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Piante da Interno

La Ceropegia woodii è una pianta succulenta pendente molto apprezzata per le sue foglie a forma di cuore e la sua crescita rapida. Originaria dell’Africa meridionale, questa pianta è perfetta per decorare mensole, librerie o appendere in vasi sospesi, proprio come la Pilea con le sue foglie rotonde e il Marimo, una curiosa alga sferica perfetta per gli acquari.

Se state cercando una pianta d’appartamento resistente e scenografica, la Ceropegia woodii è un’ottima scelta! Scopriamo insieme tutte le sue caratteristiche e come prendersene cura.

Perché Scegliere la Ceropegia woodii?

Dettaglio sulla vegetazione della Ceropegia
Dettaglio sulla vegetazione della Ceropegia
  • Facile da curare e adatta ai principianti;
  • cresce velocemente e si adatta bene agli ambienti interni;
  • foglie decorative dal colore verde scuro con sfumature argentate;
  • fiori piccoli e tubolari, dall’aspetto particolare.

Cura della Ceropegia woodii: luce, acqua e terreno

La Ceropegia woodii è facile da coltivare e richiede poche attenzioni. Ecco alcuni consigli utili:

Esposizione e luce

La Ceropegia woodii predilige una posizione luminosa, con luce indiretta intensa. Tollera anche qualche ora di luce diretta al mattino o al tramonto, ma è meglio evitare il sole troppo forte che potrebbe bruciare le foglie. Se disponete unicamente di zone con una scarsa luminosità non vi preoccupate, la Ceropegia woodii vi si adatterà; l’unico cambiamento che potrete riscontrare sarà il colore delle foglie, le quali vireranno verso un verde più pallido del consueto e diventeranno più violacee nella lamina inferiore.

Annaffiatura

La Ceropegia woodii va annaffiata con parsimonia, in particolare durante i mesi più freddi. Per sapere se la pianta ha bisogno di acqua basta controllare il terreno, se è asciutto allora è il momento darle da bere.

Fiore della Ceropegia, è piccolo e violetto
Fiore della Ceropegia

Terreno e rinvaso

Predilige un terriccio per piante d’appartamento (io vi consiglio, come sempre, One plus), meglio se mescolato con terriccio per cactus o con sabbia per migliorarne il drenaggio.

Temperature

Essendo una pianta originaria dell’Africa è semplice immaginare che il freddo non sia proprio “casa sua”:

  • Non sopporta temperature sotto i 16°C.
  • In estate può essere spostata all’esterno, purché in posizione ombreggiata.

Concimazione

È utile utilizzare un fertilizzante per piante d’appartamento (l’ideale è un fertilizzante liquido per piante verdi), seguendo sempre le indicazioni di etichetta, durante la stagione di crescita (primavera-estate).

Ridurre le concimazioni in inverno.

Propagazione della Ceropegia woodii

Questa pianta si propaga facilmente in due modi:

  • Escrescenze tuberose: basta staccarle e interrarle per ottenere nuove piantine.
  • Talee: tagliare un ramo di circa 8-10 cm sotto un nodo e piantarlo in un substrato leggermente umido.

Origine e caratteristiche della Ceropegia woodii

La Ceropegia woodii appartiene alla famiglia delle Asclepiadaceae e cresce spontaneamente in diverse parti del mondo, tra cui le Isole Canarie, l’Africa, il Madagascar, l’Asia e l’Australia. Fu scoperta nel 1881 dal botanico John Medley Wood, curatore presso Durban Botanic Gardens (un giardino botanico situato a KwaZulu-Natal in sud Africa), che la introdusse successivamente nei giardini botanici europei.

Questa pianta è apprezzata per il suo aspetto decorativo e la facilità di coltivazione. Ha fusti sottili e ricadenti che possono raggiungere una lunghezza di 60-90 cm (l’altezza solitamente non supera i 10cm), con foglie di un verde intenso caratterizzate da variegature argentate sulla pagina superiore e sfumature bordeaux su quella inferiore.

Fioritura e escrescenze tuberose

Oltre alle sue splendide foglie, la Ceropegia woodii produce:

  • Escrescenze tuberose, simili a piccole perline, che fungono da semi naturali quando cadono sul terreno;
  • Fiori violacei, che sbocciano nei mesi estivi e aggiungono un ulteriore tocco decorativo alla pianta.
Tuberi aerei della Ceropegia, sono piccoli e sferici, tipici delle Apocinacee
Tuberi aerei della Ceropegia

I rami possono sembrare piuttosto esili, per cui può essere un’idea quella di prendere i più lunghi e individuato un’escrescenza interrarla (senza staccarla a sua volta dalla pianta), in questo modo si ottiene un effetto più pieno.

Nomi comuni della Ceropegia

Grazie alla sua forma romantica, la Ceropegia ha guadagnato nomi evocativi come:

  • Stringa di cuori
  • Catena di cuori
  • Rosario di cuori

Come salvare una Ceropegia danneggiata: il mio esperimento con lo sfagno

Le piante ricadenti, come la Ceropegia, sono bellissime ma delicate: un piccolo incidente può spezzare i tralci e compromettere la loro crescita, quindi voglio condividere con voi un metodo che ho testato con successo per salvare una Ceropegia danneggiata e permetterle di rigenerarsi.

Il problema: rottura dei tralci

Sebastiano con la sua Ceropegia, la pianta è molto grande
Io con la mia Ceropegia bella cresciuta

La mia Ceropegia cresceva rigogliosa in un vaso pensile, agganciato alla grondaia del mio portico. Dopo anni di cure, aveva raggiunto una lunghezza incredibile, toccando il suolo e arrampicandosi sui pali di supporto. Tuttavia, un maldestro incidente durante l’irrigazione ha fatto cadere il vaso, provocando la rottura di numerosi tralci.

Il danno non era superficiale: i tralci della Ceropegia formano un intreccio complesso, e la rottura di un solo punto può compromettere intere porzioni della pianta. Separare i rami secchi da quelli ancora vitali sarebbe stato un’impresa complicata e rischiosa.

La soluzione: propagazione con sfagno umido

Per evitare di perdere la pianta, ho deciso di provare una propaggine su sfagno, un metodo di radicazione che sfrutta l’umidità per stimolare la crescita di nuove radici. Ecco come ho fatto:

  1. Preparazione del substrato: ho preso una fioriera inutilizzata e ho creato un letto di sfagno professionale cileno, ben inumidito e strizzato.
  2. Posizionamento dei tralci: ho adagiato i fusti spezzati sopra il letto di sfagno, facendo attenzione a mantenerli ben distesi.
  3. Copertura: ho ricoperto delicatamente con un altro strato di sfagno umido, creando un ambiente favorevole alla radicazione.
  4. Controllo dell’umidità: per evitare che lo sfagno si asciugasse troppo rapidamente, ho applicato un cupolino di plastica trasparente, fissandolo con degli elastici.

I risultati

Radici bianche della Ceropegia che si sviluppano nello sfagno
Radici bianche della Ceropegia che si sviluppano nello sfagno

Dopo qualche settimana, i fusti della Ceropegia hanno iniziato a sviluppare radici bianche nello sfagno, segno che il metodo aveva funzionato. Le radici si sono diffuse uniformemente, permettendo alla pianta di rimanere vitale nonostante il distacco dalla base madre.

Inoltre, durante il processo ho notato la formazione di tuberi aerei lungo i tralci, segnale che la pianta stava reagendo positivamente. Ho anche osservato la presenza di frutti della Ceropegia, i classici baccelli tipici delle Apocinacee, la famiglia botanica a cui appartiene.

Frutti della Ceropegia, sono lunghi e verdi, ricordano quasi dei baccelli
Frutti della Ceropegia

Prossimi passaggi

Aspetterò che le temperature si alzino, intorno ad aprile-maggio, prima di separare definitivamente i nuovi esemplari radicati. A quel punto potrò rinvasarli, assicurando la sopravvivenza della mia amata Ceropegia.

Questo esperimento dimostra che è possibile salvare e propagare una pianta anche dopo un danno significativo. Se avete piante ricadenti che hanno subito rotture, provate anche voi la tecnica dello sfagno umido!

Propaggine fatta con i fusti danneggiati della Ceropegia

Le Ceropegia dei Vivai le Georgiche

Le informazioni date, salvo quelle puramente di descrizione dell’aspetto della singola specie, sono applicabili a tutte le altre piante facenti parte del genere Ceropegia.

  • Ceropegia woodii
    • Foglie a forma di cuore;
    • lamina superiore di colore verde scuro opaco con venature bianche;
    • lamina inferiore con sfumature bordeaux;
    • rami color porpora
  • Ceropegia sandersonii
    • rami carnosi;
    • grandi fiori verdi.

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Commenti

  1. Stefania Concina (Modifica)

    grazie molto chiaro ed esaustivo

  2. Sebastiano (Modifica)

    Grazie Stefania 🤩

  3. Mia (Modifica)

    Siete sempre fonte di infinite informazioni!
    Grazie!,🥰

  4. Sebastiano Guarisco (Modifica)

    Grazie mille Mia 😍

  5. Rita (Modifica)

    Le mie più vive congratulazioni, per il tuo saper trasmettere, il tuo impegno e la tua dedizione, un grazie di cuore!

  6. Sebastiano Guarisco (Modifica)

    ti ringrazio molto Rita, mi fa davvero piacere 💚

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