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Cura delle piante

Il Chlorophytum o Falangio è una pianta facile e pet friendly, ma di lui vi ho già parlato in questo articolo dedicato alla sua cura e coltivazione, qui iniziamo a misurarci con la propagazione!

Vi sono tanti modi per propagare il Falangio, ed è un esperimento bellissimo da fare con i bimbi 🙂

Quando propagare il Chlorophytum?

Le stagioni perfette per propagare il Falangio sono la primavera e l’estate, in quanto calde e luminose. Però vi dico, io le ho fatte in ufficio a febbraio e sono andate bene, magari ci mettono solo più tempo.

Talea di Falangio in terra

Plantula di Nastrino svasata
Plantula di pianta ragno svasata

Vedrete che il Falangio tende a fare stoloni e piccoli cespi in corrispondenza dei nodi, spesso già dotati di radici aeree.

Per fare le talee in terra, tagliate gli stoloni o i piccoli cespi (lasciando un po’ di fusto in modo da aiutare poi ad inserire la talea in terra) e metteteli in un terriccio umido. Durante la primavera e l’estate, anche dopo una sola settimana, avrete un discreto apparato radicale!

Consiglio: per garantire sempre umidità al terreno il mix vincente è: substrato drenante e leggero + subirrigazione continua.

In questo caso è essenziale mantenere il terreno sempre umido per agevolare la creazione delle nuove radici.

Terriccio leggero con pietra pomice o altri inerti in miscela
Terriccio leggero con pietra pomice o altri inerti in miscela

Talea di Chlorophytum in acqua

Pianta di Falangio coltivata in idrocultura. La pianta è immersa in un barattolo pieno d'acqua. Ha radici fitte e ben sviluppate
Pianta di Falangio coltivata in idrocultura

I Chlorophytum producono una gran quantità di stoloni e fusti, i quali saranno perfetti per far crescere nuove piantine. Se volete coltivare il Falangio in idroponica è bene partire con questo sistema dall’inizio, in modo da saltare il lavaggio delle radici.

Sarà sufficiente tagliare uno dei nuovi fusti dalla pianta madre e metterlo in acqua, nulla vi vieta di dare già un po’ di struttura al substrato usando argilla espansa o pon, come preferite. Appena le nuove radichette avranno cominciato a crescere sarà arrivato il momento giusto per spostare la nuova pianta di Nastrino in terra.

Questo metodo inoltre vi permette di monitorare lo sviluppo delle nuove radici che è sempre interessante.

Talea di Nastrino radicata in acqua
Talea di Nastrino radicata in acqua

Stolone di Falangio e terriccio

Due piante di Falangio, la più piccola è ancora collegata alla pianta madre
La plantula è ancora collegata alla madre

Questo è un metodo che trovo molto carino! Invece di separare la plantula di Chlorophytum la lasciamo sullo stolone. È una delle pratiche più sicure, perché la plantula resta nutrita dalla pianta madre e non deve contare solo su se stessa fino a radicazione avvenuta. Pensate che utilizzo questo metodo anche per le fragole!

Appena la nuova piantina inizierà a sviluppare nuove foglie, sarà possibile separarla dalla pianta originaria.

Foto di Seba che separa le due piante di Falangio
Tagliare separando la plantula dalla pianta madre

Stolone di Chlorophytum e acqua

La plantula è ancora collegata alla madre, crescendo in pon
La plantula è ancora collegata alla madre, crescendo in pon

Se vi state chiedendo se esiste la variante dello stolone di Falangio in idroponica, la risposta è ovviamente si!

Nulla ci vieta di fare lo stolone in acqua e, un ottimo consiglio (che vale anche per lo stolone in terra) è quello di tagliare una clip di metallo per ricavarne delle U con le quali tenere in posizione la plantula.

Divisione dei rizomi/cespi del Nastrino

Pianta di Falangio coi vari cespi
Pianta di Falangio coi vari cespi

La divisione dei rizomi o cespi, è un altro metodo di propagazione che una volta appreso potrete applicare su tantissime piante da interno, come con le Sansevierie e le Alocasie, ma anche su molte perenni da giardino.

Per poter efficacemente procedere con la divisione dei rizomi nel Chlorophytum (e nelle altre piante) basterà:

  1. effettuare la partizione della zolla a metà tra la vegetazione della pianta madre e della plantula;
  2. lasciare la pianta madre dove già si trova colmando con il terriccio il vuoto lasciato;
  3. rinvasare la nuova piantina, meglio se il vaso è stretto.
Rizomi di Nastrino sezionati
Rizomi di Nastrino sezionati

Propagare il Chlorophytum da seme

Fiore del Falangio, è piccolo e bianco
Fiore del Chlorophytum

Se viene cresciuta come pianta da interno l’impollinazione potrebbe richiedere l’aiuto umano. Una volta sbocciati i fiori con un pennello molto piccolo o un batuffolo di cotone, raccogliete il polline e toccate la punta del pistillo di un altro fiore. Se l’impollinazione ha avuto successo si formeranno dei baccelli, diversamente il fiore appassirà e cadrà.

Dovreste poi ottenere dei frutti che quando secchi conterranno i semi maturi. I baccelli delle sementi saranno di colore verdastro con 3 lobi. Quando saranno maturi, si seccano diventando marroni e si aprono per rivelare numerose piccole sementi nere.

Per ottenere i migliori risultati, seminate le sementi immediatamente per assicurarsi che siano vitali e che daranno germogli.

Basta seminare le sementi del Falangio ad una profondità di circa mezzo centimetro in un piccolo vaso con terriccio, mantenendo il terriccio umido e posizionando il vaso a ridosso di una finestra luminosa, nell’attesa del primo germoglio.

Tenete presente che se state coltivando una pianta ragno variegata da seme, le nuove piantine risultanti potrebbero non essere variegate.

Io mi trovo bene a farli germinare nella sabbia non di mare e con copertura in modo da non dover sempre essere costretto a inumidire il substrato.

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