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Piante da esterno

Il Tamarillo, conosciuto anche come “Albero del pomodoro” è una pianta esotica che è possibile coltivare anche in Italia.

Fa parte della famiglia delle Solanaceae, con altri famosissimi fra i quali patate, melanzane e peperoni. Rappresenta una novità per i nostri climi, il che la rende un’ottima prova da affrontare per gli amanti del verde un po’ più esperti!

Pianta di Tamarillo

Cura del Tamarillo

Quale esposizione dare al Tamarillo

Molta luce, schermata o in mezz’ombra nei mesi/ore di forte insolazione. Evitare le posizioni più esposte alle correnti d’aria.

Che temperatura vuole il Tamarillo

Sopporta una temperatura minima -3°C ma per brevi periodi. La temperatura ideale va dai 13 ai 24°C, non ama il caldo intenso (il quale causerà l’afflosciamento delle foglie fino al giungere del fresco serale). Durante l’inverno è consigliato proteggere le piante con del tessuto non tessuto.

Da ottobre/novembre è invece indicato diradare le bagnature ma non sospenderle.

Come innaffiare il Tamarillo

Mantenere il terreno umido, evitando i ristagni idrici. È una pianta sensibile alla siccità. Si consiglia di irrigarla poco ma spesso e di non bagnarla in caso di precipitazioni, ad ogni modo è sempre importantissimo controllare i primi centimetri di terreno per capire se vi è umidità sufficiente o meno.

Frutti di Tamarillo

Quale substrato scegliere per il Tamarillo

Morbido, drenante, ricco di sostanza organica e aeroso, consigliato un buon terriccio universale. Predilige un pH da sub-acido a basico.

Come concimare il Tamarillo

Somministrare del concime organico pellettato e affiancare concimazioni con un lenta cessione granulare.

Come propagare il Tamarillo

Il Tamarillo si può propagare mediante talea (in primavera) oppure da seme. La germinazione da seme è molto semplice, grazie alla sua crescita piuttosto veloce, la pianta può arrivare a fruttificare entro un anno dalla semina e proseguire per circa 48 mesi continuativi.

È una pianta autofertile, quindi non è necessario avere esemplari maschio e femmina, però l’impollinazione incrociata si rivela comunque molto utile.

La distanza di impianto necessaria è di circa 2 m di distanza.

Come e quando potare il Tamarillo

Per il Tamarillo si potrebbero eseguire degli interventi di legatura quando l’albero è ancora giovane e malleabile e tagliare le punte dei giovani alberi per cercare di ridurre le dimensioni della pianta.

A fine inverno si può eseguire invece una potatura mirata a migliorare la produzione: tagliare i rami vecchi o danneggiati praticando dei tagli di ritorno sulle ramificazioni che precedentemente sono già andate a frutto.

Pianta di Tamarillo

Parassiti e malattie del Tamarillo

Il Tamarillo è possibile oggetto di attacchi da parte di afidi e cocciniglie, per debellarli possiamo usare la solita miscela pronto intervento Mio Orto Bio, utile anche contro le larve di lepidottero: in 1l d’acqua una miscela d’intervento composta da: 10 ml d Sapone Molle, 250 ml di Ortica e 10 ml di Olio di Neem.

Ed in seguito una miscela per la copertura prolungata: 10 ml di Ottomix Oil, 200 g di Recidal Sil e 10 ml di Sapone molle.

Può essere colpito invece dalle seguenti malattie: peronospora del pomodoro, virosi del pomodoro, marciume del colletto e marciume apicale.

Conosciamo il Tamarillo

Dettaglio frutto Tamarillo

La pianta di Cyphomandra betacea o Solanum betaceum è una pianta tropicale, conosciuta anche come Tamarillo o Albero del pomodoro, è coltivata principalmente come pianta annuale.

Arbusto dai fiori profumati, raccolti in grappoli di colore bianco-rosato. Produce bacche con buccia liscia, di colore rosso-arancio, di circa 4/8 cm di lunghezza e 3/5 cm di larghezza. I frutti sono commestibili ed hanno un sapore acido, possono essere consumati crudi per preparare insalate esotiche in abbinamento con l’avocado, succhi e conserve. Sono ricchi di ferro, magnesio, potassio, fosforo e vitamine.

La raccolta dei frutti avviene a partire dal tardo autunno.

Il tamarillo è un arbusto a crescita rapida che può raggiungere i 4 m di altezza.

È caratterizzato da una corteccia grigiastra e dal fogliame perenne. Le grandi foglie verdi ricordano le foglie della Pulownia tomentosa quando questa è ancora una giovane pianta.

La raccolta dei frutti va fatta da ottobre a maggio.

Il sapore dei frutti ricorda la maracuja e il frutto della passione, condividendo con loro note di acidità più o meno pronunciate a seconda dello stato di maturità.

Foglie del Tamarillo

Tassonomia del Tamarillo

La Cyphomandra betacea fa parte della famiglia delle Solanaceae, genere Cyphomandra.

Habitat

È originario del Cile, dell’Argentina e della Bolivia.

Curiosità

Il Tamarillo è classificato secondo lo Stato di conservazione come specie Vulnerabile, categoria che comprende specie considerate a rischio di estinzione in natura.

Città di Brescia

È particolare l’esperimento portato avanti da Ezio Abrami, il quale recatosi alle Canarie si innamora di questi frutti e decide di provare a coltivarli anche sui Ronchi di Brescia, dove il clima è molto più rigido rispetto a quello molto mite di Tenerife.

Il nostro clima non ha spinto troppo la crescita di queste piante che è arrivata a far vedere i primi frutti dopo 3 anni e a effettivamente a fruttificare appieno dopo 4.

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