Introduzione alle rose!
Tutti la conosciamo e tutti la amiamo.
La rosa è da sempre uno dei fiori più simbolici e apprezzati. Una sola rosa è in grado di esprimere amore, amicizia, candore ma anche gelosia ed invidia.
Seriamente, di fiori con ampi significati c’è ne sono molti, ma quali possono rivaleggiare con la rosa? Lei, con la sua semplicità, il suo profumo, le spine acuminate in netto contrasto con i petali delicati. Lei, che la fa da padrona in ogni sua variante.
Diciamocelo, a volte quasi quasi, come ogni VIP che si rispetti, può portare ad annoiare un pochino. Ma per assopire questo aspetto non c’è soluzione migliore del conoscerla meglio, perché in sé nasconde una serie di aspetti talmente affascinanti che è poi impossibile non tornare ad amarla.
LE ROSE
Iniziamo con le basi delle basi: la rosa fa parte della famiglia delle Rosacee ed è composta da circa 150 specie, provenienti da Europa ed Asia.
Principalmente le categorie di rose si suddividono in:
- A cespuglio, Grandiflore e Floribunde;
- Rampicanti o sarmentose;
- Tappezzanti e paesaggistiche;
- Ad alberello.
Ognuna delle categorie possiede a sua volta innumerevoli varietà al suo interno. In Italia, ad esempio, troviamo crescere spontaneamente le rose canine, le rose galliche, le glauche, le penduline e le sempervirens.
Sarebbe fin troppo semplice se la loro divisione fosse unicamente quella prima riportata. Invece no, come ci si può aspettare da un fiore con una storia ben radicata, troviamo altri tipi di classificazioni, in particolare quella che le suddivide in macro-categorie:
- Rose botaniche: sono rose spontanee, generalmente non rifiorenti. I loro colori variano dal bianco al rosa e, più raramente, virano al giallo. Fra le più note troviamo: canina, gallica, glauca, saricea, spinosissima e laevigata.
- Rose antiche: un primo tuffo nella storia ci porta da queste rose. I colori variano dal bianco, a svariate tonalità di rosa fino a toccare i rossi e i violetti. In genere fioriscono solo una volta ma in modo molto vistoso. Fra le più conosciute troviamo: Banksian, Noisette, Portland e Tea.
- Rose moderne: in questa categoria troviamo gli ibridi. Il primo mai creato fu un ibrido di Tea, chiamato “La France” , nato verso l’anno 1867, che determina il passaggio fra antiche e moderne. Una nota curiosa è lo spettro dei colori: le rose moderne possono coprirlo tutto escluso il blu scuro. In questa categoria troviamo le rose a cespuglio, ad alberello, arbustive, rampicanti, inglesi e tante tante altre.
Avete visitato il nostro sito e avete visto che abbiamo più di 700 varietà? No, non è una bugia. È vero che prima abbiamo detto che il genere comprende circa 150 specie, ma tenendo conto di tutti gli ibridi nati, i numeri si innalzano notevolmente. Le rose sono fra gli ospiti prediletti dei Vivai le Georgiche, e, proprio per questo, ci assicuriamo di averne in quantità!
LA STORIA DELLE ROSE
Molti fiori e piante hanno una lunga storia alle spalle, sicuramente non è da meno la rosa!
Da studi condotti è stato scoperto che quando l’Homo Sapiens compiva i primi passi sulla Terra, se avesse voluto, avrebbe già potuto cogliere una rosa. Infatti, grazie alla loro forza e resistenza questi fiori temerari non hanno avuto poi alcun problema a sopravvivere e a prosperare, arrivando fino al giorno d’oggi. Naturalmente le varietà che ai tempi esistevano erano molto minori, ma, infondo, eravamo solo agli inizi. Le rose si riproducevano unicamente in modo spontaneo e, grazie alle spine che ricoprivano i loro steli, riuscivano a tenere testa agli attacchi degli insetti nocivi. Col passare del tempo però, i colori sgargianti delle rose hanno iniziato ad attrarre maggiormente gli insetti impollinatori, che, girando di fiore in fiore, hanno dato vita a mutazioni e sottospecie.
Insomma, ogni volta che vediamo una rosa dobbiamo tenere a mente di tutto ciò che loro rappresentano, tutte le migliaia di varietà che oggi possiamo coltivare nel nostro giardino sono derivate da 7 fiori primigeni. La natura, non perde mai occasione di dimostrarci la sua tenacia!
LA ROSA VA A FRUTTO?
Ve lo siete mai chiesti? Forse no, sicuramente non si coltivano le rose per i frutti che potrebbe o meno produrre. Nonostante questo diamo una risposta a tale domanda: ni.
Che risposta chiara vero? Eppure ha un senso. La rosa produce i cinorrodi, chiamati anche “frutti”, ma in realtà sono solo dei falsi frutti, perché non sono un ingrossamento dell’ovario ma del ricettacolo del fiore. Però è anche curioso sapere che dentro questi falsi frutti si nascondono quelli reali: gli acheni.
Mentre gli acheni sono nascosti i cinorrodi rimangono in bella vista, come corpi principali. Spesso divengono essi stessi un elemento decorativo piuttosto caratterizzante delle varietà.
E LE SPINE?
Lo stesso discorso ornamentale si fa per le spine: ogni rosa ha le sue.
Tanto dolorose quanto affascinanti sono uno dei segni più caratteristici che contraddistinguono questi fiori nell’immaginario di ognuno.
Infondo uno dei proverbi più famosi recita proprio “Non c’è rosa senza spine”. Togli ad una rosa le sue spine e le toglierai il suo carisma!
Però è necessario fare un po’ più di chiarezza, infatti non è propriamente corretto chiamare “spine” quelle delle rose. Si tratta infatti di “aculei” o “dardi” e si distinguono dalle comuni spine in quanto sono più carnose e meno resistenti, infatti è molto semplice eliminarle dagli steli.
GIARDINAGGIO E ROSE
Il primo ambito dove la vediamo protagonista è proprio il giardinaggio, naturalmente. La grande versatilità delle rose le porta ad essere un elemento irrinunciabile per ogni situazione, che si voglia rendere unico un giardino o impreziosire un terrazzo.
Non vi è limite alle loro possibilità, dalle bordure, alle rampicanti che danno un tocco poetico ai pergolati. Dagli alberelli alle specie nane adatte alla coltivazione in vaso.
Senza contare il valore delle rose recise. Come dicevamo quando parlavamo dei Marimo i fiori recisi non sono fra i nostri preferiti, però non si può negare che rappresentino un business molto ampio e utile per la nostra economia.
CUCINA E ROSE
Un buon piatto è sicuramente paragonabile ad una piccola opera d’arte, così immaginate potergli aggiungere dei petali di rosa. Oppure avete mai provato il gelato al gusto rosa? O ancora bevuto il tè alle bacche di rosa? In qualsiasi salsa, anche la più inaspettata, le rose si abbinano bene alla cucina come fossero le regine dei piatti.
Nei tempi antichi la rosa era molto conosciuta per il suo utilizzo gastronomico, rappresentando un ingrediente fondamentale.
ROSE ALLEATE DELLA BELLEZZA
Non è un segreto che le rose siano un ingrediente fondamentale per i prodotti di bellezza. Basta leggerle come componenti per avere la certezza di una buona qualità e di un profumo inebriante.
Nella bellezza delle rose risiede una certa fiducia.
La rosa è ampiamente utilizzata in estetica e cosmetica grazie alle sue molteplici proprietà benefiche, il suo olio essenziale è un antibatterico naturale. Aiuta anche a guarire gli arrossamenti della pelle.
Grazie al suo alto contenuto di vitamina C, le maschere proteggono dai danni le cellule della pelle ed inoltre aiuterebbero anche a tenerla idratata.
In particolare l’olio di rosa è fra i più costosi in commercio ed è considerato un componente preziosissimo per creme, balsami, profumi e tanti altri prodotti.
LA ROSA SENZA SPINE
Sulle rose potremmo scrivere articoli simili a libri, ricchi di vicende ed informazioni. State pur certi che, piano piano, riusciremo a farlo. Adesso però iniziamo ad introdurre un po’ quello che è il mito che le circonda.
Uno dei più belli è legato alla “Rosa senza spine” nome col quale era conosciuta, nella religione cattolica, Maria. Questa rosa, pura e immacolata, era il simbolo perfetto da legare alla donna e ci dimostra come la rosa avesse già un’importanza notevole a livello culturale.
Nel cattolicesimo la rosa appare molto spesso, ad esempio è considerata anche una trasfigurazione del sangue di Cristo. Inoltre, tempo fa, la rosa d’oro veniva benedetta dal Papa nella quarta domenica di Quaresima, come simbolo di potenza e istruzione spirituale.
A riprova invece della loro tenacia, arriva la leggenda riferita da Sant’Ambrogio, secondo la quale le rose abbiano iniziato ad avere le spine dopo la Caduta dell’Uomo.
ROSA COME IL FIORE DI LOTO
Senza allontanarci dall’iconografia, possiamo dire che la rosa è il fiore che, in Occidente, più racchiude in sé un’ampia gamma di significati simbolici, paragonabili a quelli del loto in Oriente. La loro forma a ruota partecipa alla perfezione del cerchio, ma senza escludere un margine d’errore perché essa
“si riferisce al mondo del divenire, della creazione continua, dunque della contingenza e del perituro. Essa rappresenta simbolicamente i cicli, le ripetizioni, i rinnovamenti”.
Quindi le rose sarebbero collegabili alla nascita, ma non una qualsiasi, bensì alla prima nascita mai avvenuta, direttamente nelle acque primordiali.
A questo proposito troviamo tracce del collegamento fra la rosa e la ruota anche nel rosone gotico e nella rosa dei venti, che segnano il passaggio fra le due simbologie.
Bene cari amici, questo è stato un primo sguardo dato al vastissimo mondo delle rose. Abbiamo ancora tantissimo in serbo per voi. Conoscere e comprendere tutto ciò che riguarda le rose è un po’ come un viaggio, quindi rimanete con noi e preparatevi ad esplorare remoti tempi, arcane leggende ed estratti di letteratura, tutto questo attraverso i petali delle magnifiche rose!
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