(falsa) Rosa di Gerico, come coltivare la pianta della resurrezione
La falsa Rosa di Gerico (Selaginella lepidophylla) è una pianta decisamente fuori dal comune: ha infatti sviluppato, durante milioni di anni di evoluzione, delle strategie incredibili per sopravvivere.
La Selaginella lepidophylla è conosciuta anche col nome di “Pianta della Resurrezione” per la sua capacità di disidratarsi completamente in presenza di forte aridità senza però morire, richiudendosi su se stessa; portata a contatto con l’umidità essa è in grado di aprirsi e riprendere un colore verde intenso, riattivando completamente le proprie funzioni metaboliche.
Strategie di sopravvivenza
In questa prima parte dell’articolo cercheremo di capire il meccanismo di funzionamento della pianta. Vi rimando alla seconda parte per i nostri consigli su come prendercene cura, essendo una pianta curiosa e facile da gestire anche nelle nostre case.
Habitat
La falsa Rosa di Gerico è una pianta originaria del deserto del Chihuahua, una zona arida dell’America settentrionale compresa tra il Messico e gli USA connotata da temperature che raggiungono i 35-40°C e piogge poco abbondanti, concentrate soprattutto durante la stagione estiva.
La flora spontanea di questa zona è tipicamente xerofita, avvezza a lunghi periodi di siccità. Ogni pianta qui ha adottato diverse strategie per sopravvivere ma quella della Selaginella lepidophylla è tra le più affascinanti.
Criptobiosi
Adattata all’ambiente desertico, la falsa Rosa di Gerico può sopravvivere senza acqua per diversi anni, disidratandosi fino a conservare solo il 3% della sua massa. In tali condizioni la Selaginella lepidophylla può restare vitale anche per 20 anni, in attesa di una pioggia che le permetterà di tornare al suo stato vegetativo. Ciò che rende possibile la sua sopravvivenza durante lunghi periodi di disidratazione è l’innesco di un meccanismo noto come criptobiosi.
La criptobiosi è uno stato di vita nel quale il metabolismo viene interrotto in risposta a condizioni ambientali avverse (non solo essicazione ma anche congelamento o mancanza di ossigeno). Tale fenomeno non interessa solo il mondo vegetale ma anche altri organismi semplici come alcuni crostacei e i tardigradi.
Il ‘conservante’ che permette a questi esseri viventi di mantenere in stasi i propri organi è uno zucchero chiamato trealosio. Per chi volesse approfondire il ruolo di questo disaccaride nella fisiologia della Selaginella segnalo questo interessante paper in proposito.
Altro stratagemma attuato dalla falsa Rosa di Gerico è quello di staccarsi dal proprio apparato radicale, quando le condizioni di siccità permangono a lungo. La pianta inizia così a rotolare nel deserto, sospinta dal vento, alla ricerca di zone umide. Quando ne incontrerà, potrà reidratarsi e attecchire nella nuova posizione.
Limiti alla ripresa vegetativa
Non sempre la Selaginella lepidophylla è in grado di risorgere: se la disidratazione è troppo rapida oppure in caso di alternanza irregolare tra siccità e condizioni umide, la pianta non ha il tempo sufficiente per produrre il trealosio e prepararsi adeguatamente alla fase ametabolica.
Allo stesso modo, la capacità di disseccare e reidratarsi può diminuire nel tempo e normalmente dopo alcune decine di cicli alternati disseccamento/crescita la pianta muore definitivamente.
Cura della falsa Rosa di Gerico
Come anticipato, coltivare in casa la falsa Rosa di Gerico è piuttosto semplice, basta seguire alcune semplici regole.
Risvegliare la falsa Rosa di Gerico
Se acquistate dal nostro vivaio online la Selaginella lepidophylla, essa vi sarà recapitata nello stato di dormienza.
Per resuscitarla basterà porla a contatto con l’acqua, vaporizzandola abbondantemente o immergendola (anche non completamente) per qualche ora in una ciotola contenente acqua preferibilmente demineralizzata o distillata. Può essere usata l’acqua piovana o quella del condizionatore.
Una volta messa in acqua ci vorranno dalle tre alle quattro ore perché la pianta cominci dispiegarsi ed entro pochi giorni tornerà come nuova.
Una volta apertasi, evitate di prolungarne il contatto diretto con l’acqua (si possono creare marcescenze) e spostatela in un piattino o in una ciotolina. Non ci sono regole precise su come accomodare al meglio la pianta, l’unica accortezza e non lasciarla a mollo nell’acqua.
Come innaffiare la falsa Rosa di Gerico
La falsa Rosa di Gerico può sopravvivere anche anni senza acqua, entrano in una sorta di dormienza, l’aspetto è caratteristico: secco e con le fronde arricciate verso l’interno, a forma di palla. Se accade è necessario rimetterla in acqua e attendere circa un giorno perché si riprenda.
Per idratare e mantenere verde questa pianta la si può mettere in un contenitore piena di sassi e con dell’acqua che arrivi appena sopra il livello dei sassi, in modo che la pianta possa galleggiare senza immergersi troppo.
Una buona routine può essere quella di lasciare l’acqua appena sotto il livello dei sassi in maniera tale da non entrare in diretto contatto con la pianta, fornendo comunque una certa umidità alla sua vegetazione.
Il livello dell’acqua si abbasserà naturalmente con l’evaporazione e quando si sarà azzerato provvederemo a riportare acqua nel contenitore, restando sempre sotto la superfice del ghiaietto.
Non sono piante fatte per vivere in immersione, quindi se lasciate costantemente in acqua rischieranno di marcire; in linea di massima ogni due settimane sarebbe ideale lasciarle completamente asciugare.
La Selaginella lepidophylla è piuttosto sensibile alla qualità dell’acqua, è quindi consigliato, come anticipato, utilizzare acqua piovana, distillata o acqua del rubinetto filtrata o lasciata riposare per una notte.
Esposizione luminosa della falsa Rosa di Gerico
Anche se in natura è esposta al cocente sole del deserto, la falsa Rosa di Gerico predilige esposizioni con luce intensa ma indiretta. Questo perché non sono avvezze a quel tipo di luce, crescendo tipicamente fra le nostra mura domestiche.
La luce solare va quindi schermata nei mesi caldi dell’anno mentre è possibile fornire anche luce diretta durante i mesi più bui dell’autunno e dell’inverno.
Idealmente dovrebbero avere 12 ore di luce al giorno.
Che temperature vuole la falsa Rosa di Gerico
Nonostante vengano dal deserto, le false Rose di Jericho sono piuttosto sensibili alle variazioni di temperatura estreme ed è quindi meglio evitare di esporle a temperature troppo calde o troppo fredde.
Riescono a sopportare temperature in un range che va dai 18 ai 30°C. L’ideale rimangono tutte le temperature a metà fra i due estremi (21-26°C). Temperature sotto i 15°C potrebbero far richiudere la pianta che può comunque tollerare minime di 10°C.
Attenzione anche ad evitare di posizionare le piante vicino a fonti d’aerazione o a finestre con troppi spifferi.
Che umidità vuole la falsa Rosa di Gerico
L’umidità ottimale è superiore al 50% e normalmente tale valore è presente negli ambienti domestici. Coltivare la pianta sui ciottoli umidi aiuta a garantire un buon grado di umidità ma se questo non fosse sufficiente e la pianta dovesse iniziare ad arricciare le foglie, è possibile intervenire vaporizzando la vegetazione.
Quale substrato scegliere per la falsa Rosa di Jericho
Il terreno non è una necessità per questa pianta, è infatti possibile non utilizzarlo. Per far crescere la falsa Rosa di Jericho è sufficiente una ciotola di ciottoli leggermente coperta d’acqua.
Se però si preferisce, una volta che la pianta è idratata, può essere trasferita nel terreno e coltivata come una normale pianta in vaso. In questo caso servirà un terriccio ben drenante. Possiamo usare un terriccio specifico per piante grasse o un buon universale che sia completo di inerti come la pietra pomice. Consigliamo di usare One o One Plus.
Spesso le piante cresciute nel terriccio presentano vegetazioni più piene.
La concimazione ideale per la falsa Rosa di Jericho
Non è una pianta che richiede molte attenzioni per quanto riguarda le concimazioni. Basterà ogni tanto dare del fertilizzante per piante d’appartamento nell’acqua di bagnatura: il mio consiglio è di utilizzarlo durante la primavera e l’estate ma in quantità molto ridotte (1/10 della consueta dose).
Propagare la falsa Rosa di Gerico
La falsa Rosa di Jericho ha un tipo di riproduzione simile a quello delle Felci: in modo asessuato, mediante spore. Non presenta quindi fiori e conseguentemente non produce semi.
La propagazione domestica avviene solitamente per divisione, da effettuarsi preferibilmente durante la primavera o nel tardo autunno e mentre la pianta è in stato di riposo:
- tagliare una sezione di pianta che includa l’intera lunghezza delle fronde;
- posizionare la parte tagliata su della ghiaia o sul del terreno leggero e bagnare. Già entro pochi giorni la pianta dovrebbe iniziare a crescere;
- riservare alla pianta lo stresso trattamento degli esemplari adulti.
Potare la falsa Rosa di Jericho
La falsa Rosa di Jericho non necessita di vere e proprie potature, basterà eliminare eventuali parti dei rami e delle foglie che non si reidratano più.
Parassiti e malattie della falsa Rosa di Gerico
La Selaginella lepidophylla non è particolarmente incline a soffrire l’attacco di parassiti.
Problemi comuni della falsa Rosa di Gerico
Non è una pianta che porta con sé molte problematiche, potrebbero però manifestarsi sintomi a cui è necessario fare attenzione per capire lo stato di salute della falsa Rosa.
La rosa di Gerico si apre ma non diventa verde
Causa: è probabile che la pianta sia morta. La pianta mantiene comunque la capacità di reagire all’umidità aprendosi e chiudendosi ma il fatto che non assuma la tipica colorazione verde può significare che non è più viva.
Rimedio: purtroppo in questo caso non ci sono resurrezioni che tengano … provaci ancora!
Le foglie diventano nere
Causa: se la pianta presenta foglie annerite, una consistenza molle oppure ha un odore sgradevole, probabilmente il problema è il marciume causato da troppa acqua.
Rimedio: è possibile salvare la pianta tagliando via le fronde colpite dal marciume e riducendo la quantità di acqua nel vaso, tenendo conto che questa dovrebbe arrivare a coprire a malapena i ciottoli e che è importante tenere la pianta fuori dall’acqua almeno un giorno a settimana.
Le foglie diventano marroni
Causa: fa parte della natura della falsa Rosa di Jericho diventare marrone e raggomitolarsi quando va in dormienza per via della mancanza di umidità.
Rimedio: se la pianta appare arricciata, marrone e secca e non vi è la necessità di conservarla per l’inverno, allora la si può riportare in vegetazione aggiungendo acqua in una ciotola o nebulizzandola regolarmente con acqua distillata o purificata.
La pianta non torna verde
Causa: molto spesso, se la pianta non torna ad essere verde è semplicemente perché l’umidità è ancora troppo bassa.
Rimedio: nebulizzando la pianta con acqua distillata o purificata e controllando che l’acqua nella ciotola arrivi a coprire i ciottoli il problema dovrebbe risolversi, se così non fosse la pianta potrebbe essere morta.
Sulle fronde è presente della muffa
Causa: una pellicola bianca che ricopre parte delle frinde è normalmente un segnale della presenza di muffe. Ciò può verificarsi se l’ambiente risultase troppo umido, consentendo alle spore di diffondersi.
Rimedio: abbassa l’umidità ambientale e utilizza un prodotto con azione fungicida come il bicarbonato di sodio.
Svernare la falsa rosa di Gerico
La falsa Rosa di Jericho se tenuta in esterno non tollera le forti escursioni termiche, sia il caldo intenso, sia il freddo intenso rischieranno di danneggiare la pianta. Nel caso in cui si scelga durante l’estate di tenere la pianta all’esterno, durante l’inverno la si potrà conservare mettendola al riparo dal freddo in un sacchetto di carta o in una scatola, conservandola in un luogo fresco e asciutto dove non venga schiacciata da nulla. Lì la pianta si asciugherà e aspetterà di essere riportata alla luce in primavera.
Invece se coltivata in appartamento la falsa Rosa di Jericho non richiede cure invernali speciali.
Descrizione
La Rosa di Jericho è una pianta perenne rizomatosa e sempreverde.
È conosciuta con svariati e piuttosto pittoreschi nomi: Pianta della Resurrezione, Rosa di Gerico, Falsa Rosa di Gerico, Fiore di Pietra e Pianta Dinosauro.
Le dimensioni sono di circa 2-15 centimetri di altezza e 7-15 centimetri di larghezza.
Presenta fronde striscianti e squamose che crescono orizzontalmente.
Piante della Resurrezione
Insieme alla S. lepidophylla esistono altre circa 330 specie chiamate “Piante della Resurrezione”. Queste piante, come dicevamo prima sono in grado di “risorgere” grazie ad una strategia fisiologica che permette loro di seccare i tessuti mediante disidratazione, portandole a resistere a percentuali fino al 5% di umidità. Quando l’umidità torna poi a salire queste piante sono in grado di reidratarsi e recuperare le loro capacità di crescita e di fotosintesi.
La Falsa Rosa di Gerico però non è in grado di sopravvivere se la disidratazione avviene troppo rapidamente, oppure se umidità e siccità si alternano in modo troppo irregolare, in questi casi la pianta non ha il tempo di far funzionare in modo ottimale i meccanismi fisiologici utili a portare a termine correttamente questo meccanismo.
Va specificato che non è un meccanismo da usare per gioco, le piante sono esseri viventi e a forza di forzare questa alternanza (dopo circa una decina di volte) si rischia di danneggiare il funzionamento della stessa, causandone la morte.
La vera Rosa di Gerico, invece, non appartiene a questa categoria, infatti è una pianta effimera che appena giunge la siccità muore.
Viene spesso confusa con la Anastatica hierochuntica, detta invece “Rosa di Gerico”.
Differenze tra Rosa di Gerico e Selaginella
Sia la Selaginella lepidophylla che Anastatica hierochuntica sono piante in grado di disidratarsi richiudendosi su loro stesse per poi aprirsi in condizioni di maggiore umidità. Sono però due generi distinti di piante, appartenenti a famiglie botaniche diverse e originarie di continenti tra loro molto lontani. Anastatica hierochuntica è infatti una pianta proveniente dalle regioni aride del medio oriente (da cui il nome di Rosa di Jericho) e appartiene alla famiglia delle Brassicaceae. Non può in effetti essere considerata una pianta in grado di risorgere essendo una specie a ciclo annuale.
La vera Rosa di Gerico presenta una grande resistenza alla siccità, capace di espansioni e retrazioni igroscopiche, ma è bene sapere che i tessuti morti della pianta disseccata non possono rianimarsi e tornare verdi, nonostante la capacità di aprirsi una volta idratati. Questo meccanismo ha unicamente la funzione di proteggere i semi entro le fronde raccolte in modo che non si disperdano prematuramente. Quando la stagione umida sarà propizia, la vera Rosa di Gerico si aprirà e permetterà ai frutti capsulari di liberare i semi.
Descrizione tassonomica
La Rosa di Jericho, Selaginella lepidophylla fa parte della famiglia delle Selaginellaceae.
Commenti
La rosa di Gerico in primavera la si può mettere fuori sotto al tendone da sole. Grazie
Si, io ora la sto tenendo sotto il porticato