Agastache mexicana

La pianta aromatica di Agastache mexicana è un’erbacea perenne originaria delle regioni montane del Messico. Si distingue per la lunga fioritura estiva e per le foglie dal profumo che ricorda la menta e l’anice. Il suo portamento cespuglioso e ordinato la rende adatta sia a spazi ampi che a contenitori, su balconi o terrazzi ben esposti. Predilige posizioni in pieno sole, dove può esprimere al meglio la sua fioritura. Ama i terreni ben drenati, leggeri e anche poveri di nutrienti, ma non sopporta i ristagni d’acqua. È consigliato l’uso di terriccio One plus. Le annaffiature devono essere regolari ma moderate: è meglio lasciar asciugare il terreno tra un’irrigazione e l’altra. Questa pianta può sopportare temperature fredde fino a circa 1-5°C, ma in zone con inverni più rigidi è consigliabile proteggerla o coltivarla in vaso per ripararla dal freddo intenso. A maturità raggiunge un’altezza compresa tra i 60 e i 90 cm e può allargarsi fino a 60 cm. È quindi adatta a formare siepi basse, bordure aromatiche o a riempire angoli soleggiati del giardino. Non ha bisogno di molta concimazione, ma un apporto primaverile di concime organico minerale o di concime liquido organico può favorire la fioritura. I parassiti più comuni sono afidi e lumache, facilmente controllabili con metodi naturali. Si moltiplica facilmente tramite semi, divisione dei cespi o talee. È perfetta nei giardini a bassa manutenzione, nei giardini mediterranei e nei terrazzi assolati. Può essere valorizzata accanto a piante con fioriture complementari come echinacee, salvie ornamentali, rudbeckie o lavande. In vaso, crea angoli aromatici e decorativi molto apprezzati anche da farfalle e insetti utili.

L’Agastache mexicana è commestibile e può essere usata in cucina per il suo aroma simile all’anice e alla menta. Le foglie si usano fresche o essiccate per tisane, insalate, macedonie, piatti di frutta, dolci, cocktail e guarnizioni. Anche i fiori sono edibili. Ha un sapore intenso, quindi va usata con moderazione e solo se coltivata senza trattamenti chimici.

Le piante erbacee perenni vivono tutto l’anno e sopportano le temperature più rigide. Possono incorrere in una fase di riposo vegetativo durante la stagione avversa, riprendono poi la fase di vegetazione quando le condizioni torneranno favorevoli.

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