Una vera forza della natura, la Tillandsia!

Avete mai sentito parlare delle Tillandsie?
Sono delle piante particolari e, quando diciamo “particolari”, lo intendiamo davvero.
Basti pensare a ciò che nel nostro immaginario costituisce una pianta: terra, radici, fusto, rami, foglie e, qualche volta, anche fiori.
Adesso invece immaginiamo una pianta che non necessita di terra. Allora la mente si sposta un po’ e magari pensa alle ninfee o ai fiori di loto, le piante acquatiche insomma.
Ancora non ci siamo. Le Tillandsie non hanno nemmeno bisogno di crescere nell’acqua. Non vi sembra già strano così? Aggiungiamo anche un’altra bizzarria: non hanno radici sotterranee.
Riuscite ad immaginare una pianta a cui mancano i primi 2 fondamenti che nella mente di ognuno simboleggiano il mondo botanico? Forse si fa un po’ fatica, ma vi assicuriamo che il viaggio fra le Tillandisie è un percorso straordinario che vale assolutamente la pena intraprendere. Rappresentano la forza della natura, certo non nella sua forma più vistosa e spettacolare, ma in una più piccola e aggraziata, tranquilla ma altrettanto tenace.
Bene, meraviglia in spalla e via con l’avventura!
LE TILLANDSIE
La Tillandsia è un genere di piante estremamente vasto, ne esistono oltre 500 specie che, a loro volta, si diramano in altri 6 sottogeneri. La famiglia di appartenenza è quella delle Bromeliaceae, la stessa famiglia dell’ananas! Infatti alcune delle sue specie vengono coltivate per il frutto, mentre altre, come le Tillandsie, solo per fini ornamentali.
Le Tillandsie sono erbacee perenni e hanno origine in Centro America, in queste zone crescono rigogliose e prolifere, tanto che si possono trovare su alberi, rocce, ma anche sui cavi esterni, sulle antenne e ovunque ci sia una superficie leggermente umida. Questo ci porta nuovamente a parlare della loro caratteristica principale: non possiedono radici sotterranee. Quindi non hanno bisogno di un terreno fertile o di grandi spazi a disposizione: si adattano ad ogni ambiente e traggono il loro nutrimento dall’aria.
Queste piante sono estremamente brave ad auto-gestirsi. Si nutrono attraverso delle apposite strutture posizionate sulla parte più esterna chiamate “tricomi”. Questi tricomi sono solitamente chiusi ma, quando la Tillandsia ha bisogno di acqua si aprono per permetterle di bere. Dopodiché si richiudono in modo da trattenere al loro interno la giusta quantità di umidità.
IN PRIMA LINEA CONTRO L’INQUINAMENTO
Questa pianta ha già tutte le carte in regola per essere incredibile: si adatta perfettamente agli ambienti, non richiede particolari spazi o terreni, si nutre in autonomia e si propaga con semplicità. Eppure ha ancora qualche asso nella manica!
Uno fra i più importanti è la sua utilità per la salvaguardia ambientale. Ultimamente il problema dell’inquinamento è diventato uno dei maggiori rischi per la salute di tutti noi e, mentre ingegneri e aziende lavorano per ottimizzare i processi di produzione votandosi sempre di più alla sostenibilità, la natura mette a disposizione i suoi capolavori.
È stato provato dal botanico Luigi Brighigna la concreta utilità che, in particolar modo, le Tillandsie hanno nella depurazione dagli agenti inquinanti. Il suo esperimento è stato rivelatore: ha lasciato una piantina di Tillandsia per 6 mesi sulla circonvallazione di Firenze, percorsa innumerevoli volte al giorno da un altissimo numero di macchine. Dopodiché, una volta prelevata, l’ha portata a far analizzare al dipartimento di chimica “Ciamician” di Bologna, dove sono state tratte delle interessantissime conclusioni.
La pianta non solo può essere usata per controllare lo stato dell’aria ma anche per assorbire gli agenti nocivi! Naturalmente per riuscire a depurare un intero tratto di strada non basta una singola piantina, però è sicuramente un passo avanti per capire come questi esemplari possano aiutarci a migliorare l’ambiente. Anche perché non solo assorbono le sostanze inquinanti e, non avendo radici collegate al terreno non le riversano altrove, ma sono anche in grado di neutralizzarle.
Questo discorso vale in ugual modo per gli appartamenti, basterebbe una piccola parete di Tillandsie per depurare una casa! Ogni piantina riesce ad assimilare ed eliminare più o meno 0,2 milligrammi per chilogrammo della pianta. Questo, e il loro prezzo ridotto che le rende alla portata non solo dei cittadini ma anche di comuni e città, per opere più grandi, le rende davvero una fonte inestimabile di potenziale salva-ambiente!
TILLANDSIE IN APPARTAMENTO
Benissimo, abbiamo parlato degli aspetti costituenti delle Tillandisie. Siamo sicuri che vi abbiano affascinato e che state pensando di metterne qualcuna in casa per respirare dell’aria migliore.
A questo punto però rimane un ultimo dubbio: sì, utilissime, ma esteticamente? Prima abbiamo ipotizzato fosse difficile immaginare piante senza terra/acqua e radici e adesso ci preoccupiamo che possano essere delle sterpaglie a modalità balla di fieno.
Certo, è normale. Nessuno vorrebbe in casa una balla di fieno che magari proprio nei momenti di silenzio e tensione decide di rotolare in giro, quindi parliamo un po’ di come si presentano le nostre amiche Tillandsie.
Prima di tutto bisogna specificare che “Tillandsie” è il nome del genere, per questo motivo non possiamo dare una specifica descrizione delle piantine, in quanto il loro aspetto dipenderà moltissimo a seconda della varietà che sceglierete di acquistare.
In linea di massima possiamo dirvi che si distinguono in due grandi categorie di colore: “piante verdi” e “piante grigie”. Le prime hanno un aspetto liscio e molto vivace (un buon esempio è la Tillandsia cyanea), in natura tendono a non uscire troppo alla scoperta del mondo esterno preferendo crescere all’interno delle foreste. Le seconde invece hanno un aspetto vellutato conferito dai tricomi che si presentano come piccoli peletti. Queste ultime sono particolarmente indicate nel caso vogliate metterle in luoghi molto assolati perché i tricomi, oltre a permettere alla pianta di catturare l’acqua, forniscono anche un’efficace protezione contro i raggi solari.
La maggior parte di queste piante sono in grado di fiorire (tale fioritura può durare da qualche giorno ad alcuni mesi), assumendo un aspetto molto piacevole. Per via dei fiorellini che producono vengono infatti chiamate anche “Garofani d’aria”. Basta anche solo il nome a lasciar immaginare che splendore siano!
I fiori hanno molto spesso colori vivaci e a volte anche una gradevole profumazione. Ad esempio, l’odore dei fiori della Tillandsia usneoides somiglia a quello del tiglio fiorito! Altre specie invece ricordano le note di gelsomini e garofani.
Una cosa importante da tenere a mente è che stiamo comunque parlando di piante viventi. Per questo motivo andrà bene sistemarle dove più si addice alla vostra casa ma è essenziale non utilizzare colle tossiche oppure sostanze come il silicone, questo perché potrebbero bruciare la base della pianta, rendendo poi impossibile un suo sviluppo.
Per il resto vi sconsigliamo di metterla in cucina, di solito per via del cibo si riempie di vapore grasso che non fa per niente bene alle Tillandsie. In genere sono preferibili stanze luminose e ben areate, senza una costante umidità.
PRENDERSI CURA DELLE TILLANDSIE
Eccoci al punto più pratico del nostro articolo, dove, a tutti gli effetti, capiamo come prenderci cura di una pianta. Naturalmente non vi parleremo del terreno o del rinvaso, ma qualcosa da dirvi c’è lo stesso!
NUTRIMENTO
Ormai lo abbiamo capito: le Tillandsie si nutrono di acqua e riescono a farsi bastare anche l’umidità. Questo significa che sono in grado di sopravvivere anche in situazioni di estrema siccità.
LUCE
Preferiscono ambienti molto luminosi.
IRRIGAZIONE
Le Tillandsie sono autosufficienti ma è bene, ogni tanto, che ci prendiamo cura di loro. Per questo in estate si deve spesso procedere con la nebulizzazione delle foglie con dell’acqua a temperatura ambiente.
Da ottobre ad aprile invece le nebulizzazioni vanno ridotte a più o meno una ogni 15 giorni.
In linea generale le Tillandsie vanno bagnate quando appaiono secche e ruvide, quindi al bisogno. Altrimenti irrigare 2 o 3 volte al mese immergendole completamente in acqua non calcarea per un minuto. In questo caso poi è necessario svuotare la rosetta centrale capovolgendo la pianta, in modo da non creare ristagni d’acqua.
TEMPERATURE
Sono resistenti è vero, ma non immortali. Una temperatura minima di 5-7°C mantenuta per qualche ora al giorno rappresenta il limite di sopportazione di queste piante. Fate quindi attenzione, soprattutto al nord, a non lasciarle fuori casa durante i mesi invernali.
ALL’ESTERNO
L’aria aperta è il campo di battaglia naturale delle Tillandsie, per questo motivo vi si trovano alla perfezione. Se avete scelto una piantina grigia allora non dovrete preoccuparvi per lei, se la caverà senza troppi accorgimenti. Altrimenti, per quelle verdi, l’ideale è una posizione meno soleggiata e più umida. In entrambi i casi, alla pianta servirà luce per poter fiorire.
ALL’INTERNO
In zone chiuse le Tillandsie hanno bisogno di qualche accorgimento in più, in particolar modo verso la luce. Assicuratevi di metterle in una zona dove possono ricevere la massima luce, oppure, se proprio non è possibile, utilizzate lampade fluorescenti ad ampio spettro che riescono a diffondere il 92% della luce solare quando sono ad una distanza di 15-30cm dalla pianta.
RIPRODUZIONE
Normalmente la riproduzione delle Tillandsie avviene attraverso il distacco dei germogli dalla base di una pianta adulta. In questo non vi è nulla di complesso, basterà afferrare la nuova piantina e con un po’ di cautela ruotarla piegandola leggermente da un lato, in questo modo si staccherà senza problemi.
MALATTIE
Le Tillandsie sono molto resistenti alle malattie, se ben curate difficilmente si ammaleranno.
LE TILLANDSIE DE LE GEORGICHE
Esistono davvero tantissime varietà di Tillandsie e queste variano fra loro anche in modi molto netti, cambiandone necessità e aspetto.
Qua ai Vivai le Georgiche ci prendiamo cura di un buon numero di varietà che adesso vi presentiamo! Vi aspettiamo poi sul nostro e-commerce dove potrete acquistare quella che fa per voi. Se invece volete contattarci per avere consigli su quale scegliere o sulle esigenze della piantina da voi acquistata, siamo a vostra disposizione!
- Tillandisa Cyanea “Anita” – dal particolare fiore azzurro;
- Tillandsia argentea – diametro di circa 8/10cm;
- Tillandsia brachycaulos “Multiflora” – diametro di circa 12/15cm;
- Tillandsia bulbosa – diametro di circa 10/12cm;
- Tillandsia butzii;
- Tillandsia capitata “Peach”;
- Tillandsia caput-medusae – diametro di circa 18/22cm;
- Tillandsia circinata – diametro di circa 18/20cm;
- Tillandsia flexuosa – diametro di circa 8/10cm;
- Tillandsia harrisii – diametro di circa 10/12cm;
- Tillandsia ionantha “Ionantha” – diametro di circa 8/10cm;
- Tillandsia ionantha “Rubra” – diametro di circa 8/10cm;
- Tillandsia ionantha “Scaposa” – diametro di circa 8/10cm;
- Tillandsia juncea – diametro di circa 25/30cm;
- Tillandsia magnusiana – diametro di circa 15/18cm;
- Tillandsia oaxacana – diametro di circa 10/12cm;
- Tillandsia tectorum “Snow” – diametro di circa 8/10cm;
- Tillandsia tricolor “Melanocrater” – diametro di circa 12/15cm;
- Tillandsia usneoides – altezza di circa 50cm;
- Tillandsia usneoides finis – altezza di circa 30cm;
- Tillandsia xerographica – diametro di circa 20/25cm.
L’articolo è finito, ma niente paura, il viaggio con le Tillandsie è solo all’inizio! Adesso è arrivato il momento di scegliere la vostra preferita, ospitarla in casa e osservare come la forza della natura riesca a far crescere in modo tanto semplice un essere vivente!
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