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Piante da Interno

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Se mai Raperonzolo si stancherà di sciogliere i lunghi capelli giù dalla torre per far salire il suo principe, potremmo caldamente consigliarle di adottare una bella pianta di Rhipsalis.

Niente più dolore e pericolo di calvizie, solo una pianta semplice, bella e resistente che oltre a dare un’aria più accogliente anche ad una brutta torre solitaria, può all’evenienza far da scala ad un principe.

No va bene, sulla parte della scala scherzavamo, è resistente, ma non così tanto!

Rhipsalis è una sorta di Cactus (eh sì, non si direbbe vero?) dalle proprietà davvero particolari e dai lunghi fusti che si protendono fino a lasciarsi cadere verso il basso, creando un effetto quasi intrecciato davvero decorativo.

“Oh Rhipsalis, sciogli i tuoi fusti, che per arredare casa mi servirò di quelli”!

 

Rhipsalis

Rhipsalis è un genere composto da 30-40 specie, per la maggior parte epifite o sviluppate su rocce. Sono per lo più piante perenni provenienti dalle foreste del Sud America e dell’ovest dell’India, anche se alcune specie sono state trovate anche nell’Africa tropicale, in Madagascar e in Sri Lanka.

Hanno spesso radici aeree e i fusti si sviluppano liberamente, ramificandosi notevolmente.

I fusti, molto curiosi, possono avere forme diverse da cilindriche a simil fogliari.

Verso la primavera/autunno si sviluppano anche i fiori bianchi o gialli e dei piccoli frutti sferici.

 

Cactus o non cactus?

Quando si parla di Rhipsalis si crea  un po’ di confusione perché la sua famiglia di appartenenza è quella delle “Cactaceae”, il che rimanda immediatamente alla mente l’immagine dei ben noti cactus che fanno capolino in ogni scenario desertico degno di nota.

Ma è davvero così? Cos’hanno queste due piante in comune?

Poco. Nonostante la famiglia le accomuni questi 2 macro-esemplari sono davvero diversi fra loro.

Ben lontani dalle spine e dagli aghi il Rhipsalis non sopravviverebbe alle stesse condizioni. Un terreno desertico, asciutto e disidratato, non potrebbe favorire la sua crescita. Infatti predilige di gran lunga le foreste pluviali, viene infatti classificata come “cactus della giungla”.

 

Prendersi cura del Rhipsalis

Veniamo a noi adesso, cosa possiamo fare per crescerla al meglio? Perché tutti potremmo pensare che sia una pianta quasi indistruttibile, grazie alla fama dei cactus, ma così non è. Ci sono regole ben precise che ci eviteranno di cadere in fatali errori!

Luce

Il Rhipsalis non ama la luce diretta, la quale se troppo intensa può causarle dei veri e propri danni andando a bruciare le foglie oppure causando ingiallimenti o macchie.

D’altro canto però anche tenerla troppo al riparo non va bene, in quanto i fiori non avrebbero modo di svilupparsi e la pianta stessa potrebbe non crescere al meglio. Nonostante questo il Rhipsalis può vivere per un periodo all’ombra ma sarà necessario spostarla di tanto in tanto.

In linea generale quindi il consiglio è di tenerla abbastanza lontana dalle finestre che potrebbero aumentare l’intensità del calore percepito dalla pianta e tenerla in un posto che al mattino possa essere molto luminoso e al pomeriggio più protetto.

Acqua

Siccità? No, grazie. Non ama rimanere senza acqua, si rivela quindi necessario innaffiare queste piante regolarmente anche se con estrema parsimonia. Anche qua però l’equilibrio è la  regola per non annacquare troppo il Rhipsalis che potrebbe sviluppare marciumi radicali.

In linea generale va innaffiato circa 1 volta al mese (è pur sempre una cactacea!), controllando prima che il terreno sia asciutto ad una profondità di 1-1,5cm da crica 4-5 giorni.

Due sintomi che la pianta manifesta quando ha sete sono l’increspamento dei rametti e la perdita di consistenza da parte degli stessi.

Inoltre gradisce particolarmente le vaporizzazioni.

 

Terreno

Il terreno ideale è un terriccio a base di sfagno, cocco e ghiaia ma per chi preferisce un prodotto già completo suggeriamo il terriccio per cactus e piante grasse.

Il Rhipsalis va rinvasato abbastanza spesso, circa ogni 2 o 3 anni, avendo l’accortezza ogni volta di utilizzare terreno fresco.

 

Temperature

La temperatura ideale va dai 15 ai 25°C, sotto ai 12°C potrebbe cominciare a risentire molto del freddo.

 

Concimazione

Il Rhipsalis non va concimato per almeno un anno dopo essere stato trapiantato. In generale non ha un gran bisogno di essere nutrito, però può essere utile unire all’acqua d’irrigazione del concime per cactus una volta al mese durante primavera ed estate.

 

Propagazione

Possibile per seme o talea. Riprodurla è molto semplice, basta interrare alcuni pezzetti di fusti in un terreno umido composto da torba e sabbia.

 

Minacce

Pur essendo piuttosto resistente potrebbe trovarsi sotto l’attacco di alcuni parassiti fra cui cocciniglia e ragnetto rosso.

 

Una pianta calmante

Questa simpatica pianta il cui nome deriva dall’antico greco “rhips” che significa “vimini” in riferimento alla sua forma e all’intrecciarsi dei suoi fusti, è stata la protagonista di un interessante studio portato avanti dall’Università del Surrey in Inghilterra, da dove è emerso il suo potere calmante sulla mente umana.

Basterebbe osservarla per sentirsi più rilassati!

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Commenti

  1. Luciana Galletti (Modifica)

    Ho una rhipsalis con le parti basali in parte marce per troppa acqua
    Che fare? Le parti intermedie e finali sono ancora verdi. Grazie

  2. Sebastiano (Modifica)

    Ciao Luciana, puoi provare a interrare le prime porzioni di parti verdi in un terriccio sabbioso e umido in modo da farle radicare.

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