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Piante da frutto, da orto, aromatiche

L’Avocado è un frutto che vediamo in giro quotidianamente.

Protagonista delle diete salutari e, come l’amica Wasabia, tocco irrinunciabile durante ogni cena al giapponese, l’Avocado è ormai entrato nella vita di tutti noi.

E fin qui vi starete chiedendo “e cosa c’è di male?”

Beh cari amici, nulla. Nulla almeno finché l’Avocado non abbassa la guardia sfoderando delle piccole foglioline chiare e quasi succulente che decisamente non sembrano appartenergli.

Le abbiamo osservate tante volte senza mai sapere cosa fossero.

Scopriremo che l’Avocado è in realtà un mezzo spia alieno? Oppure un inviato sotto copertura del regno vegetale che vuole riconquistare il suo posto nel mondo scoprendo i punti deboli dell’umanità?

Questi interrogativi hanno conquistato la nostra curiosità e quindi era il momento di scoprire qualcosa in più sulla faccenda, volete sapere cos’è che si nasconde nel tuo Avocado? Eccovi la risposta!

 

Lo strano caso dell’Avocado dalle foglie albine

Tralasciando i discorsi fantascientifici (che insomma, chi si sente mai di escludere?) oggi andiamo a trattare un argomento che da molto affascina la nostra mente e di tanti scienziati che, armati del metodo giusto, sono riusciti a trovare una risposta a questo pittoresco arcano.

Chi ci segue su Instagram (tu che non ci segui, cosa aspetti?) sa che negli ultimi mesi abbiamo fatto germogliare dei semi di Avocado immersi nell’acqua, durante la tanto amata Avocado Challenge.

Tra le migliaia di piante che siamo riusciti a far germogliare da questi semi, alcuni dei nostri follower ci hanno segnalato delle anormalità e delle formazioni un po’ misteriose, che non abbiamo potuto fare a meno di approfondire.

Più precisamente alcune delle piante hanno sviluppato una sorta di formazione quasi alla base dello stelo, potevano sembrare delle inflorescenze o delle malformazioni, proprio qua l’indagine si è diretta a capire di cosa si trattasse.

Sembrano essere delle foglie con una consistenza carnosa, un colore tendente al bianco, abbiamo quindi cercato di informarci il più possibile per capire di cosa si trattasse nella realtà.

 

Gli studi

Già all’inizio del secolo alcuni studiosi si sono posti le medesime domande osservando le medesime formazioni su alcune giovani foglie di Avocado.

Un buon riassunto di questi studi si trova in una pubblicazione degli anni ’50, dentro l’annuario della California Avocado Society, questa pubblicazione del titolo “Albinism and abnormal development of Avocado seedlings” quindi “Albinismo e sviluppo anormale di giovani piante d’Avocado”.

 

Cosa sono queste malformazioni presenti sui nostri avocado?

Le prime osservazioni sull’argomento sembrano risalire all’inzio del secolo, adirittura al 1917, approfondite poi negli anni successivi attraverso ulteriori studi, fino ad arrivare alla metà del 1900 dove prende un po’ in mano la situazione uno studioso molto celebre nel mondo degli Avocado, Rudolph Hass, a cui tra l’altro si deve anche il nome di una varietà di Avocado molto diffusa, soprattutto perché è principalmente utilizzata per la produzione di frutta alimentare.

Nel 1952, Hass pubblicò degli studi nei quali dimostrava di aver ottenuto un’alta percentuale di piante di Avocado anormali partendo da semi di un albero genitore contaminato dalla virosi Sun-blotch, come controprova prese poi dei semi da piante non affette da queste virosi e generò delle piantine di Avocado apparentemente sane. Quindi la sua prima conclusione fu colelgare le anormalità delle giovani piante di Avocado con la presenza o meno di virosi nelle piante genitrici.

Furono quindi poi condotti dei test partendo da piante sane e piante malate, ne venivano raccolti i semi, venivano messi a dimora e una volta che le piantine erano poi partite si andava a verificare la presenza o meno delle anomalie e questi studi dimostrarono che in realtà il manifestarsi di albinismi e crescite anormali non sembravano essere con la presenza o meno delle virosi nelle piante progenitrici.

 

Virosi o maturazione?

Durante la sperimentazione all’Università della California qualcuno osservò che le manifestazioni di albinismo e malformazioni derivavano forse da semi che erano stati raccolti in una fase prematura rispetto ad una normale maturazione del frutto.

Gli studi successivi quindi non solo incrociarono i dati provenienti da piante malate e da piante sane progenitrici, ma tennero anche in considerazione lo stato di maturazione del frutto da cui il seme veniva ricavato, qui infatti si conclude lo studio con quest’ultima analisi fatta prelevando semi maturi e frutti immaturi mettendo a dimora i semi, dove si evince che l’incidenza del fenomeno di anormalità e di sviluppo di albinismo risulta essere molto alta sui semi meno maturi, circa il 20% mentre solo l’1,3 delle piante sviluppate da semi maturi risulta caratterizzata da questo tipo di anormalità.

Quindi per concludere quest’indagine possiamo dire che in prima istanza lo sviluppo anormale degli Avocado, la presenza di caratteri di albinismo, non sono legati alla presenza o meno di una virosi presente all’interno della pianta progenitrice. In secondo luogo possiamo dedurre che si ha un’incidenza maggiore del fenomeno là dove i semi provengano da frutti che sono stati raccolti prematuramente rispetto a quelle che sono le normali tempistiche di maturazione. Ciò non toglie che anche se in percentuale minore, questi caratteri di anormalità, si possono trovare anche su piante sviluppate da semi che provengono da frutti raccolti in stadi normali o avanzati di maturazione.

http://www.avocadosource.com/CAS_Yearbooks/CAS_40_1956/CAS_1956_PG_156-164.pdf

 

Ecco il paper tradotto!

Vi avevamo parlato di un paper che racchiudeva tutte le informazioni ed eccolo qui, così che possiate approfondire l’argomento al 100%.

 

Traduzione a cura di Veronica Riva

 

California Avocado Society 1956 Annuario 40: 156-164

ALBINISMO E CRESCITA ANORMALE DELLE PIANTE DI AVOCADO

  1. M. Wallace e R. J. Drake
  2. M. Wallace è patologo e R. J. Drake è il tecnico di laboratorio principale entrambi all’Università della California “Citrus Experiment Station”, Riverside, California.

INTRODUZIONE

Nel 1917 Hodgson2 descrisse una pianta di avocado anormale, di tipo albino, che scoprì tra le piante cresciute durante un esperimento e suggerì che questa condizione poteva essere dovuta ad una mutazione del germoglio.

Horne3 menzionò, illustrò queste piante e disse che le foglie modificate e di tipo albino erano composte da un tessuto simile a quello delle foglie bianche che normalmente crescono alla base del fusto delle giovani piante di avocado.

Nel 1952 Haas4 segnalò in alcuni studi dove ottenne un’alta percentuale di piante anormali di avocado cresciute da semi presi da un “albero genitore” contaminato da un virus che causa la malattia conosciuta come la malattia di Sunblotch.

Visto che un altro lotto di semi da un albero che si pensava non infetto con questo viroide non generò queste piante, Haas concluse che il virus trasmesso nei semi era il responsabile dello sviluppo anormale. Nessun test di trasmissione fu svolto per dimostrare se la malattia di Sunblotch fosse sempre presente nelle piante anormali. Tutte le piante affette dalla malattia guarirono grazie ad una produzione graduale di tessuto all’apparenza normale e tutti i sintomi sospetti del virus della macchia solare non riapparvero più.

 

Grazie al loro interessamento sulla malattia di Sunblotch a trasmissione tramite semenza, gli studiosi stavano conducendo studi sulle piante albine di avocado e Haas riportò i risultati delle sue osservazioni. Gli esperimenti preliminari degli studiosi hanno indicato che il virus non era collegato casualmente alle piante di avocado anormale, questi studi furono estesi nel tentativo di definire le cause di queste anormalità.

 

DESCRIZIONE DI PIANTE ANORMALI

In questi studi, le piante anormali presentavano un’ampia serie di tipi di albinismo e crescita anormale.

In alcuni casi, la parte finale del gambo era formata da foglie biancastre, carnose e modificate che venivano sviluppate dopo un periodo di normale crescita del gambo.

Se queste piante sopravvivevano non crescevano ulteriormente, ma sviluppavano al di sotto germogli all’apparenza normali.

Questi tipi di germogli sono nati appena sotto la parte finale o da punti alla base del gambo. Su queste piante fortemente malate la crescita delle radici era scarsa e, a volte, le piante morivano prima di sviluppare nuovi germogli.

Le piante meno gravemente malate svilupparono varie forme di albinismo e malformazioni. La crescita del gambo non fu ritardata, ma le prime foglie che si sono formate furono carnose e incolore. Le foglie sviluppate in seguito furono meno di tipo albino e infatti, progressivamente, iniziarono ad avere un colore e una dimensione normale quando la pianta raggiunse un’altezza di 30 cm circa. Dopo la ripresa, nessuna pianta studiata ripristinò le condizioni di albinismo.

 

Trasmissione tramite semenze del virus che causa la malattia di Sunblotch: prima degli studi di Wallace e Drake5 si credeva che la malattia di Sunblotch veniva trasmessa raramente tramite il seme. Occasionalmente, alcuni casi di malattia furono riscontrati su giovani piante e, siccome non c’erano molti modi conosciuti riguardo la trasmissione della malattia ad eccezione dell’innesto di tessuto, si pensava che il passaggio di questa malattia avveniva tramite semenze. Studi più recenti hanno dimostrato che un’alta percentuale di piante cresciute da un’altra pianta infetta sono portatori della malattia. In aggiunta, queste piante non sviluppano sintomi ma possono trasmettere la malattia. Nei casi in cui questo fenomeno è stato dimostrato, la “pianta genitore” non presentava sintomi.

In quanto la malattia di Sunblotch è, a volte, trasmessa attraverso quasi tutte le semenze derivanti da una fonte specifica, ogni pianta albina che è cresciuta da quel gruppo di semenze può essere portatrice della malattia. Comunque, per dimostrare che la malattia è responsabile dell’albinismo sarebbe necessario dimostrare la presenza del virus in tutte le piante albine.

 

RISULTATI DELL’ESPERIMENTO

I test preliminari di germinazione da semi provenienti da piante sane e da piante con la malattia di Sunblotch hanno indicato che le anomalie nelle piante non sono provocate dall’infezione del virus. Nel corso della sperimentazione, E. Frolich, dell’Università della California a Los Angeles, disse che le anomalie furono trovate più comunemente in semi derivanti da avocado raccolti prima della loro maturazione. Tenendo a mente questo fattore, gli esperimenti successivi combinarono gli studi sia della malattia sia della non maturazione dei semi.

Albinismo nelle piante cresciute da seme proveniente da piante con malattia di Sunblotch.

Esperimento 1: Nel 1952, alcuni frutti maturi furono raccolti da 4 giovani piante di avocado precedentemente infettate in via sperimentale con la malattia di Sunblotch che avevano appena iniziato a dare frutti. Le piantine presentavano forti sintomi della malattia e molti frutti erano segnati con le caratteristiche striature trovate anche sui frutti delle piante malate. Un totale di 39 piante cresciute da questa semina è cresciuto normalmente e senza mostrare segni di albinismo.

Esperimento 2: In un secondo esperimenti sui semi provenienti da piante malate si è provato a comparare semi immaturi e semi maturi. Sette giovani piante fornirono pochi semi per questo esperimento: erano piante provenienti dalla varietà Messicana. Nella descrizione pubblicata dalla California Avocado Society viene riportato che il periodo di maturazione delle “piante genitori” scelte iniziava ad inizio ottobre. Alcuni frutti furono raccolti da queste piante nel periodo compreso tra il 13 agosto ed il 23 ottobre.

I semi provenienti da frutti che mostravano i sintomi della malattia di Sunblotch furono germinati separatamente dai semi di frutti all’apparenza normali. I risultati sono riportati nella tabella 1. Queste informazioni mostrano che alcune piante, cresciute da piante malate, sono anormali ma la maggior parte di loro crescono normalmente. La presenza di sintomi sul frutto dal quale il seme è stato preso non ha avuto influenza sulla creazione di piante albine. Un ulteriore punto indicato è che se le piante albine derivano dai semi immaturi, i semi testati in questo caso erano diventati maturi un mese e mezzo prima della normale stagione di maturazione dei frutti. L’elevata percentuale di germinazione nelle prime raccolte ha anche suggerito una maturazione avanzata dei semi. Perciò è stato effettuato un altro test per un periodo più lungo di sviluppo del frutto al fine di includere i semi nelle prime fasi della maturità.

 

Tabella 1 Albinismo nelle piante derivanti da altre piante infette.  Normale periodo di coltivazione ottobre-novembre.

Data                                           Numeri

Varietà e albero numero Sintomi nel frutto Frutto raccolto Seme piantato Semi piantati Semi germinati Casi di albinismo
Ganter 1 Agosto 13 Agosto 24 3 3 0
Ottobre 16 Ottobre 26 7 7 0
Northrop 1 Agosto 13 Agosto 24 15 15 2
Settembre 28 Ottobre 6 26 26 3
Harman 1 Agosto 13 Agosto 24 2 2 0
Ottobre 16 Ottobre 21 4 4 0
Harman 2 Agosto 13 Agosto 24 4 4 0
Ottobre 16 Ottobre 22 5 5 0
Harman 3 Settembre 28 Ottobre 6 26 21 3
Ottobre 15 Ottobre 26 30 29 1
Harman 4 + Agosto 13 Agosto 24 4 4 0
Agosto 13 Agosto 24 5 5 0
+ Ottobre 23 Ottobre 29 10 8 0
Ottobre 23 Ottobre 29 6 4 0
Harman 5 + Ottobre 13 Agosto 24 5 5 0
+ Ottobre 16 Ottobre 21 5 4 0

 

Esperimento 3: Sei piante della varietà Hass con la malattia di Sunblotch furono trovate con abbastanza frutti da permettere un campionamento in quattro date diverse. La varietà Hass ha una maturazione nel periodo estivo mentre la maturazione dei frutti si ha ad inizio aprile. I campioni sono stati presi a ottobre, dicembre, febbraio e maggio; tutti i frutti provenivano dalla stessa stagione di raccolto. I risultati sulla germinazione dei campioni sono riportati nella tabella 2.

Tabella 2. Maturazione del seme e l’infezione del virus in relazione alla produzione di piante di avocado albine. (Campione raccolti da 6 piante della varietà Hass malate, maturazione estiva.)

Data                                                         Numeri

Esempio n° Frutto raccolto Seme piantato Sintomi nel frutto Semi piantati Semi germinati Casi di albinismo
1 Ottobre 2 Ottobre 13 20 3 3
Ottobre 2 Ottobre 13 + 36 12 4
2 Dicembre 3 Dicembre 14 33 31 10
Dicembre 3 Dicembre 14 + 43 37

 

19
3 Febbraio 2 Febbraio 16 16 16 0
Febbraio 2 Febbraio 16 + 29 28 0
4 Maggio 3 Maggio 17 18 17 0
Maggio 3 Maggio 17 + 29 23 0

 

Sulla base della percentuale di germinazione, apparve che i semi della varietà Hass divennero abbastanza maturi entro dicembre, anche se il frutto non era commestibile fino ad aprile o perfino dopo. D’altra parte, se la presenza di piantine albine viene utilizzata come criterio di maturazione dei semi, dalla tabella 3 si noterà che solo nei semi raccolti a febbraio o successivamente non si sono sviluppate piantine con albinismo.
In qualsiasi caso, queste informazioni indicano chiaramente che nel caso della varietà Hass l’albinismo è associato con la non maturazione del seme. Da questi test si evince che la presenza di sintomi sui frutti da cui prevengono i semi non aumenta la percentuale di albinismo. L’assenza di casi di albinismo nei campioni 3 e 4 dimostra che piante normali sono ottenute da semi di alberi infetti da macchie solari, a condizione però che altre condizioni siano adatte alla normalità.

 

Test per ricercare il virus nelle piante albine.

Poiché rimaneva ancora la possibilità che le piantine anomale risultassero dalla trasmissione di semi del virus, che poteva avvenire più comunemente nei semi immaturi che in quelli più maturi, sono stati condotti studi su numerose piantine albine per determinare se fossero portatori del virus della macchia solare. Venti piantine fuori dal tipo sono state indicizzate a piantine di avocado sane e rampicanti sani sono stati sottoposti a innesti su ciascuna delle 20 piantine di albino per dimostrare la trasmissione dei semi come descritto da Wallace e Drake5. Dopo 2 anni, tutti i test per il virus erano negativi e si è quindi concluso che nelle piantine albine testate il virus non era presente.

Albinismo e semi immaturi derivanti da piante prive della malattia di Sunblotch. Dopo aver ottenuto la prova che la nascita di piantine albine non era correlata alla trasmissione di semi del virus della macchia solare, sono stati condotti ulteriori studi sulla presenza di albinismo in piantine coltivate a partire da semi di alberi sani o privi di virus. I semi sono stati raccolti da 20 diversi alberi di avocado in varie occasioni durante il periodo di sviluppo dei frutti. Sono stati effettuati test di germinazione e sono stati registrati il numero di piantine anormali. Ai fini della tabulazione dei dati, ciascun campione di semi è stato arbitrariamente classificato come immaturo o maturo, i semi raccolti entro un mese e mezzo dall’inizio della normale stagione della raccolta dei frutti sono stati classificati come maturi. Questi dati sono riportati nella Tabella 3.

 

Tabella 3. Piante albine nate da semi immaturi e maturi provenienti da piante prive del virus.

SEMI IMMATURI                                 SEMI MATURI

PRROVENIENZA DEL SEME NUMERO DI SEMI SEMI GERMINATI CASI DI ALBINISMO NUMERO DI SEMI SEMI GERMINATI CASI DI ALBINISMO
Duke 51 45 2 60 58 1
Zutano 174 161 4 84 83 0
Geghee 32 24 3 20 17 0
Hass 1 40 28 6 40 28 2
Hass 2 76 64 10 108 74 0
Hass 3 76 44 23 75 71 0
Hass 4 118 86 6 107 78 3
Wright —- —- —- 62 57 0
Coit 26 17 12 7 7 0
Elsie 1 40 23 5 37 18 0
Elsie 2 32 29 10 32 32 0
Fuerte (5 piante) 170 117 27 169 165 5
MacArthur —- —- —- 20 20 0
Edranol 21 15 5 —- —- —-
Regina —- —- —- 104 88 0
Ryan 53 35 15 60 48 0
Totale 909 688 128 985 844 11
Percentuale 69.4 20.4 85.7 1.3

 

  1. 3.87 – Le differenze dei casi di albinismo tra i semi maturi e quelli immaturi è particolarmente significativo.

Si noterà che, nel gruppo dei semi immaturi, il 20,4% dei semi germinanti produceva piante albine, o piantine di tipo off, mentre solo l’1,3% delle piantine nel gruppo dei semi maturi era anormale. All’aumentare della percentuale di germinazione, di solito si aveva meno casi di albinismo nelle piantine, ma questo non era sempre vero. Tuttavia, non è stato possibile determinare se la bassa germinazione in alcuni dei lotti di frutti raccolti in ritardo derivasse dalla presenza di semi immaturi o da altri fattori sfavorevoli per la germinazione dei semi.

I dati nella Tabella 3 indicano anche che le varietà o i singoli alberi di una varietà variano in una certa misura rispetto ai rapporti tra piantine anormali e normali. Le variazioni nei periodi di fioritura e di fruttificazione sono probabilmente sufficienti per tenere conto delle differenze osservate tra le fonti dei semi. Anche nelle raccolte considerate come frutto che è maturo o che si avvicina alla maturità, ci sono senza dubbio alcuni frutti tardivi che, giustamente, rientrerebbero nella classe degli immaturi se potessero essere identificati.

 

SOMMARIO E CONCLUSIONI

Da questi studi, si è concluso che le piantine di avocado anormali, di tipo albino, non derivano dall’infezione con il virus della malattia da macchia solare dell’avocado. Nessuna di queste piantine anormali ha mostrato uno dei sintomi caratteristici della malattia di Sunblotch, né prima né dopo il recupero dalla condizione albina. Nei test di trasmissione di venti piante albine non è stato rilevato alcun virus.

Le piantine anormali descritte in questo documento appaiono più comunemente quando i semi di avocado vengono raccolti prima di un certo stadio di maturità del frutto. Alcune delle piantine anormali, che si sviluppano in campioni di semi raccolti dopo che è stato raggiunto il normale periodo di maturazione dei frutti, possono effettivamente provenire da frutti fuori fioritura o da frutta tardiva. A volte, tuttavia, le piante albine si sono sviluppate da semi estratti da frutti ben maturi. I fattori condizionanti dell’albinismo sembrano essere trattenuti da alcuni semi anche dopo che sono diventati completamente maturi.

 

1/Paper No. 895, University of California Citrus Experiment Station, Riverside, California.

2/Hodgson, R. W. 1917. An avocado monstrosity. Jour. Heredity 8: 557-558.

3/Home, W. T. 1934. Avocado diseases in California. Calif. Agr. Exp. Sta. Bul. 585.

4/Haas, A.R.C. 1952. Sun-blotch in avocado seedlings. Calif.Avocado Society yearbook 1952: 167-171.

5/Wallace, J.M. and R. J. Drake. 1953. Seed transmission of the avocado sun-blotch virus. Citrus Leaves 33: 18-20.

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