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Cura delle piante

Siete alla ricerca di una pianta d’appartamento originale e poco impegnativa? L’Epiphyllum anguliger potrebbe essere la scelta perfetta per voi! Questa succulenta proveniente dal Messico, con le sue foglie carnose e frastagliate, è in grado di portare un tocco esotico in qualsiasi ambiente.

Inoltre sapevate che è una pianta epifita? Infatti è perfetta per essere coltivata in vasi sospesi o su scaffali dove i suoi fusti possono pendere liberamente, abbinandosi bene con altre piante epifite come felci, orchidee, o piante aeree, creando un angolo verde e lussureggiante in casa.

L’Epiphyllum anguliger

I fusti appiattiti e segmentati dell’Epiphyllum anguliger, di un intenso verde brillante, presentano margini ondulati e frastagliati che conferiscono alla pianta un aspetto unico e riconoscibile. La spettacolare fioritura dell’Epiphyllum anguliger produce grandi fiori e a forma di imbuto, sbocciano solitamente in estate o in autunno e si aprono nelle ore notturne (da cui deriva il nome “Cactus della luna”), rivelando una corolla composta da numerosi tepali di colore bianco crema o giallo pallido. Il delicato profumo, che ricorda quello di vaniglia o gelsomino, attira insetti impollinatori notturni, ma questi fiori non durano che poche ore.

L’Epiphyllum anguliger può raggiungere dimensioni di 30-60 cm in altezza, ma con il tempo i suoi fusti possono pendere verso il basso, rendendola perfetta per cesti sospesi. Conosciuto anche come ‘Fishbone Cactus’, l’Epiphyllum anguliger si distingue per i suoi fusti piatti e segmentati, che ricordano le lische di un pesce. Questa caratteristica, unita alla sua facile coltivazione, lo rende una scelta popolare tra gli appassionati di piante succulente.

È interessante notare che il nome comune ‘Cactus a lisca di pesce’ non è esclusivo dell’Epiphyllum anguliger. Anche il Selenicereus anthonyanus viene spesso chiamato così a causa della somiglianza nella forma dei suoi fusti, caratterizzati da segmenti più pronunciati. Sebbene entrambe le piante siano epifite e appartengano alla famiglia dei cactus, presentano alcune differenze nel portamento e nella crescita.

L’Epiphyllum anguliger è noto anche come Epiphyllum chrysocardium ‘Fishbone’, Selenicereus chrysocardium o ‘Cactus foglia di felce’.

Cura e coltivazione dell’Epiphyllum anguliger

Per coltivare con successo l’Epiphyllum anguliger, è importante seguire alcune semplici accortezze, pronti a scoprirle? 😉

Epiphyllum anguliger esposizione

L’Epiphyllum anguliger predilige un’illuminazione intensa ma indiretta, come quella che filtra attraverso le chiome degli alberi nelle foreste tropicali. L’esposizione diretta ai raggi solari, soprattutto nelle ore più calde, può causare gravi ustioni alle sue delicate foglie.

Quale terriccio per il Cactus a lisca di pesce?

L’Epiphyllum anguliger richiede un substrato ben drenante e poroso, come una miscela specifica per cactus e succulente o orchidee, arricchita con perlite o pomice per migliorare il drenaggio, con una buona percentuale di materiale organico. L’ideale è un substrato leggero e arioso che imiti le condizioni naturali. Io, come sempre, vi consiglio One plus 😉

Bagnare l’Epiphyllum anguliger

L’Epiphyllum anguliger richiede annaffiature regolari, ma non eccessive, durante la fase di crescita attiva (primavera ed estate). Il terreno va mantenuto leggermente umido, evitando ristagni idrici. In inverno, le irrigazioni devono essere notevolmente ridotte, lasciando asciugare completamente il substrato tra un’annaffiatura e l’altra.

Temperature ideali per l’Epiphyllum anguliger

La temperatura ideale per la crescita dell’Epiphyllum anguliger è compresa tra i 18°C e i 26°C. Temperature inferiori ai 10°C possono causare danni alla pianta.

Concimare l’Epiphyllum anguliger

Durante la fase di crescita attiva, ovvero primavera ed estate, somministrare all’Epiphyllum anguliger un fertilizzante liquido per piante verdi o un concime per piante grasse, ogni 4-6 settimane.

Parassiti del Cactus a lisca di pesce

L’Epiphyllum anguliger può essere colpito da cocciniglie e acari, parassiti che proliferano particolarmente in ambienti caldi e secchi. È fondamentale ispezionare regolarmente la pianta, concentrandosi sulle zone più nascoste come le ascelle fogliari e le radici aeree. Ai primi segni di infestazione, interviene prontamente con trattamenti specifici, preferibilmente biologici, per evitare che la situazione degeneri.

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