Contro il freddo (e non solo): Algatron
La scorsa settimana abbiamo parlato di come gestire al meglio il rientro in casa delle tropicali, nel caso in cui abbiamo fatto fare loro una vacanzina in esterna durante la stagione calda. Ho anticipato qualche trucchetto per estendere il loro periodo di permanenza fuori, citando, fra gli altri, l’utilizzo di un biostimolante a marchio Cifo denominato Algatron.
>>> PUOI ACQUISTARE ALGATRON QUI <<<
E’ passato a trovarmi Lorenzo, green advisor di Cifo: a lui ho rivolto le domande che più frequentemente ci poniamo circa l’utilizzo di Algatron ed è stato interessante ricevere qualche informazione in più, direttamente da chi ha partecipato all’ideazione del preparato. Cose interessanti, come la sua origine. Algatron infatti nasce in un lago canadese, entro una riserva indiana. Ma andiamo con ordine…
Che cos’è Algatron?
Algatron è una specialità Cifo in soluzione liquida che rientra nella categoria dei biostimolanti. Dei biostimolanti abbiamo già parlato in un precedente articolo dove abbiamo spiegato come il loro ruolo è quello di stimolare i processi naturali della pianta, aumentandone la tollerabilità agli stress. Si differenziano dunque dai classici concimi perché apportano energia già pronta all’utilizzo anziché elementi nutritivi come Azoto, Fosforo, Potassio, Calcio e Ferro.
È un prodotto bio? Posso mangiare tranquillamente ciò che tratto?
Algatron è totalmente biologico e di conseguenza non lascia residui. Essendo un prodotto biologico può essere impiegato sia su piante ornamentali verdi e fiorite sia su piante edibili quali aromatiche, frutta e verdura.
Cosa contiene e come viene prodotto?
Algatron contiene solo ed esclusivamente estratti di un’alga chiamata Macrocystis integrifolia. Questa alga cresce, fra gli altri, in un lago presso uno stabilimento canadese di Cifo, situato all’interno di una riserva indiana. Nel periodo di massima vegetazione cresce fino a 50 cm al giorno e viene raccolta non appena sfiora il pelo dell’acqua. Successivamente alla raccolta, essa viene lavorata solo tramite processi meccanici per mantenere integre le sue caratteristiche e i suoi contenuti. Nessun agente chimico è utilizzato durante il processo di lavorazione. Si utilizzano invece tecniche diverse come ad esempio gli ultrasuoni: mediante questi impulsi viene frammentata la parete cellulare dell’alga senza alterarne il contenuto.
Quando va usato?
Si può utilizzare durante tutto il ciclo vegetativo con particolare efficacia nelle fasi di semina, rinvaso e soprattutto nel periodo che precede l’inverno. Può essere tranquillamente utilizzato con la cadenza di un concime liquido, ogni 10/14 giorni. Essendo però un fitostimolante non sostituisce la concimazione in quanto, come anticipato, non apporta elementi nutritivi ma può essere miscelato al concime per ottenere un composto più completo.
Perché usarlo?
Algatron migliora ogni aspetto della vita delle nostre piante, fortificandola e rinvigorendola, migliorandone la radicazione. Ma il suo effetto principale è espresso nei confronti degli stress abiotici (ambientali) come sbalzi termici e idrici e più in generale di tutti gli stress di natura climatica.
Come agisce sulla fisiologia della pianta?
L’alga Macrocystis contiene delle sostanze come il mannitolo, le laminarine e le betaine, che aumentano la concentrazione di soluti nelle cellule delle piante, creando un equilibrio con l’ambiente esterno ed impedendo così la fuoriuscita di acqua dalla cellula per osmosi. L’utilizzo di Algatron aiuta le piante a riequilibrare l’idratazione in caso di stress termici o idrici. In caso di caldo eccessivo la pianta sarà ben idratata impedendo la fuoriuscita di liquidi mentre in caso di freddo eccessivo questa sua idratazione aiuterà a regolare il calore all’interno di essa.
Cosa troviamo in etichetta?
Sul fronte possiamo osservare tre simboli: il primo certifica il prodotto come consentito in agricoltura biologica, gli altri due invece aiutano il consumatore a capire la funzione d’uso del prodotto. La dicitura ‘specialità‘ indica che è un prodotto esclusivo, messo a punto dai laboratori Cifo e testato in campo. Nella parte posteriore della confezione troviamo invece esplicitato in modo semplice e accompagnate da una grafica intuitiva le dosi e le modalità di utilizzo. Per l’applicazione fogliare è necessario metà tappo ogni due litri di acqua mentre per l’applicazione al terreno somministriamo un tappo intero ogni due litri di acqua. Con entrambi i metodi di applicazione è bene ripetere i trattamenti ogni 12 giorni circa.
Quindi Algatron si può somministrare anche per via fogliare?
Il suo effetto non cambia se somministrato per via fogliare o radicale. La via fogliare può essere preferita nel caso in cui la pianta abbia subito uno stress idrico per eccessiva irrigazione. In questo caso la radice essendo sotto stress non riesce ad assorbire né acqua né nutrimento e un’applicazione al terreno con Algatron diluito in acqua peggiorerebbe solo le cose.
>>> PUOI ACQUISTARE ALGATRON QUI <<<
Personalmente Algatron non manca mai nel mio armadietto da combattimento. Siccità e overwatering colpiscono anche le mie piante quando non sto troppo attento e più di una volta Algatron mi ha salvato in corner. Spero possa aiutare anche voi, soprattutto in questa fase di cambio stagione, con temperature che si abbassano repentinamente cogliendoci spesso di sorpresa.
Spero che Lorenzo torni presto a trovarci, mi piacerebbe approfondire la mia conoscenza di altri prodotti Cifo. E a voi piace come idea? Fatemelo sapere!
A presto #clangeorgici e … ricordate: ‘l’inverno sta arrivando‘.
Commenti
vorrei sapere se ingerito un sorso di una bottiglia di 2 litri con mezzo tappino
puo’ causare danni
Non credo, fammi sapere come stai.
La scheda di sicurezza del prodotto segnala questo
In caso di ingestione:
Non indurre il vomito.
Ricorrere immediatamente a visita medica.
Non somministrare nulla che non sia espressamente autorizzato dal medico.
4.2. Principali sintomi ed effetti, sia acuti che ritardati
Non sono noti episodi di danno alla salute attribuibili al prodotto.
4.3. Indicazione dell’eventuale necessità di consultare immediatamente un medico e di trattamenti
speciali
Trattamento:
Nessuno
Per la versione ingrale rimando qui https://www.venditapianteonline.it/wp-content/uploads/2023/06/ALGATRON.pdf
Buongiorno Sebastiano,
Innanzitutto grazie mille per la serietà e la passione con cui svolgi il tuo lavoro informativo e didattico, spero di riuscire a visitare il tuo vivaio un giorno (abito a Roma).
Ho una domanda o meglio una situazione disperata che vorrei tanto risolvere… vorrei salvare il mio banano rosso (enseta ventricosum Maurelii) che tengo in casa. Purtroppo ha un grave marciume radicale, ho effettuato un primo rinvaso con terriccio idoneo ma niente,alla fine è rimasto completamente senza radici, ma con il finto fusto ancora verde.
Sto provando a farlo radicare nuovamente in acqua a cui ho
aggiunto un po di Algatron. Cosa ne pensi? Potrebbe funzionare?
Hai dei consigli su come poter recuperare una pianta che resta completamente senza radici?
Ti ringrazio anticipatamente
Per l’attenzione e in attesa di una tua risposta ti auguro una buona giornata e buon lavoro.
Paola
Ciao Paola, ti aspetto volentieri 🙂
Allora: i banani sono piante particolari. Il loro ‘tronco’ in realtà non è che un finto fusto ed è la somma dei piccioli fogliari. Il vero fusto (e cuore vitale della pianta) è in una specie di grosso bulbo sotterraneo chiamato cormo. Ora, finché il cormo è sano, sodo e privo di marciumi, in teoria il banano può rivegetare. Controlla la salute del cormo e la presenza di un cerchio che è la gemma dalla quale partono le foglie, senza quello sarà dura.