Saccharum officinarum o Canna da Zucchero
Oggi sono in compagnia di alcune piante molto speciali. Sembrano dei bambù ma in realtà si tratta di Saccharum officinarum, meglio conosciuta come canna da zucchero o cannamele.
Cerchiamo di conoscerla meglio e di capire come poterla crescere nella nostra collezione di piante particolari 😋
Canna da zucchero: origine
Originaria delle regioni tropicali dell’Asia, la canna da zucchero (Saccharum officinarum) appartiene alla famiglia delle Poacee (un tempo chiamate Graminacee), la stessa del mais, dell’orzo, del riso e della maggior parte dei cereali utilizzati per l’alimentazione). Questa pianta venne portata in Europa dagli Arabi, prima in Spagna nel 700 d.C. e in Sicilia nel 900 d.C., successivamente nel resto dell’Europa. Oggi, i maggiori produttori mondiali sono Brasile, Cina, India e Thailandia.
Saccharum officinarum
La pianta di Saccharum può raggiungere i 4-5-6 metri di altezza, i suoi fusti, sono detti culmi e sono cavi. Hanno un diametro dai 3 ai 5 cm e raggiungono i 10 Kg di peso, possono aver colore giallo, violaceo o rossiccio e contengono un fluido sciropposo da cui, dopo vari procedimenti industriali, viene ricavato lo zucchero.
Le sue foglie sono lunghe, verdi e lanceolate; il culmo che andranno a ricoprire è suddiviso in nodi ed internodi e le foglie crescono ognuna da un nodo diverso. I nodi normalmente sono molto vicini alla base del culmo e tendono a distanziarsi allontanandosi dal terreno.
I suoi fiori sono delle spighe simili a quella dell’avena e del frumento, sono riuniti in infiorescenze chiamate pannocchie che raggiungono anche i 90 cm.
Le sue radici sono cilindriche ma non sono rizomatose.
Coltivare la canna da zucchero
La canna da zucchero, con i suoi steli alti e carnosi ricchi di linfa dolce, è un’erba perenne che ha conquistato il mondo per la sua versatilità: dalla produzione di zucchero e melassa fino all’utilizzo come pianta ornamentale nei giardini. Grazie al suo fogliame ornamentale e alla crescita vigorosa, è perfetta per creare schermature naturali, bordure o punti focali. La sua coltivazione, tuttavia, richiede alcune attenzioni: le lunghe foglie hanno margini taglienti e la pianta preferisce climi caldi.
Coltivare la canna da zucchero potrebbe sembrare complesso ma in realtà è relativamente semplice anche per gli appassionati di giardinaggio. Come molte altre graminacee, la canna da zucchero è poco esigente e si adatta bene a diverse condizioni. Tuttavia, il fattore più critico per la sua sopravvivenza è la temperatura: non tollera il freddo intenso.
Cosa serve per coltivare la canna da zucchero? Scopriamolo subito!
Dove piantare la canna da zucchero?
La canna da zucchero ha bisogno di posizioni di pieno sole per poter crescere al meglio.
Terreno ideale per la canna da zucchero
La canna da zucchero si adatta bene alla maggior parte dei terreni, purché siano ben drenati. Predilige substrati profondi e leggeri, con pH compreso tra 6,0 e 6,5.
Per la coltivazione in vaso vi consiglio il sempre affidabile One plus.
Inoltre vi suggerisco, sia in vaso sia in piena terra, anche di unire della materia organica come l’humus di lombrico, leonardite o compost, i quali migliorano la fertilità del terreno e forniscono i nutrienti necessari alla crescita vigorosa della pianta, la quale assorbe le sostanze nutritive piuttosto rapidamente.
Come bagnare la canna da zucchero
Lo zucchero di canna cresce rigogliosa in condizioni di umidità costante, ma non sopporta i ristagni d’acqua. In assenza di piogge sufficienti, è necessario irrigare la pianta con regolarità, durante i mesi più caldi anche ogni giorno. Tuttavia, per favorire l’accumulo di zuccheri negli steli, è consigliabile ridurre leggermente l’irrigazione nelle fasi finali della coltivazione.
Quando invece si coltiva la canna da zucchero in vaso, la cosa più difficile è mantenere la terra sempre umida, perché si asciuga molto più in fretta rispetto al giardino. Si dovrà quindi annaffiare la tua pianta più spesso.
Temperature ideali per la canna da zucchero
La canna da zucchero predilige climi caldi e umidi, con temperature ideali intorno ai 30°C. Temperature inferiori a 20°C rallentano la crescita, la temperatura minima sopportabile varia a seconda della varietà, ma generalmente si aggira intorno ai 5°C.
Quando gli inverni sono troppo rigidi (come, ad esempio, nel nord Italia) e non permettono di stare sopra i 5°C è consigliabile coltivare la pianta in vaso in modo di poterla portare al riparo appena le temperature iniziano a diventare eccessivamente fredde.
Come concimare la canna da zucchero
La canna da zucchero è una pianta molto golosa di sali minerali quindi la sostanza organica va molto bene, ma si ha anche la necessità di aggiungere un nutrimento pronto all’uso. È necessario utilizzare dei fertilizzati con un alto titolo di azoto, come un concime liquido (o granulare) per piante verdi. Un’accortezza è evitare di applicare il fertilizzante direttamente sulla base della pianta per prevenire bruciature.
Potare la canna da zucchero
Una crescita eccessiva del fogliame può causare un aspetto disordinato nella canna da zucchero. La potatura regolare, consistente nell’eliminazione delle foglie secche, danneggiate o ingiallite, favorendo la circolazione dell’aria e riducendo anche il rischio di attacchi parassitari. I residui di potatura, ricchi di sostanze nutritive, possono essere utilizzati come pacciame per arricchire il terreno o per la propagazione della pianta.
Quando la pianta inizia ad invecchiare e non produce più i polloni, l’ideale è tagliare uno dei fusti madre alla base, in modo da spingere la canna da zucchero a produrre nuovo materiale.
Propagare la Canna da Zucchero
La canna da zucchero può essere propagata sia per seme che per talea. La propagazione per talea è un metodo semplice che consente di ottenere nuove piante a partire da un singolo stelo. Per effettuare una talea, è sufficiente prelevare un segmento di stelo sano, lungo circa 15 cm e con almeno due nodi, piantarlo in un substrato umido e ben drenante, interrandolo di circa 5 cm. Dopo circa due settimane, la talea emetterà nuove radici e germogli, dando origine a una nuova pianta.
È possibile fare le talee anche partendo da un solo nodo, ma in questo caso i pezzi di fusto vanno adagiati nel terreno in senso orizzontale, con le gemme rivolte verso l’alto e poi vanno ricoperte con giusto un velo di terra.
Le talee radicano anche in acqua.
Coltivare la canna da zucchero dai seme
Sebbene la propagazione tramite seme sia possibile, questa metodologia è meno affidabile rispetto all’utilizzo delle talee ed è generalmente consigliata solo per coltivazioni a scopo ornamentale.
La semina va fatta direttamente in giardino circa due settimane dopo l’ultima gelata, quando la temperatura del terreno ha raggiunto almeno 15°C. Interrare i semi a una profondità di 2-3 cm, distanziandoli tra loro di 20-30 cm, per favorire l’impollinazione, è consigliabile piantare la canna da zucchero in blocchi di almeno tre file per lato.
Mantenere il terreno costantemente umido. Dopo la germinazione (la quale avviene dopo circa 10 giorni), diradare le piantine lasciando una distanza di 20-30 cm tra una e l’altra.
Invasatura e rinvaso della canna da zucchero
Vuoi coltivare la canna da zucchero anche se vivi in una zona fredda? Niente paura! È possibile farlo in vaso (non è l’ideale lo ammetto, ma è possibile). Va scelto un vaso abbastanza profondo (almeno 35 cm) e largo (dai 20 ai 50 cm, a seconda della pianta) con tanti buchi sul fondo per far scolare l’acqua. Riempirlo con terriccio di buona qualità mescolato a compost. Ricordando poi di cambiare vaso (attenzione all’overpotting!) e terriccio ogni anno, o quando le radici della pianta diventano troppo strette.
Parassiti e malattie della canna da zucchero
La canna da zucchero è suscettibile a numerosi parassiti e malattie. Tra i parassiti più comuni troviamo soprattutto la cocciniglia, i bruchi, i tarli della canna (Diatraea saccharalis) e le termiti.
Canna da zucchero: dalla pianta allo zucchero
La canna da zucchero impiega circa un anno per maturare. La parte più dolce della canna si trova nella parte inferiore del fusto. La raccolta avviene in autunno, prima delle gelate, una volta tagliata, la canna viene pressata per estrarre il succo, che viene poi purificato e trasformato in cristalli di zucchero.
È importante che la raccolta avvenga in autunno per evitare che il freddo danneggi la pianta e riduca la quantità di zucchero. Inoltre, la fioritura della canna riduce la produzione di zucchero, quindi la raccolta anticipata è preferibile.
Come si fa lo zucchero di canna?
Lo zucchero di canna si ricava dalla canna da zucchero. Immagina di prendere un bastoncino di zucchero naturale, togliere tutte le foglie e poi schiacciarlo per far uscire il succo dolce all’interno. Questo succo viene poi pulito e trasformato in zucchero.
Più o meno il processo è questo: la Canna da zucchero, recisa alla base e privata di foglie e spighe, è trasportata nelle industrie dove dei molini a cilindri orizzontali schiacciano la canna, spremendone il succo contenuto al suo interno. Il succo, raccolto in una vasca sottostante, viene sottoposto ad un procedimento di ebollizione e depurazione. Lo zucchero greggio ottenuto può essere consumato già in questo stato oppure sottoposto ad una successiva raffinazione. Dalle canne da zucchero, oltre allo zucchero, si possono ricavare anche altri prodotti come il guarapo e altri fermentati alcolici e distillati.
Un residuo di estrazione, la bagassa, viene utilizzato in svariati modi: come carburante anche per le stesse raffinerie dello zucchero, come materia secondaria nella produzione della carta e come fibra nella produzione di pannelli truciolati dell’industria del mobile.
Può essere utilizzato anche nella produzione del furfurale, un composto organico utilizzato come esaltatore di sapidità nell’industria alimentare.
Commenti
Ciao rispondo alle tue perplessità riguardo allo zucchero nel tuo video. Mi sono detta : questa la so !😉 lo zucchero bianco raffinato viene considerato un non alimento, fa male e da anche dipendenza. Dio solo sa cosa usano per raffinarlo e decolorarlo! Lo zucchero integrale di canna grezzo detto Mascobado è invece ricco in sali minerali ( ferro calcio magnesio e potassio )e di vitamine del gruppo B, é dolce giusto e non copre i sapori come quello bianco raffinato e sa un po’ anche di liquirizia . Lo trovi nei negozi biologici tipo Naturasi . I dolci vengono buonissimi con questo zucchero e anche le composte di frutta , altra storia rispetto alle classiche marmellate sempre troppo dolcì . Provare per credere ! I tuoi video sono sempre divertenti e istruttivi , grazie .🙃 Lucy
Ti ringrazio tantissimo Luciana, ecco una bella risposta. Grazie davvero e proverò a cercare il Mascobado. Se passi da qui portami una fetta di torta 😄