Pianta della canfora, cura e coltivazione di un albero sempreverde da ombra
Tutti conosciamo la sostanza chiamata canfora ma poco sappiamo della pianta dalla quale trae origine. Ma è innegabile, il canforo è un albero stupendo ma ancora poco utilizzato, nonostante il suo grandissimo valore ornamentale e la facilità di coltivazione anche in vaso.
Chi l’avrebbe mai detto che l’alloro che usiamo per insaporire i nostri piatti, l’avocado che amiamo in guacamole e la cannella che scalda le nostre bevande invernali fossero parenti stretti? Ebbene sì, tutte queste piante fanno parte della stessa grande famiglia: le Lauracee. In questa famiglia troviamo anche l’albero della canfora, noto scientificamente come Cinnamomum camphora (ora Camphora officinarum).
Con radici in Cina, Giappone e Taiwan, la canfora è rinomata per il suo legno dal quale si ricava l’olio di canfora, un ingrediente versatile impiegato in numerosi prodotti, dalla medicina tradizionale alla cosmesi moderna.
L’albero della canfora
La canfora può raggiungere notevoli dimensioni, con un’altezza media compresa tra i 20 e i 30 metri e una chioma densa e arrotondata. Le foglie, coriacee e persistenti, sono di un bel verde scuro e diventano aromatiche quando strofinate. I suoi fiori, che spuntano in primavera, sono raccolti in spighe, piccolissimi e dal color bianco. A seguito dell’infiorescenza, la pianta produce piccole bacche tondeggianti di color rosso, che nello stadio di maturazione assumono il colore nero.
Il legno possiede un’aroma inconfondibile di canfora, rendendolo una fonte pregiata per l’estrazione dell’olio essenziale omonimo. La corteccia, di un grigio tenue, ha un aspetto scaglioso e si stacca facilmente dal tronco, lasciando intravedere le sfumature più chiare del legno sottostante.
Cura e coltivazione della canfora
La canfora si adatta con facilità a diversi ambienti, richiedendo poche attenzioni per crescere rigogliosa. Vediamo però quali sono le cure da riservarle 😉
Quali temperature sopporta il canforo?
La canfora cresce rigogliosa in climi caldi e temperati, ma è sensibile al freddo intenso e prolungato. Esemplari adulti possono tollerare brevi gelate fino a -5°C.
Tuttavia, se le temperature scendono al di sotto di questa soglia per periodi prolungati, l’albero può subire danni significativi, come:
- bruciature delle foglie: le foglie possono scurirsi, seccarsi o cadere in risposta al freddo intenso;
- danni ai rami giovani: i rami più giovani e teneri sono più suscettibili alle problematiche da gelo;
- problemi di crescita: le temperature molto basse possono ridurre la capacità della pianta di crescere e svilupparsi correttamente in primavera.
In zone caratterizzate da inverni rigidi, è consigliabile collocare la canfora in posizioni riparate, come ad esempio angoli di giardino protetti da muri o siepi. Per garantire una maggiore protezione, si può ricorrere alla pacciamatura abbondante del terreno circostante, utilizzando materiali come paglia o corteccia, oppure coprire la pianta con teli traspiranti durante le gelate più intense.
Dove piantare albero di canfora?
Per garantire all’albero della canfora una crescita sana e vigorosa, la canfora necessita di una buona esposizione alla luce solare. Un’esposizione in pieno sole è l’ideale, ma la pianta può adattarsi anche a posizioni di mezz’ombra. È importante evitare di collocare la canfora in zone eccessivamente ombreggiate, poiché la scarsa luminosità potrebbe favorire lo sviluppo di malattie fungine e indebolire la pianta.
Quanto spesso irrigare la canfora?
Le giovani piantine di canfora necessitano di un’irrigazione regolare. Con la crescita, la pianta sviluppa un apparato radicale più esteso, che le permette di attingere l’acqua in profondità. Gli esemplari adulti tollerano periodi di siccità, ma apprezzano comunque annaffiature regolari durante i periodi più caldi dell’anno.
Terreno ideale per l’albero di canfora
La canfora predilige terreni freschi, ricchi di sostanza organica e ben drenati. Sebbene si adatti anche a terreni più compatti come quelli argillosi, è fondamentale garantire un ottimo drenaggio per evitare ristagni idrici che potrebbero danneggiare le radici. Un pH leggermente acido o neutro è l’ideale per questa pianta.
Nei giardini, si dimostra molto adattabile, ma in terreni pesanti e poco drenati la crescita potrebbe risultare stentata. La coltivazione della pianta di canfora in vaso è possibile, ma limita lo sviluppo dell’apparato radicale, per cui consiglio l’uso del fidatissimo One plus, ottimo per aiutare la canfora quando messa “alle strette” nel vaso 😉
Propagare il canforo
La canfora può essere propagata sia per seme che per talea che per margotta. La semina, sebbene più lenta, permette di ottenere un numero maggiore di piante. È importante utilizzare semi freschi per garantire una buona germinazione, che avviene generalmente in primavera. La propagazione per talea, invece, è più rapida e garantisce di ottenere piante identiche alla pianta madre. Le talee semilegnose, prelevate in estate e trattate con ormoni radicanti, sono le più adatte.
Concimare la pianta di canfora
Vuoi concimare la tua canfora? Hai due ottime opzioni: un concime granulare a lenta cessione per piante verdi o un concime bilanciato come l’Asso di Fiori.
Potare la canfora
La canfora, pur essendo un albero dalla crescita vigorosa, non necessita di potature drastiche. Consiglio di intervenire solo per rimuovere i rami secchi, malati o danneggiati, favorendo così una crescita sana e armoniosa della chioma.
Parassiti e malattie della canfora
La canfora è generalmente resistente a parassiti e malattie, ma in condizioni ambientali sfavorevoli o di stress può essere attaccata da afidi, cocciniglie e altri insetti comuni nelle zone calde. Per prevenire infestazioni, è consigliabile ispezionare regolarmente la pianta e intervenire tempestivamente con trattamenti come l’utilizzo dei principi attivi di origine naturale che potete trovare nel nostro kit difesa naturale. Ottimi sono anche il piretro oppure un insetticida sistemico.
Hai notato delle foglie mangiucchiate o scheletri fogliari sulla tua canfora? Potrebbe essere opera dei bruchi, le larve di farfalle e falene. Questi piccoli insetti amano banchettare con le foglie, causando danni alla pianta. Per risolvere il problema puoi:
- raccoglierli a mano: se i bruchi sono pochi, puoi rimuoverli uno per uno;
- usare un prodotto naturale: il Bacillus thuringiensis (Bt) è un insetticida biologico efficace contro i bruchi e innocuo per le persone e gli animali domestici.
Come usare l’albero di canfora in giardino
L’albero della canfora è una pianta ornamentale affascinante che può diventare un elemento centrale in un giardino grazie alla sua bellezza e alle sue dimensioni imponenti. Ecco alcuni consigli su come valorizzarlo al meglio nei giardini!
La canfora è una pianta ornamentale di grande valore. Tuttavia, la sua capacità di diffusione in alcune regioni lo rende potenzialmente invasivo. È quindi fondamentale gestirne la crescita, soprattutto in aree sensibili, per prevenire squilibri ecologici.
La canfora come elemento focale del giardino
È possibile posizionare l’albero di canfora al centro della scena. Con la sua chioma rigogliosa e sempreverde, diventerà il protagonista dello spazio verde, catturando lo sguardo e offrendo un punto di riferimento visivo in ogni stagione.
Bisogna però assicurarsi di dargli spazio sufficiente per crescere; considerando che può diventare molto largo, di conseguenza ti sconsiglio di piantarlo troppo vicino a edifici o altre strutture.
La canfora per ombra e riparo
Perché non portare il tuo spazio living all’aperto? Posiziona un divanetto da giardino, un tavolino basso e un tappeto morbido sotto l’albero per creare un salotto all’aria aperta, perfetto per intrattenere gli ospiti o semplicemente per goderti un aperitivo al tramonto.
Inoltre la canfora è perfetta per offrire riparo ad altre piante! Pianta arbusti, felci o fiori che preferiscono l’ombra sotto la chioma dell’albero per creare un giardino a più livelli e sfruttare l’ombra parziale.
Curiosità sull’albero della canfora
L’albero della canfora ha accompagnato l’umanità fin dai tempi antichi. La sua resina, dalla fragranza penetrante e leggermente acre, era considerata un dono degli dei in molte culture. I cinesi la bruciavano durante i rituali per purificare l’ambiente e allontanare gli spiriti maligni, mentre gli indiani la utilizzavano per preparare unguenti e pozioni miracolose. La canfora era tanto preziosa da essere scambiata lungo le antiche rotte commerciali, come la Via della Seta, e divenne ben presto una merce ambita nelle corti europee.
Si ritrova la sua importanza anche nella storia, infatti un albero di canfora molto famoso è l’albero di camphor di Hiroshima, che sopravvisse alla bomba atomica del 1945. Questo albero è diventato un simbolo di resilienza e speranza, simboleggiando la rinascita della città.
Un utilizzo molto noto ed utile è come repellente per insetti.
La canfora è tossica?
Nonostante i suoi innumerevoli usi e proprietà benefiche, come per ogni cosa, è bene non abusare nel consumo/uso della canfora.
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