Come mettere a dimora una pianta!
Avete appena cliccato su “conferma” e l’ordine è partito.
Avete preso dal nostro vivaio la pianta che desideravate da tanto, magari un bel cespuglio ornamentale, oppure un albero dalla maestosa fioritura? O uno che vi garantirà della frutta fresca direttamente dal vostro giardino?
Perfetto, è una bella sensazione quella di riuscire a procurarsi ciò che si desidera.
Sì, tutto bellissimo, ma cos’è questa vocina? Mentre il dito festeggia il fatidico “click” il cervello comincia a chiedersi quale sarà il passo successivo. Sì, insomma, l’albero arriverà e noi vorremmo subito sfoggiarlo nel nostro giardino, ma come?
Beh, dobbiamo metterlo a dimora!
Niente panico, siamo qua per spiegarvi come!
TEMPISTICHE
È importante iniziare questo articolo parlando un po’ di quando è il momento giusto per mettere a dimora una pianta.
Siamo lieti di dirvi che, in realtà, non c’è un “momento giusto”. Le piante che prendete dai vivai hanno un apparato radicale già sufficientemente sviluppato, cosa che gli permette di acclimatarsi senza eccessive problematiche. Naturalmente, in dettaglio, noi possiamo parlare con certezza soltanto del nostro vivaio e qui possiamo dirvi che tutte le piante che acquistate da noi sono coltivate in contenitore, pratica che consente loro di poter essere messe a dimora durante tutto l’arco dell’anno, con una garanzia di attecchimento quasi del 100%.
Naturalmente queste linee guida tornano utili anche per gli alberi ornamentali o da frutto e per i cespugli, che avete sempre tenuto in vaso e adesso vorreste spostare in piena terra.
Riassumendo, la florovivaistica moderna si è orientata sulla coltivazione in contenitore per avere una maggiore garanzia di attecchimento e per la possibilità di mettere a dimora le piante tutto l’anno. per quanto riguarda gli alberi in vaso non vi sono limiti legati al periodo dell’anno, soltanto è meglio evitare i giorni eccessivamente caldi, a meno che non vogliamo stare molto attenti alle bagnature o i giorni in cui il terreno appare gelato.
DOVE METTERE L’ALBERO A DIMORA
Non riuscite a scegliere dove piantare il vostro albero? In effetti non è una facile decisione, spostarla sarà poi ben difficile!
Per cercare di aiutarvi a prendere questa decisione, ecco un piccolo elenco di fattori da tenere in considerazione:
- esposizione luminosa richiesta;
- ingombro della pianta a maturità;
- resistenza ad eventuali correnti d’aria;
- contesto estetico.
COME SI METTE A DIMORA UNA PIANTA?
Quella della messa a dimora non è un’operazione particolarmente complessa, però è necessario svolgerla con attenzione, in modo da non commettere errori che potrebbero causare problemi alla pianta stessa.
Vediamo subito come fare!
FASE 1 – PREPARARE LA PIANTA
- Estrarre la pianta dal vaso. Per farlo basta picchiettare sul vaso tenendo ben salda la pianta, stando comunque attenti a non danneggiarla;
- Rompere il pane di terra intorno alle radici aiutandosi, se necessario, con un coltello (è sufficiente fare delle incisioni laterali con la lama);
- Immergere la zolla di terra nell’acqua, in questo modo, mentre noi andremo avanti con le operazioni, lei avrà il tempo per idratarsi.
FASE 2 – LA BUCA ED IL TERRENO
- Controllate il terreno, se è troppo pesante, duro o asciutto, inumidirlo con dell’acqua, in questo modo sarà più semplice scavare;
- Scavare la buca. Per scavarla non vi servirà altro che una vanga, però fate attenzione alle dimensioni, la buca dev’essere almeno il doppio del diametro del vaso. Se il terreno vi sembra pesante allora ingrandite ancora la buca, fino a renderla 3 volte più grande;
- Soprattutto se il terreno è molto compatto (ad esempio, argilloso), scavare anche in profondità per smuovere la terra: l’obiettivo è permettere alle radici un’agevole uscita dal pane di terra per colonizzare l’area circostante ed espandersi. Può essere utile scavare un po’ più in profondità e posare sul fondo uno strato di materiale drenante (come il ghiaietto, la pomice, l’argilla espansa, il lapillo, etc.);
- È possibile alleggerire il terreno miscelando la terra di scavo con materiali grossolani, come sabbia, pomice, oppure con terriccio, ma anche altri materiali organici spesso facilmente reperibili, come le foglie secche. Gli aghi di pino sono un ottimo acidificante naturale del terreno e possiamo preferirli ad altri materiali se dobbiamo mettere a dimora piante acidofile come le azalee e i rododendri.
FASE 3 – METTERE A DIMORA LA PIANTA
- Se ne avete a disposizione sul fondo della buca, potete anche mettere del letame. Se non è maturo sarà però necessario interporlo con uno strato di terra che lo separi dall’apparato radicale del fusto. Non sottovalutate questo passaggio perché il letame non maturo fermenterà e questo causerà un aumento delle temperature che, se a contatto, potrebbe danneggiare le radici. Invece frapponendo la terra si creerà una sorta di letto caldo che sarà molto utile alla pianta;
- Posizioniamo sul fondo della buca la zolla di terra tirata fuori dall’acqua e individuiamo il colletto: è facile nelle piante allevate in vaso, perché è la zona che emerge dalla superficie e collega l’apparato radicale al fusto;
- Una volta che il lavoro sarà terminato la superficie della zolla dovrà essere allineata con quella del terreno circostante e il colletto non dovrà essere sotterrato, questo per scongiurare l’insorgere di marciumi che potrebbero uccidere la pianta;
- Quando posizionerete la pianta per vedere se la buca è abbastanza profonda fate in modo che sia leggermente sopraelevata, perché sicuramente il terreno tenderà ad assestarsi;
- Ricoprire la buca riempiendo i volumi laterali;
- Una volta che la buca è piena, pressare con delicatezza la terra riportata.
FASE 4 – LIVELLARE IL TERRENO
- Questo punto non è obbligatorio ma rimane una buona pratica: creare un piccolo cordolo attorno alla buca per facilitare la somministrazione dell’acqua (circa 15-20 litri a seconda della dimensione della pianta di partenza);
- Potremo notare come la fanghiglia creatasi cala, questo significa che il terreno si sta assestando attorno alle radici, aderendo in modo opportuno;
- Aggiungere ancora un po’ di terreno, in modo da allineare nuovamente il livello del terreno della zolla con quello del piano di campagna;
- “Le radici devono sentire le campane”, diceva il nonno, e chi oserebbe mai mettere in dubbio la saggezza di un nonno? Quindi verifichiamo sempre che il colletto non risulti seppellito;
FASE 5 – ULTIMARE I LAVORI
- Soprattutto in Estate e in Inverno è buona pratica pacciamare l’area di lavoro in modo da proteggere l’apparato radicale dal freddo invernale o dall’evaporazione dell’acqua in Estate;
- In alcuni casi potrebbe essere necessario piantare un palo tutore: in questi casi l’ideale è posizionarlo prima dell’impianto, dopo aver scavato la buca a circa 20cm dal centro, in questo modo non andremo ad intralciare la posa della zolla;
- Come dicevamo quando parlavamo delle tempistiche, ricordiamo che se ci troveremo in una stagione calda, non dovrà mai mancare umidità nel terreno: è un momento stressante per la pianta e le radici non devono soffrire mai la sete o si bruceranno;
- La concimazione non è obbligatoria, ma consigliamo di somministrare del concime contenente potassio per aiutare le radici in questa prima fase di sviluppo. Il concime va distribuito uniformemente sotto la proiezione della chioma, evitando di fare dei mucchietti, allo stesso modo esagerare non va bene, oltre a non comportare alcun beneficio potrebbe addirittura rivelarsi nocivo per la pianta.
Ecco fatto! Se avrete seguito tutti i passaggi con una certa cura sicuramente la vostra pianta si sentirà subito a casa nel nuovo terreno. A voi adesso non rimane che ammirarla crescere e diventare ancora più rigogliosa!
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Commenti
molto chiaro e molto utile.Grazie
CONSIGLI CHIARI E UTILISSIMI! GRAZIE
💚💚
Grazie Gilberto 💚