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Piante da Interno

Sapevate che la pianta della vaniglia è un’orchidea? L’orchidea Vanilla planifolia, spesso chiamata “orchidea del baccello di vaniglia”, è una pianta piuttosto semplice, coltivabile sia in casa sia all’esterno (durante i mesi caldi). Pronti a conoscere pianta davvero curiosa?

Fiore dell’Orchidea vaniglia

Cura della Vanilla planifolia

Le Vanilla planifolia hanno la reputazione di essere difficili da coltivare come piante da interno, ed in effetti la loro cura può rivelarsi piuttosto insidiosa. Comprendere le loro abitudini di crescita e le caratteristiche ci aiuterà a capire meglio le esigenze di queste splendide orchidee 😍

Quale esposizione dare alla pianta della vaniglia

In ambienti interni, questa pianta tropicale beneficia di almeno 6 ore di luce solare diretta durante il giorno. Contrariamente a quanto potrebbe essere stato suggerito da alcune fonti, l’esposizione a una certa quantità di luce solare diretta è estremamente utile per favorire la crescita ottimale, magari evitando i raggi più intensi della giornata. Quando è tenuta in esterno fare molta attenzione invece a non esporla ai raggi solari diretti, soprattutto durante le giornate estive più calde.

Quando cresce in luoghi completamente ombreggiati, la vite raramente si biforca, ma se esposta alla luce solare, sviluppa più rami.

Che temperature vuole la Vanilla planifolia

Foglie della pianta della Vaniglia

La coltivazione dell’orchidea vaniglia richiede temperature calde e un’umidità elevata, entrambi elementi fondamentali per la sua crescita.

La temperatura minima assoluta dovrebbe essere di almeno 13°C, sebbene un minimo di 16°C sia preferibile. Evitare temperature più fredde è importante per prevenire foglie gialle e potenziali danni alle radici.

Le temperature ottimali per la crescita variano tra i 21 e i 28°C. Queste piante non tollerano il gelo, il che significa che coloro che non vivono in un clima molto devono coltivarle all’interno o in una serra per ottenere risultati desiderabili.

Come innaffiare la Vanilla planifolia

Le orchidee vaniglia richiedono un adeguato livello di umidità per prosperare. È importante evitare che rimangano all’asciutto troppo a lungo.

Per quanto riguarda l’irrigazione, è consigliabile attendere che lo strato superficiale del terreno si asciughi leggermente prima di effettuare la bagnatura successiva. Si può utilizzare il dito per sentire quando i primi centimetri siano asciutti 😉

Un periodo di siccità durante i mesi invernali è importante per stimolare la fioritura, specialmente se la pianta ha raggiunto la maturità. Nell’ambiente naturale, la fioritura dell’orchidea vaniglia si verifica solitamente nei mesi di aprile e maggio, verso la fine della stagione secca.

Quale substrato scegliere per la Vanilla planifolia

Il terriccio ideale per la pianta della vaniglia è un substrato specifico per orchidee (bark), oppure un substrato leggero e drenante con pietra pomice in miscela (come l’ottimo One+).

Sono consigliati i vasi di terracotta, la porosità ridurrà notevolmente il rischio di marciume radicale (qua un articolo sui vasi in terracotta!).

Come concimare la Vanilla planifolia

Concime per orchidee Cifo

Fornire una nutrizione leggera ma costante durante l’intero periodo di crescita attiva con un concime per orchidee o per piante verdi se non ambite a far fiorire la pianta. In inverno è indicato limitare molto o addirittura sospendere le concimazioni.

Tips: aggiungere un biostimolante come Bio Oro.

Concime per piante verdi Cifo

Quando rinvasare la Vanilla planifolia

L’orchidea della vaniglia non richiederà un nuovo vaso una volta che le radici saranno saldamente ancorate al substrato scelto.

Come propagare la Vanilla planifolia

Proprio a livello di propagazione si trova una delle curiosità maggiori riguardanti questa pianta: nel 1836 venne rilevato che solo l’ape melipona, una piccola specie di ape endemica del Messico, è in grado di impollinare la pianta di vaniglia, infatti la posizione del polline nell’orchidea della vaniglia è tale che l’ordinaria ape mellifera non può raggiungerlo. Al di fuori del Messico, nelle coltivazioni commerciali, è necessario ricorrere all’impollinazione manuale delle piante.

Ape Melipona

Per propagare la Vanilla planifolia si consiglia di eseguire delle talee ma solo da piante già adulte.

Quando si prelevano le talee è consigliato utilizzare i guanti per evitare il contatto con la linfa degli steli che può irritare la pelle.

Ecco come propagarla tramite talee di nodo (periodo migliore: giugno/luglio):

  1. tagliare un segmento del fusto che abbia almeno quattro/sei nodi di crescita. Bisogna rimuovere le due foglie inferiori dal taglio;
  2. riempire un piccolo vaso da fiori col substrato scelto;
  3. la talea della pianta va interrata (coprendo i nodi inferiori), quindi bisogna compattare bene il substrato attorno alla base del taglio.
Endosperma dei semi

Infine vi sarebbe anche la propagazione da seme, ma I semi di orchidea della vaniglia sono incredibilmente piccoli. Sono vulnerabili a funghi e batteri. Questo rende la loro germinazione un processo particolarmente difficile. In natura le orchidee hanno un rapporto simbiotico con i funghi micorrizici, ai quali si attaccano. I funghi forniscono energia ai semi , poiché sono così piccoli che non contengono il proprio endosperma, ma ricreare artificialmente un processo simile è molto difficile, in quanto richiederebbe un laboratorio sterile. In alternativa c’è anche la germinazione asimbiotica, mediante la tecnica del flasking.

Ampolla per il flasking

Il “flasking” è un metodo utilizzato nella coltivazione delle orchidee per propagare piante partendo dai semi. In questo processo, i semi vengono posti all’interno di un contenitore, come una bottiglia o un’ampolla di vetro, insieme a un substrato nutritivo. Questo ambiente sterile e protetto permette ai semi di germogliare e crescere in condizioni controllate, al riparo da batteri e funghi che potrebbero danneggiarli durante la fase iniziale di sviluppo.

L’obiettivo del flasking è ottenere piantine sane e robuste che possano poi essere trapiantate in terreno o altri contenitori per la crescita successiva. Questo metodo è particolarmente utile per le orchidee che sono difficili da propagare attraverso altri mezzi.

Tuttavia, ci sono alcune problematiche associate a questo metodo che ne limitano l’attrattiva rispetto alle pratiche più comuni. In primo luogo, i semi delle orchidee risultano imprevedibili. La loro germinazione non è semplice e non è garantito che la discendenza sarà identica alla pianta madre. Inoltre è una tecnica lenta che richiede un minimo di 4-5 anni affinché la pianta divenga adulta.

Come e quando potare la pianta della vaniglia

La pianta di orchidea della vaniglia può raggiungere una lunghezza di circa 3 metri quando coltivata in condizioni ottimali. La fecondazione è un aspetto cruciale per la raccolta della vaniglia, ma questa specie non richiede potature per produrre baccelli sani. Tuttavia, è possibile effettuare facilmente delle potature per adattare la lunghezza di queste piante alle dimensioni dello spazio disponibile. Per farlo, è possibile selezionare una sezione del fusto al di sotto di un nodo di crescita e utilizzare un paio di forbici da giardinaggio pulite e affilate per tagliare il fusto alla lunghezza desiderata. È possibile propagare ulteriormente alcune delle parti tagliate per ottenere nuove piante, se si desidera.

Per incoraggiare le fioriture successive si può procedere con l’eliminazione dei fiori una volta appassiti.

Parassiti e malattie della Vanilla planifolia

Le orchidee della vaniglia possono essere suscettibili al marciume delle radici in ambiente ad alta umidità. È possibile prevenire il marciume bilanciando l’alta umidità con una costante circolazione d’aria.

Queste piante possono anche essere vulnerabili agli acari e alla cocciniglia farinosa.

Problemi ricorrenti della Vanilla planifolia

Le orchidee della vaniglia sono famigerate per la loro complessità nella cura, pertanto succede spesso che si possa incappare in qualche problema. Ecco alcune situazioni che potresti affrontare:

Foglie che virano al giallo

La comparsa di foglie gialle rappresenta una problematica frequente nelle orchidee della vaniglia quando si verifica un eccesso di irrigazione. Questo sintomo potrebbe essere accompagnato da segnali come la caduta dei fiori, l’appassimento degli steli o il deterioramento delle radici. La circolazione dell’aria e un drenaggio adeguato risultano cruciali per evitare che il marciume delle radici colpisca le piante in buona salute.

Radici marroni o secche

Nel caso in cui l’orchidea vaniglia non venga irrigata abbastanza, si potrebbe verificare questo fenomeno. Questi segnali sono analoghi all’eccessiva annaffiatura, ma a fare la differenza sono le radici della pianta. Radici secche e “croccanti” che iniziano a scurirsi sono un indice che la pianta si sta prosciugando. Eseguire un’irrigazione profonda della pianta e incrementare i livelli di umidità, soprattutto intorno alle radici.

Foglie bruciate (IN DISACCORDO CON OHIO TROPICS)

Le Vanilla planifolia sono estremamente sensibili alla luce solare ed è facile che questa specie subisca scottature quando esposta alla luce diretta. Se le foglie della pianta paiono bruciate, è probabile che stia ricevendo troppa luce.

Come far fiorire l’Orchidea della vaniglia

Fiori di Vaniglia planifolia

Prima di poter generare gli ambiti baccelli, le orchidee vaniglia devono andare a fiore durante la primavera (cosa che potrà avvenire soltanto dopo il terzo anno di vita della pianta). Il periodo di fioritura dura circa tre mesi e parte solitamente da marzo fino alla fine di maggio.

Dopo la conclusione della fioritura, è consigliato effettuare una potatura che vada a rimuovere i fiori appassiti, per stimolare una nuova crescita. Le orchidee continueranno a fiorire stagionalmente, e i baccelli di semi potranno essere raccolti circa nove mesi dopo la fioritura.

I baccelli di vaniglia

Le piante richiedono da tre a cinque anni per maturare dalla fase di talea fino alla produzione di fiori, è quindi molto importante armarsi di pazienza. Una volta che la Vanilla planifolia è cresciuta e ha iniziato a fiorire, è necessario procedere all’impollinazione manuale dei fiori entro poche ore dalla loro apertura, utilizzando un bastoncino. Bisogna rimuovere il polline dallo stame di un fiore e depositarlo sullo stigma di un altro. Piccoli baccelli verdi si sviluppano in una settimana, allungandosi nel tempo fino a diventare baccelli pronti per la raccolta in nove o dieci mesi.

Impollinazione manuale della pianta della vaniglia

Il processo di essiccazione richiede l’asciugatura per sei settimane, avvolgendo i baccelli in una coperta di notte e posizionandoli al sole o sotto una lampada a raggi infrarossi durante il giorno. Successivamente, i baccelli marroni e raggrinziti devono essere asciugati in un luogo buio e asciutto per tre mesi. I baccelli essiccati possono essere conservati indefinitamente in un contenitore ermetico.

Conosciamo la Vanilla planifolia

L’orchidea denominata Vanilla planifolia Jacks. ex Andrews, 1808, trova le sue origini in Messico. Esistono 119 specie accettate di orchidea vaniglia, la più nota però è proprio la V. planifolia, in quanto è la fonte primaria di aroma naturale di vaniglia. I suoi frutti, noti come capsule ma spesso erroneamente chiamati baccelli, costituiscono la fonte della pregiata spezia chiamata vaniglia. Il fiore di vaniglia dura meno di un giorno (circa 8 ore), cosa che rende l’impollinazione ancora più complessa. Le piante hanno solitamente bisogno di molto tempo prima di riuscire ad andare a fiore. Una volta sbocciati i fiori sono di colore giallo-verde, con un diametro di 5 cm e hanno un leggero profumo. I fiori sono composti da cinque petali e sepali, simili per dimensioni, forma e colore. Il labello dell’orchidea della vaniglia è lungo e profondamente tubolare, e l’apparato riproduttivo della pianta si trova all’interno di questo labello, rendendo la sua impollinazione singolare. I fiori compaiono solo una volta all’anno per un periodo di circa due mesi. Le foglie invece sono lunghe e succulente, a forma di lancia.

Capsula della Vaniglia planifolia

L’orchidea vaniglia è una pianta rampicante ed è semi-epifita, quindi sarà per lei possibile crescere sia come pianta aerea (quindi su un albero) o nel terreno. Quando le sue radici sono nel suolo, queste si biforcano e sviluppano sottili peli radicali che interagiscono con funghi micorrizici. Inoltre è di tipo monopodiale, quindi crescerà costantemente verso l’alto su un rizoma centrale che si sviluppa verticalmente e si attacca a un albero o ad altre strutture.

Micorrize

Nell’ambiente naturale, può raggiungere facilmente i 15 metri di lunghezza, e talvolta persino i 10 metri. I frutti si sviluppano solo sulle piante mature, che di solito hanno una lunghezza di oltre 3 m. I frutti sono baccelli lunghi 15-23 cm. Esternamente assomigliano a piccole banane.

L’aroma naturale di vaniglia si sviluppa attraverso un processo che coinvolge l’essiccazione e la stagionatura dei baccelli di vaniglia. Questo avviene tramite un processo di cottura a vapore e fermentazione. Durante questo procedimento, i composti presenti all’interno dei baccelli subiscono trasformazioni chimiche che conferiscono alla vaniglia il suo caratteristico e delizioso profumo e sapore.

Struttura di supporto

L’orchidea vaniglia è una pianta rampicante e crescerà molto in natura. Dall’inizio è consigliabile fornire una struttura di supporto e, con la crescita, sarà necessario un supporto abbastanza ampio.

Inizialmente, si può utilizzare un singolo palo di bambù come struttura di supporto. Con lo sviluppo della pianta, potrebbe essere necessario creare una struttura più solida, come un treppiede realizzato con bastoncini di bambù più lunghi.

Tassonomia

La Vanilla planifolia fu inizialmente descritta nel campo scientifico da Henry Charles Andrews, il quale incluse le sue osservazioni nel volume otto della sua opera “The Botanist’s Repository“. Andrews attribuì a Charles Plumier il merito di avere già pubblicato una descrizione di questa pianta nel lontano 1703, collocandola come terza specie all’interno del genere Vanilla. La rappresentazione grafica di Andrews fu realizzata attraverso lo studio di un esemplare che fiorì all’interno di una serra appartenente a Charles Greville.

Etimologia

Il termine “vaniglia” trae le sue radici etimologiche dallo spagnolo “vaina,” che a sua volta proviene dal latino “vagina,” che significa “guaina” o “baccello.” In molte lingue, il nome della vaniglia condivide una notevole somiglianza fonetica: “vaniglia” in italiano, “vanilla” in inglese, “wanilia” in polacco, “vanilj” in svedese e “vanille” in francese.

Habitat

La Vanilla planifolia è originaria delle regioni neotropicali, estendendosi dal sud del Messico attraverso l’America Centrale fino alla Colombia e alle parti settentrionali del Brasile. In passato, si pensava che fosse presente solo nel Messico meridionale e in Belize. A causa delle attività di coltivazione, si è diffusa anche in diverse aree tropicali, compresi luoghi come la Florida meridionale, le Isole Cayman e tanti altri.

A causa dell’uso umano del territorio per scopi agricoli e per il taglio del legno, l’habitat necessario per la Vanilla planifolia è andato progressivamente riducendosi e frammentandosi. Ciò ha portato a una diminuzione del numero di individui maturi in natura e a una riduzione continua delle aree idonee alla sua crescita. Nel 2017, l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) ha classificato questa specie come “in pericolo”, in una valutazione che è stata pubblicata nel 2020.

Una diffusione piuttosto insolita

Semi della vaniglia

Nel suo habitat naturale, la Vanilla planifolia dipende da insetti impollinatori, potenzialmente tra cui alcune specie di api come Euglossa e Eulaema. Tuttavia, non esistono osservazioni definitive dell’impollinazione. I semi di questa orchidea non vengono dispersi dal vento, ma si diffondono attraverso l’habitat delle foreste pluviali grazie a vari animali, tra cui api maschi appartenenti alla tribù degli Euglossini e api femmine senza pungiglione. È stato osservato che alcune specie di api maschi rimuovono i semi come parte del loro comportamento di raccolta di fragranze dai frutti, mentre le api femmine rimuovono la polpa dei frutti in un comportamento legato alla costruzione del nido. Alcune specie specifiche di api sono state identificate per la diffusione dei semi, tra cui Eulaema polychroma e Scaptotrigona subobscuripennis.

Questo comportamento di diffusione dei semi tramite le api è raro è stato osservato solo in alcune specie di alberi tropicali. Inoltre, roditori e marsupiali sono stati identificati come consumatori dei baccelli caduti al suolo nelle foreste, contribuendo alla diffusione dei semi. Gli esperimenti hanno dimostrato che i semi possono mantenere la loro capacità di germinazione anche dopo essere passati attraverso il tratto digestivo di questi animali.

Curiosità

Si dice che la vaniglia sia la seconda spezia più costosa, seconda solo allo zafferano a causa dell’intenso lavoro e del tempo necessari per produrre un raccolto. Proprio a causa del prezzo così elevato spesso viene utilizzata la vaniglia sintetica.

Made in Messico

Per più di duecento anni, il Messico, soprattutto nella regione di Veracruz, ha avuto il controllo esclusivo sulla produzione di vaniglia, coltivata principalmente dalla popolazione Totonachi fino al XIX secolo. I tentativi di diffondere la coltivazione al di fuori del Messico sono falliti, finché non è stato scoperto il ruolo fondamentale delle api Melipona nella fecondazione.

Piante di vaniglia in natura
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