Pianta del melone pepino: come coltivare il Solanum muricatum
Oggi vi presento la Solanum muricatum, meglio conosciuta come pepino o caciuma. Questa pianta bizzarra sembra aver deposto delle uova dorate nel suo orto! Ma non preoccupatevi, non si tratta di un miracolo della natura, bensì dei suoi deliziosi frutti. Con un sapore fresco e delicato, a metà tra il cetriolo e il melone, il pepino vi sorprenderà.
Strano ma vero è una pianta molto semplice da coltivare, scopriamo tutto su questa gallina, ehm pianta!
Il Solanum muricatum e la famiglia delle Solanaceae
Attenzione a non farsi ingannare dal nome! Anche se in spagnolo “pepino” significa “cetriolo”, il nostro protagonista, il Solanum muricatum, appartiene alla famiglia delle Solanaceae e quindi un club immenso con protagonisti di spicco quali pomodori, melanzane e peperoni ma anche piante velenosissime come Datura stramonium e Atropa belladonna. Insomma, un mondo affascinante e un po’ inquietante!
Sebbene non abbia trovato informazioni sulla tossicità delle parti verdi e delle radici raccomando di limitarsi al consumo del frutto che riterrei, in assenza di altre informazioni, l’unica parte edibile della pianta.
Il frutto è comune nei mercati di Colombia, Cile, Bolivia, Perù e Kenya, ma è più difficile incontrarlo altrove a causa della sua delicatezza alla manipolazione che lo rende poco adatto ai lunghi viaggi.
E se siete appassionati di frutti esotici, non potete perdervi il tamarillo, un’altra solanacea della quale vi ho già parlato che vi sorprenderà! 😋
L’habitat del Solanum muricatum
Le origini del pepino sono avvolte nel mistero. Sebbene si ritenga che provenga dalle regioni temperate delle Ande, in Colombia, Perù e Cile, non è mai stato trovato allo stato selvatico.
Già i primi esploratori spagnoli lo trovarono coltivato sulle coste peruviane, dove era apprezzato anche come elemento decorativo nell’arte locale.
Nella seconda metà del 1800 e poi nel 900 il pepino ha conquistato nuovi territori, dalla California alla Nuova Zelanda, passando per il Giappone e l’Europa, dove è stato oggetto di selezione per interesse commerciale.
La pianta di Pepino
Dicevo che è facile perché è una pianta che ha bisogno di poche attenzioni e si presta bene anche alla coltivazione in vaso.
Il Pepino è un arbusto sempreverde e cespuglioso (non erbaceo), che non supera di solito il metro di altezza. Ha foglie sempreverdi o semipersistenti e i suoi fiori viola e bianchi lasciano il posto a frutti con la buccia gialla e striata di viola, simili a piccole uova.
Le dimensioni del Solanum muricatum sono compatte, a volte assume un portamento quasi tappezzante, strisciante ma sicuramente non è un albero. Diciamo che arriva a 50-100 cm di altezza e lo stesso in larghezza. Nelle coltivazioni in serra può arrivare anche a 2 metri.
Dove piantare il Pepino?
Indicata per l’esposizione in pieno sole, questa pianta si adatta bene all’orto. Tuttavia, se coltivata in vaso, è consigliabile proteggerla dal sole più intenso nelle ore centrali della giornata per evitare bruciature fogliari.
Temperature ideali per il Pepino
La pianta di pepino è relativamente resistente. Nel suo areale nativo cresce ad altitudini che vanno dal livello del mare fino a 3.000 m. (questo non mi torna molto ma forse si riferisce alla specie tipo e non alle cultivar che troviamo in commercio, selezionate a partire appunto dalla pianta selvatica).
Il pepino funziona meglio in un clima caldo e relativamente privo di gelo. La pianta può sopravvivere fino a minime di circa -2,5 °C se il gelo non è prolungato, anche se potrebbe perdere molte foglie. Personalmente consiglio di ripararla dal freddo inteso, magari in una serra fredda.
Bagnare la pianta di Pepino
In inverno, la pianta di Pepino, entra in una fase di riposo vegetativo, in questo periodo le bagnature si possono stoppare o comunque limitare notevolmente. Una volta adulta, sviluppa una discreta resistenza alla siccità, anche se irrigazioni regolari sono consigliate per ottenere una produzione di frutti abbondante, come nel caso dei pomodori.
Sostenere la pianta di Pepino (stacking)
A causa del peso dei frutti, la pianta di pepino richiede un sostegno adeguato. Consiglio di installare un tutore o di tendere dei fili ai quali i rami possano attaccarsi, facilitandone la crescita verticale e prevenendo rotture.
Che tipo di terriccio serve per il Pepino?
Per la coltivazione in vaso, il pepino predilige un terreno leggero e ben drenato, con un pH neutro o subacido. Io, anche col Pepino, uso one plus.
In piena terra, un terreno da orto fertile è l’ideale. L’uso di ammendanti organici e di concimi organici è consigliato per favorire una crescita sana e vigorosa della pianta.
Concimare il Pepino
Per concimare la pianta del Pepino possiamo usare qualcosa di organico per dare la giusta spinta! In particolare vi consiglio un concime liquido o granulare per piante da frutto e da orto.
Parassiti del Pepino
Come i loro parenti pomodori, melanzane, e tamarilli, i pepini sono estremamente attraenti per afidi, mosche bianche e acari. Il mio consiglio è sempre quello di utilizzare il kit difesa, ottimo in queste situazioni 😉
Contro il ragnetto rosso è molto efficace Mebotrix (tenendo bene sotto controllo anche gli altri parassiti).