Iscriviti alla nostra newsletter ed entra nel #clangeorgici Iscriviti ora

Cura delle piante

Comincia tutto così.

Un bel giorno vi avvicinate sereni alla vostra pianta, pronti a darle un po’ d’acqua per continuare la sua felice -ed idratata- esistenza e mentre inclinate il polso lasciate vagare lo sguardo fra le foglie.

Che bello il fogliame vero? Tutto colorato, o magari di un verde intenso.

Però è inevitabile, mentre gli occhi si spostano per guardare se alla base sia sbucata qualche nuova, piccola e adorabile fogliolina, vedete LEI.

La maledetta è bianca e pelosetta, come un coniglietto sbucato dal terreno con le peggio intenzioni.

Sbattete gli occhi sperando in uno strano riflesso della luce proveniente dalla finestra. Ma sono le 21 di un freddo febbraio, è già tanto se le lampadine di casa fanno luce, figuriamoci il sole.

Sospirate e smettete di dare acqua a quella povera pianta che ormai sta nuotando (l’indesiderato batuffolo di male non affoga, vi avvisiamo) e con uno sguardo di pietà vi chiedete quando ancora le resta da vivere, se è possibile un trasloco, un’operazione chirurgica di asportazione della muffetta.

Cosa si può dire in questi casi? Si sa che trovare le parole non è semplice.

…Ah no aspettate. Certo che è semplice! Basta coi melodrammi e immergiamoci in questa guida alla battaglia contro la muffa, potrebbe sorprendervi la semplicità con la quale si può sconfiggere un simile problema 😉

Muffa bianca e piante

Ci arrivano spesso richieste d’aiuto inerenti al ritrovamento di muffa bianca sul terriccio delle piante. Spesso infatti capita che sulla superficie del substrato compaiono muffette e/o incrostazioni biancastre anche nei vasi di coltivazione accuratamente tenuti in casa.

Innanzi tutto partiamo tranquillizzandovi, nella maggior parte dei casi, non è nulla che possa influire sulla salute della pianta.

Esteticamente però rappresentano un brutto dettaglio, per questo motivo vale la pena approfondire l’argomento, scoprendo come questa muffa si crea e come eliminarla.

Cause della muffa

La muffa bianca solitamente ha origine da due cause principali abbastanza canoniche:

  1. vere e proprie muffe causate dalla decomposizione di elementi organici (es: corteccino). Le muffe hanno un ruolo primario di attacco della sostanza organica che dev’essere mineralizzata, in questi casi si caratterizza per essere pelosa. Per evitare -o limitare- la sua formazione è necessario prestare attenzione a non lasciare parti morte della pianta (come ad esempio le foglie cadute) sulla superficie del terreno. In casa quindi, massima pulizia della pianta! Altre volte queste muffe possono scaturire dalla presenza di materiale grossolano all’interno del terreno. Questa evenienza si verifica solitamente con terricci di scarsa qualità ma purtroppo nemmeno col migliore dei substrati si può avere la certezza al 100% di non vedere mai la muffa.
    Se decidete di utilizzare del materiale organico per concimare la pianta (es: fondi del caffè), ricordate che è buona norma prima far compostare tali materiali, in questo modo non rischiamo che tutta questa sostanza organica permanga sulla superficie causando l’ormai nota problematica.
  2. la seconda ipotesi non è inerente alla presenza di vere e proprie muffe, ma si tratta piuttosto di depositi minerali sempre di colore biancastro. In questi casi la superficie del terreno funge da filtro e quando l’acqua evapora rimangono sul terreno dei residui minerali solitamente di origine calcarea. In questi casi la “muffa” non sarà pelosa ma somiglierà più ad una crosticina composta da tanti granelli.
Muffa causata dalla decomposizione di materia organica

In entrambe le casistiche, solitamente i problemi vengono innescati da un eccesso idrico e da una scarsa esposizione luminosa.

Depositi minerali simili a muffa

Come risolvere il problema

Abbiamo già chiarito che la muffa bianca non è un vero problema per la pianta, sottolineiamo quindi che la soluzione non è quella del rinvaso che causerebbe solo stress alla pianta.

Nel primo caso se vedessimo che ci sono elementi grossolani su cui si sta formando la muffa basta semplicemente rimuoverli e gettarli. Altrimenti (sia nel primo che nel secondo caso) sarà sufficiente togliere la terra che presenta segni di muffa e sostituirla.

Per prevenire questo fenomeno consiglio l’utilizzo di un ottimo terriccio e l’utilizzo della subirrigazione, la quale non arrivando mai a bagnare gli ultimi centimetri di terriccio superficiale non causa né l’innesco dei processi di decomposizione che causano poi le muffe né il deposito di minerali.

Condividi questo articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenti

  1. Ambra Leonardo (Modifica)

    Ciao, purtroppo io ho viste alzando la pianta, cioè guardando i fori di drenaggio del vaso per vedere se ci fossero radici che fuoriuscivano, non so bene riconoscere se sia calcare o muffa, dovrei rinvasare?

  2. Sebastiano (Modifica)

    Ciao Ambra, grazie per avermi scritto. La questione rinvaso resta separata da quella della muffa: se la pianta ha bisogno procedi con il rinvaso ma non farlo per via della sola muffa. Puoi spiegarmi in che punto della zolla è la patina bianca?

Articoli correlati