero rivelarsi le opzioni migliori.

Parassiti e problematiche dell’albero ubriaco

La Ceiba speciosa fortunatamente non è tanto amata dai parassiti, ma, anche se raramente, può succedere di veder far capolino un attacco di qualche afide o cocciniglia, io mi sto trovando davvero molto bene con il kit difesa de “il mio orto bio”.

Il fiore della Ceiba speciosa

Fiore della Ceiba speciosa, caratterizzato da un bel rosa intenso striato di giallo
Fiore dell’albero ubriaco

All’inizio dell’articolo vi ho presentato quest’affascinante pianta, ma volevo un attimo tornare a parlare dei suoi fiori. A me piacciono davvero molto, mi ricordano un po’ quelli dell’Ibisco tropicale, ma la loro livrea è fantastica e molto mutevole, ci sono esemplari a fiore bianco, rosa e rosso. Inoltre il nettare prodotto da questi fiori attira farfalle e colibrì.

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