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Cura delle piante

Le Clivia, affascinanti e resistenti piante da interno, sono celebri per la loro bellezza dovuta ai magnifici e vistosi fiori colorati che sbocciano durante la primavera e l’estate. Originarie del Sud Africa, queste piante appartengono alla famiglia delle Amaryllidaceae. Le Clivia offrono un’opportunità unica di aggiungere un tocco di eleganza e colore agli spazi interni 😉

Cura e coltivazione della Clivia

Le Clivia sono delle piante in vaso molto semplici da coltivare, in primavera ed estate sfoggiano dei grappoli di fiori molto colorati. Sono piante originarie dei boschi del Sud Africa, amano luce indiretta, calore, irrigazioni regolari ed un periodo in inverno secco e un po’ più fresco per avere un’induzione di fioritura. Raggiungono un’altezza di circa 45 cm e una larghezza di 30 cm.

Una cosa bella della Clivia è che tollera le posizioni un po’ meno luminose della casa, ma sono piante spendibili anche per arredare l’esterno. Più o meno da aprile in poi, quando finiscono le gelate e le temperature notturne si stabilizzano sopra i 5/8°C, le Clivia possono essere portate all’esterno. In questo caso è necessario scegliere un posto un po’ riparato e soprattutto schermato dalla luce diretta nei mesi centrali dell’estate.

Come fare rifiorire la Clivia

La Clivia viene spesso fiancheggiata dalla frustrazione di non riuscire a farla rifiorire, ma non vi preoccupate, tenendo in considerazione alcuni aspetti, capirete come far tornare i fiori della vostra Clivia anno dopo anno.

1. Rinvasi frequenti e vasi troppo grandi

La Clivia è una di quelle piante che ama stare alle strette e quindi i rinvasi vanno fatti davvero di rado, circa ogni 3-5 anni. Per capire quand’è il momento giusto, in primavera controllare lo stato delle radici e se queste sono davvero molto affollate, allora è il momento giusto. A questo punto si sceglie un vaso che sia leggermente più grande dal vaso di partenza, questo aspetto è molto importante! Volete sapere il perché? Ecco l’articolo giusto per voi.

Per evitare che il terreno si depauperi a causa dei rinvasi molto limitati vi consiglio, una volta l’anno all’inizio della primavera, di:

  • togliere con le mani i primi centimetri di terriccio e sostituirlo con terriccio fresco, il quale dev’essere drenante, leggero e di ottima qualità (vi consiglio One plus);
  • utilizzare un materiale come la leonardite da inserire prima di mettere i nuovi centimetri di terriccio oppure mescolandolo ad esso.

2. Mancanza di un periodo di riposo

Affinché possa rifiorire, è essenziale garantire alla Clivia un periodo di riposo, mimando un po’ l’inverno sudafricano, quindi da novembre fino a febbraio (più o meno per 2/4 mesi) la Clivia ha bisogno di riposare a temperature che vadano dai 5 ai 10°C. Il luogo dev’essere luminoso, le irrigazioni durante questo periodo di riposo, vanno fatte con parsimonia ma senza mai far asciugare completamente il substrato (una buona norma può essere quella di sentire inserendo il dito nel terreno il grado di umidità e, in caso, bagnare per subirrigazione).

Dopo il periodo di riposo (verso febbraio/marzo) la pianta inizierà a creare le prime bocciolature.

3. Concimazione adeguata

Un’altra cosa importantissima per stimolare la crescita e la fioritura, è dare alla Clivia la giusta concimazione settimanale, soprattutto dalla primavera fino all’inoltro dell’autunno. Possiamo utilizzare un prodotto specifico per piante fiorite. I miei concimi preferiti sono:

Per avere fioriture ancora migliori inoltro consiglio l’utilizzo anche di un biostimolante, in particolare vi consiglio Bio Oro.

Come bagnare la Clivia?

Per quanto riguarda le bagnature dobbiamo cercare di assecondare gli stadi che adiamo a cadenzare della pianta, quindi:

  • bagnare con parsimonia durante la fase di riposo;
  • a febbraio/marzo, quando rientra la primavera, spostare la pianta in una soluzione più calda e luminosa e riprendere progressivamente con bagnature sempre più abbondanti;
  • in estate, soprattutto se tenuta all’esterno, bagnare la Clivia quasi quotidianamente.

È importante fare sempre attenzione a non innaffiare eccessivamente le Clivia, poiché le radici possono marcire nel terriccio fradicio, soprattutto durante l’inverno. Un periodo più secco in inverno, come dicevo prima, aiuta ad avviare la fioritura.

Quanta luce vuole la Clivia?

La Clivia ama la luce intensa, filtrata o indiretta. Evitare il sole diretto in estate perché può bruciare le foglie (in inverno invece non c’è problema, anzi).

La Clivia è sensibile a termosifoni e ad altre fonti di calore, inoltre va tenuta lontana dalle correnti d’aria fredda.

Durante l’inverno è meglio spostare la Clivia in una zona più fresca o non riscaldata, a circa 10°C (ottimi posti come verande e vani scale), in questo modo le si consentirà il periodo di riposo.

La Clivia può tollerare temperature fino a 5°C ma è essenziale fare un adeguato periodo di harden off prima di spostarla da temperature “casalinghe” a quelle più esterne. Allo stesso modo, quando bisognerà riportarla all’interno, va fatto in modo graduale.

Potare la Clivia

Sulla potatura non vi è molto da dire, sicuramente incoraggia le nuove fioriture quello che gli inglesi chiamano deadheading, cioè il taglio dello sfiorito. Una volta che tutti i fiori del grappolo saranno appassiti, sarà sufficiente rimuovere l’intero gambo alla base. È meglio indossare i guanti perché la linfa può irritare la pelle.

Un consiglio è anche quello di tenere le piante di Clivia pulite dalle foglie ingiallite, tagliandole vicino al centro con una forbice ben affilata.

Propagare la Clivia

Vi sono 2 modi per propagare la Clivia:

  1. Per seme
    il seme va raccolto una volta che lo sfiorito dà un frutto che poi si secca. Quando le Clivia vengono coltivate in casa, i loro fiori solitamente non vengono impollinati e anche se le piante possono formare i frutti, i semi all’interno non saranno vitali. Per rimediare a questo, sarà necessario prendere un pennellino, passarlo sulle antere (raccogliendo così il polline) e poi passarlo sui pistilli. Oppure spostare le piante da fiorite all’esterno in un luogo caldo e ombreggiato, per essere impollinate naturalmente.
    I fiori, una volta impollinati, formeranno bacche contenenti semi di grandi dimensioni. Quando i frutti sono maturi, rimuovere i semi e metterli subito a dimora. Le nuove piantine dovrebbero fare capolino nel giro di 6/8 settimane. Innaffiare regolarmente e mantenere la temperatura a 16°C.
    Le nuove piante dovrebbero fiorire dopo tre o quattro anni: i colori dei fiori possono variare rispetto alle piante madri.
  2. Per divisione
    ogni tanto, a maturità, noterete che la Clivia produce naturalmente delle piccole piante a lato della pianta madre. Questi possono essere staccati e rinvasati separatamente in primavera ed estate, come abbiamo fatto nel video del Falangio.
    La nuova piantina va conservata a circa 16°C, in una zona di luce intensa e indiretta, innaffiandola bene e nebulizzando il fogliame finché la nuova Clivia sarà ben radicata e produrrà le foglie. Le nuove piante dovrebbero fiorire dopo un paio d’anni.

Parassiti della Clivia

Le piante di Clivia possono essere oggetto di attacchi da parte della cocciniglia, per contrastarla possiamo utilizzare il nostro solito mix di prodotti naturali di fiducia disciolti in un litro d’acqua:

Per saperne di più su come trattare la cocciniglia vi invito a leggere questo articolo!

Problematiche comuni della Clivia

Le Clivia sono generalmente robuste e senza problemi se coltivate nelle condizioni corrette. Tuttavia, possono sorgere alcuni problemi.

La Clivia non fiorisce

Questa problematica di solito è causata da 5 possibili fattori:

  • overpotting;
  • rinvasi troppo frequenti;
  • troppo caldo in inverno;
  • acqua insufficiente durante la fase di crescita (in questo caso di solito le punte delle foglie diventano marroni);
  • le piante sono troppo giovani (ci vogliono diversi anni affinché possano fiorire).

I fiori della Clivia si nascondono fra le foglie per via degli steli corti

Gli steli corti nella Clivia possono essere causati da un eccessivo caldo durante l’inverno, è importante mantenere la temperature sui 10°C da novembre a febbraio.

Le foglie della Clivia diventano gialle

L’ingiallimento fogliare può essere causato da una mancanza di sostanze nutritive, da eccessive bagnature o dal ristagno idrico.

Per far riprendere una pianta dopo un periodo di stagnazione, è necessario estrarla con cura dal vaso, eliminare le radici danneggiate, sostituire il terreno bagnato con substrato fresco e regolare l’irrigazione per mantenere il terreno leggermente umido, evitando il ristagno d’acqua. Durante l’inverno, è consigliabile ridurre la frequenza dell’irrigazione per favorire un adattamento ottimale alle condizioni stagionali.

Macchie marroni sulle foglie delle Clivia

Solitamente le Clivia manifestano macchie marroni sulle foglie quando queste sono state bruciate dal sole diretto, infatti normalmente è una problematica che si riscontra in estate, quando la luce viene rifratta attraverso una finestra o attraverso le gocce d’acqua sulle foglie.

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