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Piante da Interno

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Se si potesse eleggere una pianta a “Supereroe” voi cosa scegliereste? Forse qualche medicamentosa dal potere benefico? Certo, probabile.

Ma qual è la pianta che potremmo identificare come “l’amichevole Spiderman di quartiere”? Quella che rende migliore ogni giorno? Quella che ci assiste e ci supporta in ogni situazione? Non indosserà una maschera ma è comunque degna della fama d’eroe, nonostante questo vi sveleremo la sua identità nascosta, parliamo della Coffea arabica.

Pronti a scoprire di più su di lei?

 

Coffea Arabica

La Coffea fa parte della famiglia delle Rubiaceae ed è originaria dell’Etiopia, cresce ai lati delle montagne tropicali, in zone generalmente molto piovose e con molta nebbia. È una perenne sempreverde.

Produce dei frutti, chiamati “drupe”, somiglianti a bacche che dal verde maturano tingendosi di rosso fino a poi raggiungere tonalità tendenti al nero. In Italia, salvo eccezioni per le zone più calde del sud, è molto difficile arrivare alla produzione delle bacche. Ognuna di queste drupe matura poi due semi che una volta trattati e tostati diventeranno i chicchi di caffè a cui siamo tanto affezionati.

Dopo 3-4 anni dà vita, in primavera, a fiori bianchi leggermente profumati, piccoli ma molto graziosi, si presentano infatti come piccole stelle aggrappate ai rami.

È una pianta molto decorativa, con delle foglie verdi e lucide dai bordi arricciati e con una crescita compatta. In natura diventano poi alberi di medie dimensioni, anche se poi i coltivatori le potano in modo da poter essere maggiormente gestibili. Nelle case invece, sempre grazie alla potatura e all’utilizzo di vasi contenuti, possono mantenere dimensioni molto compatte.

La Coffea arabica, coltivata ormai da più di 1000 anni, è la più nota e commercializzata specie di Coffea (rappresenta circa il 60-80% di tutto il caffè consumato nel mondo), in quanto dà vita ad un caffè dalle note zuccherine e fruttate. In realtà però questo genere comprende circa 120 specie. Un’altra specie abbastanza famosa è la C. canephora, conosciuta anche come Coffea robusta, la quale produce un caffè dal gusto più forte e duro.

 

Prendersi cura della Coffea arabica

La Coffea arabica è una pianta piuttosto semplice e resistente, possiede anche una lunga vita, anche se non aspettatevi di potervi produrre il vostro caffè, come abbiamo già detto, difficilmente in Italia riuscirà a produrre le drupe, anche se vi sarete presi cura di lei come dei provetti coltivatori.

Luce

Preferisce posizioni di luce schermata o semi-ombreggiate, in luoghi ben arieggiati. È consigliabile evitare la luce diretta del sole, in particolar modo durante le ore più calde dei mesi estivi in quanto potrebbe bruciare le foglie.

 

Acqua

La Coffea ha bisogno di bagnature frequenti dalla primavera all’autunno, in particolare le piantine giovani necessitano di più acqua di quelle già sviluppate. Bisogna assicurarsi che il terreno non si asciughi mai completamente, rimanendo sempre un pochino umido. È importante però, per evitare ristagni idrici, che prima di procedere con la bagnatura lo strato superficiale di terra risulti asciutto.

In estate, quando la richiesta d’acqua è maggiore, un trucchetto è quello di lasciare nel sottovaso dell’acqua che la pianta andrà ad assorbire, dopo 30 minuti però è necessario toglierla.

Nei mesi freddi invece si possono diradare le bagnature, prestando sempre attenzione all’umidità che dev’essere costante.

Ama molto l’umidità, è una buona pratica vaporizzarla, in particolare durante i mesi più caldi, almeno una volta al giorno.

 

Terreno

Il terreno per la Coffea dovrebbe essere ben drenante, ricco di sostanze organiche e a prevalenza acida, con un pH compreso fra 5 e 6,5. È una buona soluzione un terriccio a base di torba, da aggiungere soprattutto se si vede che la pianta fatica a crescere, in quanto va a rendere maggiormente acido un terreno possibilmente calcareo. Alcuni amanti di questa pianta suggeriscono di spruzzare, ogni tanto, del succo di limone sul terreno stesso.

 

Temperature

La temperatura ideale si aggira 19-24°C. Durante l’inverno la pianta va in dormienza e questo le permette di tollerare temperature inferiori che vanno dai 12 ai 20°C.

 

Concimazione

Da marzo/aprile fino a settembre, la pianta del caffè dev’essere concimata ogni due settimane preferibilmente con del concime organico liquido. Evitando il fertilizzante minerale non si rischierà che il terreno diventi troppo salino.

In inverno le concimazioni possono essere sospese o ridotte ad una volta al mese.

Attenzione però, le piante appena acquistate o trapiantate non necessitano di concimazioni per circa 1 anno.

 

Propagazione

La propagazione della Coffea può rivelarsi leggermente insidiosa, è infatti possibile duplicarla da seme ma è necessario accertarsi che i semi siano freschi perché la loro capacità di germinazione viene meno entro 4 settimane dal raccolto. Inoltre i semi sono contenuti all’interno delle bacche che nei nostri climi difficilmente riescono a svilupparsi. È impossibile propagare la pianta attraverso i chicchi acquistati nei supermercati, in quanto già trattati per produrre poi il caffè.

È anche possibile la radicazione per talea, per la quale il periodo ideale è l’inizio dell’estate.

Le talee prelevate dovrebbero essere lunghe dai 20 ai 25cm, rimuovendo poi tutte le foglie che non siano le due apicali. Sistemare poi le talee in un vasetto con del terreno adatto alla propagazione. Inumidire il terreno, come per la Peperomia coprire con un vasetto di vetro che possa fare da campana per trattenere l’umidità. Infine tenere il vaso in un luogo caldo e semi-ombreggiato fino a che non avviene la radicazione, cosa che di solito avviene entro un paio di settimane.

 

Potatura

La Coffea è una pianta che soprattutto in condizioni favorevoli, tende a crescere molto e molto velocemente, quindi è necessario potarla in modo da poterne contenere le dimensioni e aiutarla ad avere una crescita folta.

Il periodo ideale per la potatura è la primavera e il punto dove gli steli vanno recisi è quello leggermente sopra il punto di congiungimento fra lo stelo e le foglie.

 

Rinvaso

Le piante di Coffea sviluppano radici forti che portano le piante ad avere una crescita veloce. La primavera è il mese migliore per svolgere quest’azione.

 

Minacce

Le problematiche a cui si può andare incontro possono essere molteplici:

  • Caduta delle foglie
    se la pianta perde una foglia o due non è necessario preoccuparsi, come tutte le piante esegue un normale ricambio fogliare. Se invece la pianta comincia a perdere più foglie del normale la causa potrebbe ricercarsi in shock termici oppure nel terreno troppo bagnato.
  • Macchie fogliari o perdita di vividezza del colore
    le macchie marroni sono solitamente causate da un’eccessiva esposizione ai raggi solari che finisce per causare ustioni sulla lamina fogliare. Se invece le macchie sono gialle o leggermente gialle potrebbero essere l’indice di carenza (o eccesso?) di ferro o manganese (in questo caso bisognerà cercare un fertilizzante adatto).

Anche gli insetti possono diventare un problema, in realtà la Coffea è una pianta abbastanza resistente ai parassiti ma se si trova in condizioni non ideali è possibile che vada incontro a delle infestazioni.

  • Vermi
    attaccano in particolar modo in inverno e sono riconoscibili da piccole squame o protuberanze marroni e dalle loro secrezioni che producono una sorta di liquido denso e appiccicoso. I vermi prosperano quando la pianta si trova in zone troppo calde o fredde oppure senza l’adeguata umidità di terra o foglie. In questi casi è utile trattare la pianta con una miscela di sapone, acqua e alcol sulle foglie.
  • Acari
    si sviluppano soprattutto se l’aria o il terreno sono troppo secchi. Si individuano dall’ingiallimento fogliare.
    Un modo per combattere gli acari è quello di vaporizzare la pianta in quanto loro odiano l’umidità. In ogni caso è sempre consigliabile un insetticida specifico.

Inoltre può anche subire attacchi da parte di cocciniglia e afidi.

 

Tossicità

Inaspettatamente è una pianta abbastanza tossica. Infatti, ad eccezione della frutta matura (il nostro amatissimo chicco di caffè), tutte le parti della pianta sono tossiche sia per l’uomo sia per i nostri amici a quattro zampe.

L’ingestione non ha effetti letali ma comunque può provocare malessere.

 

Pronti quindi ad offrire asilo alla nostra cara “amichevole Coffea di quartiere”, supereroe pronto a tutto, perfino a darci il buongiorno dopo una sveglia suonata troppo presto?

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