Mango: come coltivare questa pianta tropicale
Il mango è un frutto tropicale che ha saputo conquistare tutti, ma quanto sappiamo di lui e, soprattutto, avevate mai pensato all’eventualità di coltivare da voi questo incredibile frutto?
Nell’articolo di oggi andremo a conoscere il mango nel dettaglio, ma oltre a lui non perdetevi tutte le altre squisite piante esotiche tropicali che potete trovare nello shop 🤤
PS: nell’Induismo, Ganesha tiene in mano un frutto di mango maturo, questo è, per loro, simbolo di perfezione. Coincidenze? Io non credo 😉
La pianta di mango
La prima curiosità riguardante questo frutto è che il nome dell’albero da cui proviene non potrebbe essere più differente: infatti il mango è un frutto che viene prodotto dall’albero tropicale Mangifera indica, molto diffuso nelle zone del nord-est dell’India, del Myanmar e del Bangladesh.
Ma da dove proviene il frutto di mango che acquistiamo? Arriva proprio dai paesi appena nominati, dove è davvero un frutto amato da sempre, tanto da venire scelto come frutto nazionale sia in India, sia nelle Filippine che anche in Pakistan. Inoltre, il Bangladesh ha nominato la Mangifera indica suo albero nazionale.
In realtà esistono diverse cultivar di mango che differiscono per forma, colore della buccia e della polpa, dolcezza e addirittura dimensioni. Questo perché Mangifera indica, in Asia meridionale e sud-orientale, viene coltivata sin dai tempi antichi cosa che ha portato alla creazione di due gruppi differenti: il “tipo indiano” ed il “tipo sud-orientale asiatico“. Oltre alla Mangifera indica esistono altre specie appartenenti al genere Mangifera che producono a loro volta dei frutti commestibili chiamati sempre “mango”, come ad esempio Mangifera casturi (noto come Mango Kalimantan o Kasturi).
Forse meno affascinante è il significato del nome: “mango” deriva dal portoghese “manga”, dal malese “mangga” e dal tamil “man”, che significano “albero di mango”, unito poi a “kay”, cioè “frutto (o verdura) acerba”. Insomma, il nome non sarà niente di che, ma fortunatamente ci pensa il gusto a rimediare 😉
Ma volete sapere un’altra curiosità? Gli alberi di mango sono davvero longevi tanto che alcuni esemplari fruttificano ancora dopo 300 anni; quindi se avete già regalato alla vostra dolce metà il Marimo come segno di amore eterno e ora siete a corto di idee per il prossimo S. Valentino, io direi che il mango è un’ottima opzione 😂
Coltivazione del mango
Coltivare l’albero del mango può sembrare un’impresa impossibile, ma così non è. Non sempre è possibile portare la pianta fino alla creazione del frutto, ma è lecito provarci e, in ogni caso, si otterrà comunque una splendido esemplare.
Dove posizionare la pianta di mango?
Certamente il mango è una pianta che ben si presta a posizioni assolate, anzi sono raccomandabili 8 ore al giorno di luce diretta per farlo fruttificare e la coltivazione deve avvenire all’aperto. Quando la pianta è però molto giovane, consiglio di tenerla in una zona di ombra luminosa, dietro delle arelle di bambù o sotto il portico.
L’illuminazione per la pianta del mango è davvero fondamentale, infatti non solo inizierà a filare se non ne riceverà abbastanza, ma senza la giusta quantità di sole farà molta fatica anche a fiorire e a fruttificare.
Che temperature sopporta il mango?
La pianta del mango dà ovviamente il meglio nelle regioni subtropicali e tropicali del pianeta ma, nonostante questo, non servono inverni molto caldi per far svernare questo albero. L’ideale sarebbe proteggerlo durante i periodi delle gelate, ma saprà far fronte anche da solo alle temperature che si avvicinano allo 0°C.
Un occhio di riguardo però va dato a queste due categorie:
- alberi che devono fiorire: sotto i 4°C potrebbero cadere i fiori;
- piante giovani: queste, come di consueto, sono più sensibili e richiedono maggiore attenzione quando ci si affaccia alle temperature rigide dell’inverno.
Io vivo in Pianura Padana, ormai non si vedono più le grandi gelate, preferisco però tenere la mia pianta di mango sotto un portico o, meglio ancora, nella serretta PVC non riscaldata.
Dovreste comunque vedere buona parte del fogliame persistere sulla pianta di mango anche nei mesi freddi, la temperatura idealmente da non varcare è quella dei 5-10°C, ma ripeto, possiamo andare anche sotto.
Nelle zone dell’Italia a inverno mite queste piante stanno beatamente fuori tutto l’anno, in piena terra. Infatti, se nei primi anni del 2000 le coltivazioni italiane erano limitate ad una manciata di ettari, ora sono più di 1200 disposti tra Sicilia e Calabria.
Quanta acqua vuole l’albero di mango?
Durante la stagione calda la pianta di mango beneficia di irrigazioni regolari, anche il seme è meglio che stia sempre in un substrato umido (non zuppo) in modo che le radichette appena formate non si brucino.
Con il raffrescarsi della stagione è bene intervenire al bisogno, soprattutto una volta che la pianta ha approfondito le radici andiamo a controllare con il dito e, se il terreno inizia ad essere asciutto in cima, procediamo. Durante l’inverno è meglio non procedere con le bagnature se il terreno ha già dell’umidità residua, anche se fosse poca.
Le piante adulte hanno una certa tolleranza alla siccità, nonostante questo non la amano particolarmente, quindi è meglio non far patire loro la sete o questo potrà comportare un impatto negativo sul frutto (il quale si gonfia anche grazie all’acqua).
Propagazione della pianta di mango
Crescere una pianta di mango è molto più facile di quello che si possa pensare!
Abbiamo anzitutto due vie per procedere: partendo dal seme trovato in un frutto che abbiamo mangiato, oppure da una pianta innestata.
Ora vediamo come procedere in entrambi i casi e quali sono le differenze tra queste due soluzioni 🤔
Seme di mango come piantarlo
Ci sono tutorial molto complicati online ma durante i mesi caldi, quindi con temperature che durante il giorno stanno sopra i 20°C, far germinare i semi della pianta di mango è davvero facile e divertente, anche in compagnia dei più piccini.
Ecco come fare:
- una volta pulito al meglio il seme, per agevolarne la germinazione, sarebbe meglio rimuovere l’endocarpo legnoso del frutto (è una drupa come la pesca): va aperto come un’ostrica e il rischio di bucarsi le mani è elevatissimo, quindi state attenti;
- il seme va poi posizionato in un vaso abbastanza largo da poterlo contenere sdraiato;
- il seme va adagiato sotto uno strato anche sottile di terriccio (un terriccio di alta qualità come one plus è perfetto per ogni stadio di sviluppo della pianta);
- il substrato va tenuto sempre umido (io, ad esempio, ho posizionato il vaso si una zona ombreggiata e ogni giorno controllavo se vi era la necessità di bagnare, ma non serve fare irrigazioni tutti i giorni, vanno fatte solo se il terriccio in superficie non è umido);
- Nel giro di 15-30 giorni dovreste vedere spuntare la parte aerea.
Pianta di mango innesto
Propagare la pianta di mango da innesto ha qualche vantaggio in più, il più lampante è la velocità di produzione del frutto, infatti (come vedremo meglio dopo), da seme possono volerci dai 5 ai 10 anni mentre da innesto potrebbero già bastare 3 o 4 anni.
La propagazione per innesto è molto utilizzata per le piante di mango, in particolare vi consiglio l’innesto gomera 3, per chi vorrà provare nei nostri climi questo è un buon portainnesto e porta tutte le varietà che trovate a catalogo 😉
L’innesto conferisce alla qualità di pianta di mango scelta delle doti più spiccate, oltre ad anticipare la fruttificazione, la rende più vigorosa o più resistente a certi aspetti del terreno (es: terreno troppo alcalino o salino).
Terriccio per pianta di mango
C’è chi sta nelle regioni baciate dal calduccio anche in inverno, per i poveri sventurati mangianebbia come me è raccomandabile, almeno per i primi anni, coltivare la pianta di mango in vasi via via più capienti. Possiamo prevedere un rinvaso o una sua valutazione ad aprile/maggio quando la pianta inizia a muoversi bene.
Soprattutto in vaso è raccomandabile un terriccio idoneo alla coltivazione in contenitore come il già citato One plus, ideale per drenare al meglio l’acqua in eccesso ed evitare ristagni invernali. Poi magari in uno dei primi rinvasi insieme al terriccio vi consiglio di aggiungere una mangiata di leonardite.
In piena terra invece, oltre a prestare attenzione al posizionare la pianta di mango in una zona dove riceva un’esposizione ben assolata, è importante anche avere un terreno sciolto e drenante.
Concimare l’albero di mango
La nutrizione è un’aspetto molto importante per l’albero di mango. Quello che consiglio è, durante la fase iniziale (nella quale il frutto non si genera), utilizzare un concime bilanciato, come, ad esempio Asso di Fiori, associato ad un biostimolante, in particolare Bio Oro.
Raggiunta la fase di fruttificazione invece serve qualcosa di più specifico, quindi consiglierei di virare verso un concime per piante da frutto, tipo OM organo minerale.
Come far fiorire e fruttificare la pianta di mango
La fioritura di una pianta di mango dipende essenzialmente da 2 fattori principali: tanta luce e tanto caldo.
La fioritura del mango nel nord Italia, si presenta fra marzo e maggio, mentre penso che al sud sia un pochino più anticipata, probabilmente verso dicembre/febbraio. Dal momento in cui inizia la fioritura la pianta ha, come dicevamo, molto bisogno di luce e caldo. Se invece parliamo di impollinazione, fortunatamente questa non è complicata come per le piante di Avocado, gli alberi di mango hanno fiori ermafroditi che poi possono venire impollinati da api, formiche, mosche e altri impollinatori, insieme al vento.
Ad aiutare notevolmente l’impollinazione è la vicinanza con altre cultivar, cioè aver vicine diverse piante di mango di cultivar diverse agevola questo passaggio.
Dopo la fioritura ci vuole qualche mese per vedere il frutto cominciare a fare l’allegagione e poi, dopo 3/4/5 mesi dalla fioritura, si potranno vedere i frutti fare capolino (il frutto di mango poi ci metterà altri 3/5 mesi per maturare).
È piuttosto difficile arrivare a far fruttificare una pianta di mango coltivata in casa, infatti è in generale (ma soprattutto se si ambisce al frutto) consigliabile tenerla all’aperto il più possibile per renderla rigogliosa.
Bisogna anche tenere conto che una pianta giovane non produrrà subito il frutto, ad esempio, come vi avevo anticipato, da seme possono volerci anche diversi anni, circa da 5 a 10 anni prima di vedere dei risultati.
Però se non abbiamo fretta il consiglio è quello di posizionare la pianta al sole unendo una concimazione, soprattutto con tenori PK.
Parassiti della pianta di mango
L’albero di mango può essere oggetto di attacchi da parte di funghi, ecco perché, in genere, si tende a tenerlo in pieno sole nelle coltivazioni. In particolar modo è è sensibile all’antracosi, è piuttosto raro che si manifesti ma consiglio comunque trattamenti regolari con Oxi Zolfo Flow.
Possiamo anche vedere far capolino la cocciniglia, soprattutto in zone poco ventilate, e anche gli afidi possono farsi vivi ma, in ogni caso, c’è il kit difesa che funziona benissimo su tanti insetti ed anche in questo caso non viene meno. Nel caso però si noti la presenza del ragnetto rosso è particolarmente indicato Mebotrix.
Come potare l’albero di Mango
La potatura della pianta di mango, in genere, dovrebbe avvenire ogni anno o due dopo che l’albero ha dato i suoi frutti per mantenerne le dimensioni gestibili. Gli alberi possono tollerare potature pesanti, anche se la produzione di frutta può richiedere una stagione per riprendersi. È consigliato diluire alcuni rami della chioma per migliorare il flusso d’aria e consentire alla luce solare di raggiungere i rami rimanenti. Inoltre è meglio andare a rimuovere eventuali rami morti, danneggiati o malati non appena si presentano.
L’albero del mango
L’albero di mango ha un’altezza che, in natura, può arrivare fino a 35-40 metri, con una chioma davvero impressionante, la quale può raggiungere i 10 metri di diametro. Naturalmente qui si parla di piante nel loro ambiente ideale, fatte crescere in piena terra senza interventi di potatura, pensate che invece, per chi volesse coltivare la sua pianta di mango ma ha poco spazio a disposizione, esiste perfino un albero di mango nano, la Mangifera indica “Keitt”, un albero sempreverde dal portamento nano, selezionato in Florida, che non supera i 6 metri di altezza.
I fiori del mango sono raggruppati in pannocchie, lunghe fino a 40 cm. Solitamente sono di un delicato bianco-rosato ed emanano un piacevole profumo che ricorda il mughetto.
Commenti
Piacevolissima descrizione. Grazie
Grazie mille Brunello! 💚
Mi è stato molto utile
Grazie.
Anche se è molto difficile la sua coltivazione.Ma ci voglio provare.
Secondo me una volta che ottieni alcune foglie poi è semplice. Ecco i miei fatti da seme l’estate scorsa sono morti perché li ho testati al freddo (sotto serra pvc) e non hanno retto 🙂