Conservare i bulbi
Solitamente le piante da interni vengono acquistate appena prima di fiorire, ovvero verso la fine del loro ciclo vitale: quando un esemplare muore ci chiediamo dove abbiamo sbagliato, ma è molto probabile che questo evento sia assolutamente naturale e fisiologico. Quando ciò accade molto spesso la pianta in questione rientra fra le bulbose.he cosa sono i bulbi?
Bulbo è il termine generico utilizzato per indicare tutte le forme di organismi sotterranei con funzioni di riserva: bulbi veri e propri, tuberi, bulbotuberi e rizomi.
Questi organismi vegetativi si riscontrano in numerose famiglie di piante, di seguito ne cito alcune.
Veri bulbi. Si tratta di organi sotterranei avvolti da foglie trasformate, con funzioni di riserva: narciso, giglio, tulipano, nerine e giacinto sono esempi di piante dotate di bulbi.
Rizomi. Un rizoma è un fusto metamorfosato, più o meno ingrossato, che si sviluppa sotto terra; i rizomi possono espandersi nel terriccio molto rapidamente. Canna fiorifera e calla si sviluppano da rizomi.
Tuberi. Si tratta di fusti sotterranei, raccorciati, spessi e tondeggianti, ricoperti di gemme dette comunemente “occhi”; dalia, giglio rampicante, caladio, anemone, begonia tuberosa e sinningia si formano da grossi tuberi. La patata ed il Tropaeolum tuberosum sono piante che producono tuberi.
Bulbotuberi. Sono parti sotterranee, carnose e ingrossate, del fusto delle piante, che presentano gemme in prossimità di ciò che rimane delle foglie della stagione precedente: il rustico croco, la fresia e il gladiolo si formano da bulbotuberi e lo stesso avviene per il ciclamino.
Le bulbose più rustiche vengono spesso usate al coperto come piante transitorie: si rinvasano narcisi e giacinti a fioritura primaverile, li si forza a fiorire prima del tempo naturale, quindi li si scarta. Molte di queste specie, acquistate mentre sono in fiore, sono coltivate in una speciale fibra da bulbo, povera di elementi nutritivi: i bulbi coltivati in fibra da bulbo (o in contenitori pieni d’acqua), si esauriscono senza rimedio: la sola cosa da fare è gettarli.
Il necessario nutrimento supplementare
Se desideri conservare i bulbi per l’anno successivo li devi coltivare in una composta di crescita: questo assicura all’embrione del fiore, che si sta formando nel bulbo, il corretto nutrimento per l’anno seguente. Gli elementi nutritivi contenuti nel terriccio vanno integrati somministrando del fertilizzante: il trattamento va iniziato a partire dal momento in cui spuntano i germogli e continuato finché le foglie muoiono naturalmente.
Riduci gradatamente la quantità di acqua somministrata finché terriccio e bulbo non si saranno asciugati: a questo punto capovolgi leggermente il vaso e dai qualche colpetto per estrarre il tutto.
Conserva in luogo fresco e asciutto fino all’autunno: ricorda che i bulbi “trattati” riprenderanno il loro ciclo naturale solo se dopo il rinvaso verranno conservati al buio.
Bellezze splendenti dell’estate
I gigli adornano e abbelliscono i nostri giardini in estate: i bulbi coltivati in vasi vanno interrati all’aperto, oppure tenuti in una serra fredda, e portati all’interno soltanto quando sono in fiore: dopo la fioritura, si riportano i vasi nel loro ambiente, continuando a concimare e a bagnare normalmente. Si rinvasano in autunno per avere nuovi fiori la stagione seguente
Le varietà più piccole di dalie da aiuole non sopravvivono al gelo: occorre dissotterrare le radici tuberizzate, lasciarle asciugare e tenerle in un luogo asciutto, alla temperatura di 4-7°C.
Cosa richiedono le bulbose
Le bulbose che non sopportano il gelo possono essere considerate come piante a vita breve o quasi come delle normali piante da interni che richiedono nutrimento, acqua e umidità, al pari di altre piante tropicali o subtropicali.
Molte bulbose delicate sono indistinguibili da altre piante da interni, in quanto i loro organi di riserva possono essere sepolti ben al di sotto della superficie del terriccio.
La maggior parte dei bulbi necessita di un periodo di riposo e per una certa parte dell’anno avrà un aspetto misero e spoglio: solo un vero conoscitore delle piante può sopportare la vista di un vaso contenente un nulla quiescente in mezzo a una disposizione di piante verdi… anche se questi vasi sono poco presentabili, ricordati di non bagnarli!
Ecco alcuni tipi di bulbo!
Gli hippeastrum sono uno dei pochi generi che viene piantato come i giacinti: i bulbi vengono interrati solo fino alle spalle. Fioriscono in primavera, muoiono naturalmente in estate inoltrata e occorre invasarli in tempo perché inizi la ripresa vegetativa verso la fine dell’inverno.
La lachenalia a fioritura invernale-primaverile necessita di un periodo di riposo: evita la somministrazione di acqua dopo che le foglie cominciano a morire naturalmente in estate.
Il ciclamino produce una massa di germogli da inverno a primavera, poi gradualmente gambi e foglie muoiono, lasciando solo il bulbotubero originario: richiede allora un periodo di riposo senza bagnature fino a rinvaso, a estate inoltrata.
Il giglio rampicante delle radici tuberizzate muore naturalmente in estate, per prendersi un ben meritato riposo dopo la sua splendida fioritura estiva: va tenuto al caldo e all’asciutto.
Come essiccare i bulbi
Sono utili le cassette di legno grezzo (reperibili nei negozi di frutta e verdura), foderate con dei fogli di giornale sui quali disporre bulbi e tuberi ad essiccare; estrai i bulbi dal terriccio (o dal terreno), scuoti per eliminare la terra in eccesso, quindi disponi un solo strato di bulbi sulla carta di giornale: a mano a mano che si essiccheranno, il terriccio si staccherà.
Una volta che gran parte del terriccio sarà venuta via, rimuovi anche le radici vecchie ed eventuali bulbilli, che possono essere conservati allo stesso modo del bulbo che li ha generati.
A questo punto i bulbi possono essere raggruppati in un’unica cassetta, spolverati con un fungicida adatto, e conservati in un luogo asciutto e fresco (al riparo dal gelo, a una temperatura di 7-16°C) finché non verrà il momento di rinvasare.
Controlla i bulbi di tanto in tanto: scarta quelli che mostrano segni di marciume e spolvera nuovamente i rimanenti con il fungicida.
Quei bulbi che durante la conservazione necessitano di un leggero grado di umidità vanno tenuti in scatole contenenti torba appena umida.
Segui i nostri consigli e… vedrai l’anno prossimo che fioritura!
Commenti
Come si conservano i bulbi, bisogna aspettare che tutte le foglie siano cadute?
Si assolutamente. una volta spogli possono essere estratti dal terreno, mondati e asciugati, poi posti in una scatola all’asciutto, al fresco.
Ciao Seba! Come ci si comporta con le alocasie? Se le lascio in serra fredda a 5 gradi di minima dovrebbero andare in riposo e la parte epigea dovrebbe cadere. Poi se lascio i bulbi nei vasi (asciutti) a quella temperatura non dovrebbero morire, giusto?
Sei capace che manco perda le foglie a 5°C secondo me (quest’anno provo): se lo fai comunque occhio alle bagnature perché quelle ti fregano col freddo … se va a riposo totale anche zero o quasi acqua. Si esatto, come dici tu: vasi asciutti e bulbo dentro (potresti pure pensare di estrarli, pulirli e stoccarli, così separi anche i bulbilli)