Dal bulbo di Amaryllis alla pianta: guida completa!
La settimana scorsa abbiamo incontrato gli Amaryllis nell’articolo sui regali particolari da fare a Natale, e come vi avevamo promesso, eccoci a pararne di nuovo in un articolo dedicato completamente a questi meravigliosi bulbi autunnali!
Come si pianta un bulbo di Amaryllis
Oggi impariamo a far crescere un bellissimo fiore di Amaryllis dal bulbo in 5 facilissimi passi.
È un’attività davvero carina da fare con i bimbi perché durante le vacanze di Natale o comunque in un breve arco di tempo, potranno osservare lo sviluppo di un bulbo dalla partenza al fiore, vedendo così man mano l’operato della natura.
Inoltre l’Amaryllis è un fiore spettacolare e colorato che fa sempre bella mostra nelle case! Raramente si trovano piante così facili da far crescere e dotate di fiori tanto vistosi: i pattern e i colori sono tantissimi, quelli che potete acquistare sul nostro sito spaziano dal rosso, al rosa, al bianco.
1. La scelta del bulbo di Amaryllis
Si parte sempre dalla scelta del bulbo, prestando molta attenzione alle dimensioni. Con un bulbo troppo piccolo si otterranno piante meno vigorose e con meno fioriture, quindi ottimo sarebbe partire da una grandezza di 8/10 cm di diametro.
Quando si acquista il bulbo è necessario accertarsi che sia sodo al tatto e che non presenti zone molli o, peggio, marcescenti.
Se non è possibile piantarlo subito meglio stoccarlo in un luogo freddo, la cui temperatura si aggiri sui 5-10°C per evitare che possa danneggiarsi irreparabilmente.
2. Scegliere il vaso dove piantare l’Amaryllis
Una scelta importante quando si parla della cura dell’Amaryllis è la scelta del vaso, il consiglio è di porre attenzione soprattutto a due aspetti:
- misura del vaso
agli Amaryllis piace un po’ stare alle strette, quindi bisogna cercare un vaso che lasci circa 5 cm di bordo tra la parte più larga del bulbo e il bordo superiore del vaso; - tipo di vaso
è possibile usare quello che preferite, anche se noi consigliamo i vasi in terracotta: un perfetto mix fra estetica e peso (aspetto molto importante per far si che la pianta possa svilupparsi senza perdere l’equilibrio).
Fori di drenaggio nei vasi
Ogni vaso, anche il più bello che potete avere, va assolutamente forato e accompagnato ad un sottovaso. Nel caso in cui abbiate fra le mani un vaso non forato non preoccupatevi, armatevi di punte per trapano per vetro e con cautela create i buchi necessari.
3. Substrato
Il drenaggio del substrato è sempre importante ma, nel caso si abbia a che fare coi bulbi, questa importanza è ancora maggiore.
Noi come sempre vi proponiamo il nostro One plus, terriccio drenante e arricchito da micorrize.
In caso aveste a che fare con un substrato piuttosto scarso è possibile integrarlo utilizzando 2 o 3 parti del terriccio insieme a 1 parte di perlite, pomice, lapillo o un altro materiale grossolano che vada a favorire il drenaggio.
4. invaso
Un altra fase importante è quella dell’invaso del bulbo di Amaryllis, il quale deve emergere di ½ o 1/3 del bulbo rispetto al terreno.
La cosa fondamentale è che la spalla e il collo del bulbo non devono mai essere seppelliti.
Per eseguire al meglio l’invaso è necessario posizionare un po’ di terra sul fondo del vaso facendo i necessari tentativi per accertarsi che il bulbo sia posizionato correttamente.
Alla fine lasciare circa tre centimetri di spazio fra la terra e la cima del vaso, creando così un bordo vuoto che consentirà di contenere il terreno e l’acqua durante le bagnature.
5. Come bagnare il bulbo di Amaryllis
Per bagnare il bulbo di Amaryllis non ancora germogliato è importante lasciare asciugare il terreno fino ad una profondità approssimativa di 8-10 cm, in seguito sarà sufficiente irrigare quando i primi 2 cm saranno asciutti.
Prendersi cura degli Amaryllis
Gli Amaryllis sono piante che amano il sole, la loro posizione ideale è quindi immediatamente davanti alla finestra più soleggiata.
Una corretta illuminazione è fondamentale per gli Amaryllis, in quanto la scarsità di luce potrebbe manifestarsi con foglie deboli, fragili e la caduta delle stesse.
I fiori degli Amaryllis
Gli Amaryllis solitamente generano prima i gambi dei fiori ed, in seguito, arriva la crescita delle foglie, è però possibile, in alcuni casi, che entrambi appaiano contemporaneamente.
Ogni bulbo darà vita ad almeno un gambo, ma molte volte ne cresceranno anche due (soprattutto se si inizia con un bulbo grande)! Ogni stelo produce tipicamente 4-6 fiori enormi, quindi anche con un solo gambo si potrà avere una bella e colorata pianta.
Prolungare la vita dei fiori degli Amaryllis
Prendersi cura dello sviluppo ideale dei fiori dell’Amaryllis richiede qualche attenzione in più, ma niente di difficile! È importante variare regolarmente l’orientamento della pianta mentre cresce. Poiché il gambo del fiore tende a curvarsi verso la finestra in modo abbastanza celere, quando si osserva che il gambo sta raggiungendo la finestra, è consigliabile ruotare la pianta di 180 gradi affinché il gambo si riallinei.
Quando i boccioli dei fiori iniziano ad aprirsi, la pianta va messa al riparo dal sole diretto, in questo modo si prolungherà la vita dei fiori.
Man mano che i fiori appassiscono, è consigliato reciderli, procedendo a rimuovere l’intero gambo. Bisogna però evitare, una volta che la pianta ha finito di fiorire, di togliere le foglie, in modo che la pianta possa continuare a farle crescere per diversi mesi prima di indurre un periodo di dormienza.
Domande frequenti sull’Amaryllis
È necessario immergere in acqua il bulbo di Amaryllis prima di piantarlo?
Non è necessario immergere il bulbo di Amaryllis in acqua prima di procedere con la messa in terra, a meno che al momento dell’acquisto il bulbo e le radici sembrino molto disidratati. In questo caso è possibile immergere le radici e la base del bulbo in una ciotola di acqua tiepida per qualche ora prima di piantarlo.
Quando piantare i bulbi di Amaryllis?
Se vuoi godere dei fiori durante le festività natalizie, metti a dimora il bulbo nel terreno circa 6-12 settimane prima di Natale. I tempi possono variare in base alle condizioni di crescita, come la luce e la temperatura.
Se si desidera accelerare la velocità con cui la pianta fiorisce, fornire calore dal basso potrebbe essere la chiave giusta. Può essere posizionata su un tappetino di propagazione (disponibile su Amazon) o semplicemente sopra un radiatore, a condizione che la pianta si trovi ancora in una posizione soleggiata.
Gli Amaryllis fioriscono ogni anno?
Sì! Garantendo alla pianta di Amaryllis le giuste cure queste piante torneranno a fiorire anno dopo anno.
La tassonomia dell’Amaryllis
È necessario fare subito una premessa di tipo tecnico: non stiamo parlando dell’Amaryllis belladonna, sono piante che in realtà appartengono al genere botanico Hippeastrum, originario dell’America centromeridionale e che comprende più di 100 specie.
La storia della nomenclatura botanica di queste piante è un argomento piuttosto complesso.
La prima questione riguarda la correttezza del nome Amaryllis L.. Nel 1753, Carl Linneo introdusse il nome Amaryllis belladonna come specie tipo del genere Amaryllis insieme ad altre otto specie nella sua opera Species Plantarum. Linneo aveva precedentemente lavorato nell’azienda di George Clifford tra il 1735 e il 1737, descrivendo le piante nel suo Hortus Cliffortianus nel 1738. In quel periodo, sia le piante sudafricane che sudamericane erano classificate nello stesso genere. Entro il XIX secolo, Amaryllis era diventato un genere polimorfo con circa 50 specie. Nel 1819, il botanico inglese William Herbert iniziò a separare il genere, identificando 14 specie nel nuovo genere Hippeastrum nel 1821 e lasciando solo tre specie in Amaryllis. Herbert trasferì altre specie di Amaryllis in nuovi generi, contribuendo al processo di suddivisione.
Dibattito sulla nomenclatura
La questione cruciale riguarda se la pianta originale di Linneo sia di origine sudafricana (ora Amaryllis) o sudamericana (ora Hippeastrum). Se la seconda opzione fosse corretta, il nome corretto per il genere Hippeastrum dovrebbe essere Amaryllis, richiedendo un nuovo nome per il genere sudafricano. Nel 1938, Johannes Cornelius Theodorus Uphof ha suggerito che la pianta fosse Hippeastrum equestre, descritto da Linneo il Giovane nel 1781-3. Questa proposta ha scatenato un dibattito che ha portato a una decisione al 14° Congresso Botanico Internazionale nel 1987. La decisione stabilisce che Amaryllis L. dovrebbe essere un nomen conservandum, basato su un campione di Amaryllis belladonna sudafricana. Pertanto, Amaryllis L. è considerato il nome corretto per il genere sudafricano, non per il genere sudamericano (Hippeastrum).
Rivendicazione per Leopoldia
Il secondo problema riguarda se il nome dovrebbe essere Leopoldia. Nel 1819, Herbert aveva proposto Leopoldia come nomen provisorium (nome provvisorio) per lo stesso taxon che chiamava Hippeastrum nel 1821. Anche se successivamente Leopoldia fu convalidato (cioè divenne il nome corretto), questo fu trascurato, e anziché Leopoldia, fu utilizzato Hippeastrum per il genere delle amarillidi del Nuovo Mondo.
Commenti
Molto chiaro bravi
Grazie mille Consolata 😊
Ho tanti bulbi di amarillis ancora nei vasi in cui li ho comprati fioriti. Ogni anno rimettono il loro fogliame ma non sono più fioriti. Li adoro e ogni inverno ne acquisto qualcuno ma una volta sfioriti mai più un fiore. Cosa posso fare? In cosa sbaglio? Grazie x le delucidazioni
Ciao Vera, proverei anzitutto con un concime minerale (qualcosa che hai in casa, mi raccomando minerale, non organico). Puoi usare un universale anche, come questo https://www.venditapianteonline.it/shop/concime-universale-polvere-solubile-asso-di-fiori-cifo/ . Lo terrei dato durante tutta la fase di vegetazione nel quale ha foglie, secondo le dosi e le cadenze in etichetta.
Poi è importante il discorso che trovi nell’articolo circa le temperature basse durante il riposo, deve sentire una sorta di ‘inverno’.
Il.mio amarilis è stato tutta l’estate fuori al sole ha messo 3 belle foglie ed ora per Natale aspetto i fiori.Forse ho sbagliato a metterlo all’aperto?
Ciao Ida, se vuoi i fiori a Natale devi ‘imbrogliarlo’ come faccio qui, mandandolo a riposo in autunno. Diversamente ti fiorirà in primavera come natura comanda 🙂