Papavero della California

La pianta di Papavero della California (Eschscholzia californica) è un’erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Papaveraceae. Originaria delle regioni aride della California e del Messico, è stata introdotta in Europa nel XIX secolo come specie ornamentale, apprezzata per la vivacità e l’eleganza dei suoi fiori. Presenta foglie sottili di colore blu-verde, finemente frastagliate, e produce fiori solitari, per lo più arancioni ma anche in tonalità di giallo, bianco o rosso, che possono raggiungere i 7 cm di diametro durante l’estate. Dopo la fioritura compaiono eleganti capsule arcuate contenenti i semi. Questa pianta predilige esposizioni soleggiate, richiedendo almeno 6-8 ore di luce diretta al giorno. È tollerante alla siccità e cresce bene in terreni ben drenati, sabbiosi o rocciosi, adattandosi anche a terreni argillosi purché ben drenati, consigliato il terriccio One plus. Le temperature ideali per la crescita dell’Eschscholzia californica sono comprese tra i 15°C e i 25°C. È resistente al freddo fino a -5°C, ma non sopravvive al gelo prolungato. A maturità, la pianta raggiunge un’altezza di circa 30 cm e una larghezza di 15 cm. La fertilizzazione non è indispensabile, ma una leggera concimazione primaverile può favorire la fioritura. Si consiglia l’uso di un concime organico minerale o di un concime liquido organico. Tra i parassiti più comuni dell’Eschscholzia californica si annoverano afidi e lumache. La moltiplicazione avviene principalmente tramite semina diretta in primavera o autunno. I semi devono essere sparsi sulla superficie del terreno e leggermente pressati, poiché la luce favorisce la germinazione. La pianta si auto-semina facilmente, creando macchie naturali di colore. In giardino, l’Eschscholzia californica è ideale per bordure, aiuole e vasi. Può essere abbinata a piante come Coreopsis, Gaillardia e Linum per creare composizioni vivaci e colorate.

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