Palma delle Hawaii, cura e coltivazione
Nell’articolo di oggi si parte alla scoperta di una pianta davvero unica e affascinante: la Brighamia insignis, meglio conosciuta come la “palma delle Hawaii.” Nonostante il suo nome, però, questa pianta non è una vera palma. E non è l’unica curiosità perché come vedremo questa pianta è ESTINTA, si avete capito bene 👀
Origine e storia della palma delle Hawaii
Prima di spiegarvi come prendervene cura, vorrei raccontarvi brevemente la sua storia. La Brighamia insignis è una pianta endemica (quindi si può trovare solo in quel posto specifico) delle Hawaii, dove, per molto tempo è stata sull’orlo dell’estinzione.
Ripercorrendo l’andamento della sua popolazione, ho trovato alcuni dati: negli anni ’90, ad esempio, c’erano tra le 60 e le 70 piante sull’isola di Kauai, mentre poco prima era presente anche su Niihau, dove però si è estinta localmente. Nel 1994 il censimento registrava tra i 45 e i 65 esemplari, ma in seguito ne sono rimasti solo 7 adulti.
L’ultimo esemplare in natura è stato avvistato nell’agosto 2012, ma le indagini con i droni, condotte nel giugno 2019 e nel maggio 2020, hanno confermato che anche quello era scomparso. Secondo la IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura), la pianta è oggi classificata come “estinta in natura”, l’ultimo passo prima della completa estinzione. Quindi, questa pianta non esiste più in natura. Oggi, se la trovate, è nei giardini botanici, a casa vostra o vi sono le bellissime Palme delle Hawaii nel nostro vivaio 😉
Questa pianta un tempo prosperava lungo le scogliere rocciose delle isole hawaiane, adattandosi a terreni difficili e inaccessibili grazie alle sue radici ben ancorate. Tuttavia, eventi naturali come frane e uragani (uno particolarmente devastante nel 1992) hanno ridotto drasticamente il numero degli esemplari. Già da alcuni decenni, la Brighamia insignis era quasi scomparsa del tutto in natura a causa della perdita del suo habitat e della mancanza di impollinatori. Le ricerche suggeriscono che l’unico impollinatore naturale fosse una specie di sfingide, ormai estinta.
La specie è stata salvata solo grazie agli sforzi dei botanici e dei coltivatori, che hanno iniziato a impollinarla manualmente e a coltivarla in ambienti protetti. Per preservarla, gli scienziati si sono addirittura arrampicati sulle scogliere per raggiungere i suoi fiori, un’impresa che ha permesso la sua sopravvivenza e che oggi ci consente di coltivarla anche nelle nostre case.
Quindi avere una Brighamia non è solo collezionismo ma dovere morale 😉 Un altro nemico di questa pianta, che farà sorridere chi la possiede, è l’acaro Tetranychus urticae, noto come ragnetto rosso, una presenza costante nelle stagioni più calde. Tra poco vedremo come prevenirlo.
C’è anche da dire che oltre al ragnetto, la Brighamia ha subito anche l’impatto di animali selvatici come capre e maiali, la competizione con piante invasive e i danni causati da escursionisti e incendi.
Aspetto e caratteristiche botaniche della Brighamia insignis
La Brighamia insignis è una pianta perenne dal caratteristico fusto carnoso e bulboso, noto come caudice, che funge da riserva d’acqua. Solitamente non si ramifica ed è più largo alla base, per poi assottigliarsi verso l’alto, dove si sviluppa una rosetta compatta di foglie spesse, che le conferisce l’aspetto di una piccola palma. Il fusto può crescere da 1 fino a 2 metri, ma in condizioni ideali può raggiungere anche i 5 metri di altezza.
Ma la vera particolarità della Brighamia insignis sta nei suoi incantevoli fiori color giallo crema, a forma di trombetta, che diffondono una fragranza delicata, soprattutto al calar del sole. La Palma delle Hawaii fiorisce tra settembre e novembre, il profumo è simile a quello del caprifoglio.
Cura e coltivazione della Palma delle Hawaii
Ora vediamo come prendersi cura della Brighamia insignis. Nonostante le sue origini esotiche, è una pianta sorprendentemente semplice da coltivare in casa.
Dove posizionare la Palma delle Hawaii?
La Brighamia insignis ama la luce intensa e può tollerare quella diretta, ma in estate, soprattutto se la coltivate all’aperto, è meglio proteggerla dai raggi più forti. Un angolo ben illuminato vicino a una finestra è l’ideale.
Bagnare la Brighamia insignis
Essendo una pianta succulenta, il suo fusto immagazzina acqua. Per questo, è importante lasciare asciugare completamente il terreno tra un’innaffiatura e l’altra. Durante l’inverno, le annaffiature vanno ridotte ulteriormente.
Terreno ideale per la Palma delle Hawaii
Necessita di un substrato ben drenato, simile a quello utilizzato per cactus e piante grasse. Anche con i terricci universali One si ottengono ottimi risultati.
Temperature per la Palma delle Hawaii
Essendo di origine tropicale, non tollera il freddo. Va tenuta in un ambiente con temperature superiori ai 15°C.
La Palma delle Hawaii perde le foglie inferiori?
È normale che le foglie inferiori della Brighamia insignis ingialliscano e cadano, lasciando cicatrici sul fusto. Nuove foglie spunteranno dalla rosetta centrale. In inverno, la pianta potrebbe arrestare completamente la sua crescita e perdere anche tutte le foglie. In questi casi, aumentare la luce disponibile e sospendere le innaffiature.
Concimare la Palma delle Hawaii
Utilizzate un concime specifico per piante succulente o un fertilizzante bilanciato come l’Asso di Fiori.
Parassiti della Palma delle Hawaii
Il ragnetto rosso è un problema comune, specialmente d’estate. Per evitarlo, durante l’estate, evitate ambienti troppo secchi, vaporizzate regolarmente le foglie e monitorate la pianta attentamente.
Vi consiglio di tenere trattata la pianta con prodotti naturali magari in miscela, vi suggerisco (miscelati in un litro d’acqua):
- sapone molle 10 ml
- Ottomix oil 10 ml
- terra di diatomee 180 gr
In caso l’attacco fosse già in corso:
- Estratto di ortica 200 ml
- Olio di neem 10 ml
- Terra di diatomee 200 gr
Altro prodotto valido e bio contro il ragnetto è il consorzio di funghi parassiti di acari e insetti a corpo molle che ormai conosciamo e che trovate sullo shop in esclusiva con il nome di Mebotrix!
Quindi, se siete alla ricerca di una pianta particolare, facile da coltivare e con una storia affascinante, la Brighamia insignis potrebbe essere proprio quella giusta per voi! Fatemi sapere nei commenti se avete mai visto questa pianta o se avete intenzione di aggiungerla alla vostra collezione!
Commenti
Ho acquistato la pianta l’anno scorso al mercato rionale. All’inizio perdeva parecchie foglie poi si è ripresa ed adesso ha una bellissima chioma.
A volte ha bisogno di assestarsi un po’ quando cambia ‘casa’, qui da me al nord è normale che perda un po’ di foglie in inverno