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Cura delle piante

Sotto la lente d’ingrandimento, un’infestazione da cocciniglia cotonosa assomiglia ad un raggruppamento di piccoli pidocchi coperti da una cerea sostanza bianca.

Come debellarli? Ecco di seguito il primo di due articoli a riguardo!

La cocciniglia cotonosa si nutre della linfa delle piante che ha infestato: le sue uova si nascondono e si schiudono sotto un rivestimento biancastro.
L’aspetto è quello di una muffa innocua: a lungo andare però, se il parassita non viene combattuto, può compromettere seriamente il sistema di sostentamento della pianta, provocandone prima un collasso generale ed infine la morte.

Alle piante da esterno la cocciniglia può causare danni durante l’estate; in appartamento ed in serra invece, dove il potere infestante aumenta, colpisce soprattutto in autunno e nel primo periodo invernale.

Problemi di stress

Come accade con qualsiasi affezione parassitaria, nell’uomo come negli animali, le piante sotto stress sono più esposte agli attacchi.
Le specie che invece hanno soddisfatte tutte le necessità primarie hanno meno probabilità di essere attaccate dai parassiti, mentre una pianta malaticcia è decisamente meno resistente.
I tipi di cocciniglia cotonosa che causano i maggiori problemi sono due: la diffusissima cocciniglia cotonosa da serra e la cocciniglia radicale.

Cocciniglia cotonosa da serra

Quando è da serra, nella maggior parte dei casi la cocciniglia appartiene alla famiglia dello Pseudococcus obscurus.
Le piante da appartamento sono la dimora ideale di questi parassiti, soprattutto d’inverno, quando sono protette dal freddo.

Cocciniglia cotonosa radicale

Come s’intuisce dal nome, questa è la varietà sotterranea: la più comune è il Rhizoecus falcifer.
È più difficile individuare i problemi e gli insetti che colpiscono le radici che non le infestazioni delle foglie; la cocciniglia cotonosa radicale è spesso confusa con gli afidi delle radici, essendo anch’essa ricoperta da una cera bianca e farinosa.

Ciclo vitale del parassita

La cocciniglia cotonosa nel suo ciclo vitale passa attraverso tre diverse fasi: uovo, ninfa, insetto adulto. La maggior parte degli insetti è di sesso femminile e la riproduzione avviene per partenogenesi più di otto volte ogni anno.

Le femmine depongono grappoli costituiti da più di 150 uova che sono coperte da un batuffolo ceroso.
Se la temperatura ambientale è elevata, diciamo sui 28°C, le uova si schiudono in pochi giorni e le ninfe si muovono per cercare di nutrirsi.
Una volta che hanno trovato il luogo adatto, pur essendo in grado di spostarsi, lo fanno raramente.

Dopo circa un mese la cocciniglia raggiunge lo stato adulto.
In un ambiente caldo o in serra la maggior diffusione del parassita si verifica nella tarda estate e continua fino alla stagione invernale.

Aspetto dell’infestazione

La cocciniglia cotonosa adulta assomiglia ad un piccolo pidocchio; lunga solo 4 mm, ha corpo soffice rosa-grigio ricoperto da una polvere cerea e da filamenti frangiati.
Sia le uova che i parassiti adulti e le ninfe si riuniscono in gruppi compatti e l’intera colonia spesso scompare sotto il rivestimento di cera.

È difficile individuarla su piante di color grigio o, ad esempio, sui cactus, che hanno pallide protuberanze lignee. Per questo motivo a volte è difficile recuperare la bellezza di cactus e succulente: se vengono colpite a tal punto da essere seriamente danneggiate, vanno necessariamente bruciate e sostituite con esemplari sani.
Le piante cespugliose invece, come ad esempio bougainvillea e citrus, di solito si riprendono bene (a patto che l’attacco sia vinto e le parti morte potate).

I possibili danni

Sia allo stato di ninfa, sia allo stadio adulto, la cocciniglia si nutre succhiando la linfa della pianta. A poco a poco l’esemplare infestato si indebolisce, in quanto l’attacco non è sferrato solo dagli insetti, ma è aggravato anche dalla fumaggine, una muffa fuligginosa che si forma sulle sostanze secrete dalla cocciniglia cotonosa, la cosiddetta melata.
La fumaggine ostruisce gli stomi della pianta e ne impedisce la respirazione affrettandone il decadimento.
Le colonie di cocciniglia cotonosa si radunano su ogni parte della pianta: foglie, germogli, fiori, frutti, steli e radici, quest’ultime bersaglio della cocciniglia radicale.
I punti favoriti sono le ascelle della foglia, ovvero i punti di giunzione tra la foglia e lo stelo, che per conformazione offrono un solido ancoraggio.

I primi sintomi

Il primo sintomo che rivela la presenza della cocciniglia cotonosa da serra è il rivestimento di sostanza cerosa.
Spesso le piante che sembrano solamente deboli (scarsa crescita, ingiallimento, foglie che cadono) se osservate più attentamente risultano essere il covo di una popolosa colonia di parassiti.
Di per sé la fumaggine ed il deperimento generale possono essere attribuiti a diversi tipi di infestazione (ad esempio la mosca bianca) ma spesso confermano la presenza della cocciniglia cotonosa.
Se nessun attacco è visibile ma la pianta avvizzisce, reclina ed ha foglie opache, può voler dire che è stata attaccata dalla cocciniglia radicale.
L’unico modo per scoprirle è toglierle dal vaso ed esaminarne accuratamente le radici.

Ed una volta accertata l’infestazione?
Appuntamento alla prossima settimana per scoprire come debellarla!

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