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Descrizione
La pianta di Mano di Buddha (Citrus medica var. sarcodactylus) è un agrume che si distingue per i suoi frutti straordinari, caratterizzati da una forma che ricorda dita allungate e intrecciate. La scorza è spessa, rugosa e molto aromatica, con una texture che la rende perfetta per l’utilizzo culinario. La buccia è di colore giallo intenso quando il frutto è maturo e possiede un profumo straordinariamente ricco, che ricorda l’aroma degli agrumi ma con una nota più complessa, quasi speziata. La polpa è molto particolare e diversa rispetto ad altri agrumi. La parte interna del frutto è meno succosa e più fibrosa, con una consistenza che non rende il frutto adatto al consumo diretto come succede con limoni o arance. La polpa, infatti, si presenta in piccole cavità che contengono una quantità minima di succo, e la sua acidità è relativamente bassa. Tuttavia, la polpa può essere utilizzata in cucina, in particolare per preparazioni dove la buccia non basta a conferire il giusto aroma, come nelle marmellate o nei dolci dove viene abbinata a zucchero per contrastare la sua lieve acidità. È una pianta che proviene dalle regioni asiatiche, in particolare dall’India e dalla Cina, dove è apprezzata per il suo valore simbolico e per l’uso nelle tradizioni religiose. La Mano di Buddha predilige esposizioni molto luminose, ma senza il sole diretto nelle ore più calde della giornata, poiché questo potrebbe danneggiare le sue foglie. Si adatta bene a un terreno ben drenato, leggermente acido e arricchito con sostanze organiche, consigliato il terriccio specifico per agrumi. Durante la stagione calda, richiede irrigazioni regolari, ma è fondamentale evitare i ristagni d’acqua, che potrebbero causare marciumi radicali. La pianta preferisce temperature calde e si sviluppa al meglio tra i 15 e i 25°C, ma può sopportare temperature minime intorno ai 0-2°C, pur necessitando di protezione dal gelo. A maturità, la Mano di Buddha può raggiungere un’altezza di 2-3 metri e una larghezza di 1,5-2 metri. La fertilizzazione dovrebbe essere leggera e ben bilanciata, con concimi specifici per agrumi. I parassiti più comuni sono afidi e cocciniglie, ma con un monitoraggio regolare e trattamenti preventivi, è possibile evitare danni significativi. La propagazione della Mano di Buddha può avvenire per talea, prendendo porzioni di rami sani durante la stagione calda. Essendo una pianta che ama il calore e la luce, può essere coltivata in giardini mediterranei, su terrazzi o balconi, oppure in vaso all’interno, dove aggiungerà un tocco esotico e raffinato. Per creare un angolo fruttifero ed esteticamente piacevole, può essere abbinata con altre piante da frutto come il Citrus limon (limone) o il Citrus sinensis (arancio).
Il sapore della Mano di Buddha è un’esperienza sensoriale unica. La scorza è intensa e molto aromatica, con un profumo fresco e speziato che ricorda un incrocio tra limone e citronella. Questo aroma ricco è perfetto per essere estratto e utilizzato per aromatizzare preparazioni dolci, come canditi, gelati, biscotti, o per piatti più complessi come pesce, carne e risotti. La polpa, invece, pur avendo un sapore leggermente amaro e acidulo, non è particolarmente succosa, il che rende questa pianta più indicata per l’uso della buccia.
La buccia della Mano di Buddha è perfetta per la preparazione di liquori aromatici come limoncello o altri distillati, grazie al suo intenso profumo agrumato e speziato. Inoltre, può essere usata per preparare cocktail esotici, dando una nota fresca e pungente. La scorza della Mano di Buddha è molto spessa, perfetta per la preparazione dei canditi. Dopo essere stata bollita e zuccherata, la scorza può essere conservata come un delizioso dolce, che si può mangiare da solo o utilizzare per decorare torte, dolci o piatti di frutta. I canditi di Mano di Buddha sono anche un’ottima aggiunta ai mix di frutta secca o come guarnizione per biscotti. La buccia, combinata con la polpa, può essere utilizzata per preparare marmellate e confetture. La marmellata di Mano di Buddha è un condimento interessante per pane, croissant o per accompagnare formaggi stagionati. La scorza grattugiata (zest) è perfetta per aromatizzare dolci, come torte, muffin, biscotti, o gelati. Può anche essere utilizzata in piatti salati, come marinature per carne o pesce, conferendo un tocco fresco e aromatico. La polpa, pur essendo poco succosa, ha una nota acida che può essere utilizzata per marinare carne, pesce o verdure. Il sapore fresco e pungente è ideale per bilanciare piatti più ricchi o piccanti. La scorza può anche essere utilizzata per insaporire brodi o salse, aggiungendo freschezza a piatti più complessi. La scorza della Mano di Buddha è anche ottima per la preparazione di infusi e tisane. La scorza grattugiata di Mano di Buddha può essere aggiunta a salse leggere, come quelle a base di yogurt o olive, per un tocco fresco e aromatico. È anche un ingrediente perfetto per creare condimenti per insalate o per marinare pesce e carne, dove la sua acidità aiuta ad esaltare i sapori. La Mano di Buddha può essere utilizzata per aromatizzare gelati e sorbetti, grazie alla freschezza della sua scorza.
Tassonomia
Nome volgare: C. 'Buddha's Hand', C. medica 'Cidro Digitado'
Nome scientifico: Citrus medica var. sarcodactylus
Famiglia: Rutaceae
Genere: Citrus
Specie: C. medica
Varietà/cultivar: var. sarcodactylus
Origini: India, Cina
Caratteristiche alla vendita
Vaso: Ø 24 cm
Caratteri botanici/tecnici
Gruppo: Agrumi
Portamento: Arboreo
Profumo: Profumata
Tipologia foglia: Sempreverde
Colore foglia: Verde
Persistenza foglia
- Gen
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- Mar
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- Mag
- Giu
- Lug
- Ago
- Set
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- Nov
- Dic
Epoca di raccolta
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- Ott
- Nov
- Dic
Colore fioritura: Bianco
Larghezza a maturità: 1,5 - 2,5m
Altezza a maturità: 1,5 - 2,5m
Esposizione: Sole
Rusticità: H2: temperature minime tollerate: da 1 a 5°C